27 febbraio 2010 di Adriana Bazzi
abazzi@corriere.it
a causa degli estrogeni diffusi nei materiali e nell'ambiente
I veleni che mutano le misure dell'uomo
La lunghezza del pene, valutata a riposo, è diminuita mediamente di quasi un centimetro, negli ultimi 60 anni
L'argomento è un po' imbarazzante, ma la ricerca è ricerca: uno studio dell'Università di Padova ha appena concluso che le «misure» maschili si stanno riducendo e la lunghezza del pene, valutata a riposo, è diminuita mediamente di quasi un centimetro, negli ultimi sessant'anni. Da 9,7 centimetri (secondo i dati del rapporto Kinsey del 1948 relativi a oltre 2.700 maschi che, è bene sottolineare, erano americani e forse non confrontabili al 100 per cento con gli italiani) a 8,9, la media rilevata in oltre 2000 diciottenni veneti dall'équipe del patologo Carlo Foresta dell'Università di Padova, responsabile del Centro regionale di crioconservazione dei gameti.
PROBLEMA SERIOIl problema è serio, al di là di facili battute:
la causa di questa situazione è l'inquinamento ambientale. Che comincia a creare danni all'apparato riproduttivo già nell'utero materno.
«
Diossine, pesticidi, metalli pesanti, additivi di plastiche, vernici e detergenti — spiega Foresta in occasione del convegno in corso ad Abano Terme sulla Medicina della riproduzione — possono agire in due modi: riducendo l'attività degli ormoni maschili androgeni o mimando l'attività degli estrogeni femminili».
E dal momento che la dimensione di pene e testicoli è determinata dagli androgeni, un calo di questi ultimi porta alle conseguenze che si possono immaginare.
MODIFICAZIONI DELL'ASPETTO MASCHILE«Ma il problema è anche un altro — continua Foresta —.
Un alterato equilibrio ormonale, dovuto a una ridotta attività degli androgeni, determina non solo una riduzione delle dimensioni del pene, ma anche modificazioni morfologiche del corpo maschile. L'armonia e le proporzioni del corpo, infatti, sono determinate dagli ormoni. I giovani del terzo millennio diventano più alti perché hanno le gambe sempre più lunghe. Questo è un altro effetto dello
squilibrio ormonale da inquinamento». I ragazzi di oggi stanno assumendo una struttura fisica molto diversa da quella che avevano cento anni fa e che li fa sempre più assomigliare alle donne.
Fonte:
corriere.it/salute