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« inserita:: Luglio 24, 2008, 11:44:42 am » |
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24 maggio 2006
Anche gli scienziati hanno confermato la validità del detto popolare "cuor contento il ciel l'aiuta": ridere provoca infatti il rilascio di potenti endorfine Seppellirci di risate per vivere meglio e più a lungo: saggezza popolare e vecchi adagi vengono confermati dalla scienza. Ridere di cuore - rivela una ricerca dell'università di California - fa sentire bene anche perché cambia letteralmente la composizione chimica del sangue. In particolare - spiega l'indagine guidata da Lee Berk, pioniere degli studi sugli effetti del sorriso e della ginnastica sulla salute umana - induce il rilascio delle potentissime endorfine-beta, in pratica la morfina naturalmente prodotta dal cervello, e dell'ormone della crescita. Entrambe queste sostanze aiutano a tenere il sistema immunitario in massima forma, pronto a combattere qualsiasi infezione, infiammazione o invasione di batteri o virus esterni; rallentano il battito cardiaco; riducono la pressione sanguigna e mantengono le vie respiratorie aperte.
Una recente ricerca dell'università del Maryland aveva individuato tra i benefici del senso dell'umorismo un diretto impatto sulla funzionalità cardiovascolare: ridere aiuta cioè a tenere le arterie e le vene aperte permettendo un più facile flusso sanguigno, e prevenendo così la formazione di ostruzioni che possono portare alle malattie cardiache.
Ma i risultati dei test condotti da Berk - sia pure su di un campione modesto di volontari - vengono considerati ancora più chiari: gli scienziati californiani hanno esaminato le reazioni fisiologiche di 16 uomini sani divisi in due gruppi. Metà di loro ha guardato un film divertente e umoristico della durata di un'ora e più, e metà no. Ai volontari sono state fatte cinque analisi del sangue: una prima e una durante la proiezione del video, e tre successivamente. Questi i dati: negli uomini che hanno guardato il film comico le endorfine-beta sono salite del 27% e l'ormone della crescita si è impennato addirittura dell'87% nel confronto con i maschi che non avevano assistito al film.
''L'esito è estremamente significativo in quanto queste sostanze giocano appunto un ruolo molto importante nel mantenere l'ottimale funzionalità del sistema immunitario, ormonale e cardiovascolare'', ha osservato Berk, presentando i risultati al meeting annuale dell' American Physiological society.
Berk iniziò a studiare gli effetti della risata quasi trent'anni fa, dopo essere stato tra i primi a rendersi conto che l'esercizio fisico aumentava il livello delle endorfine. ''Mi trovai a pensare: quale altro comportamento umano può avere una simile ricaduta positiva sul cervello, ed è così che ho cominciato a studiare il ridere''.
A sostenere i suoi primi esperimenti fu lo scrittore Norman Cousins: l'autore che scrisse copiosamente sulla sua esperienza di guarigione da una spondilite anchilosante, grazie all'essersi sottoposto ad una terapia di film comici giornalieri. In una delle sue precedenti indagini, pubblicata nel 2001, Berk prescrisse lo stesso trattamento a dei malati cardiaci: i pazienti che oltre a seguire le cure mediche regolari guardavano 30 minuti di commedie comiche quotidianamente, dopo un anno avevano potuto sospendere i farmaci per la cardiopatia.
Fonte: newton.corriere.it
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