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Cristiana Di Stefano Forum  |  General Category  |  ELEMENTI TOSSICI  |  Tutto ciò che vorremmo sapere sui metalli tossici e nessuno ci dice (Moderatore: cristiana)  |  Discussione: Parlamento Europeo: Stop all'esportazione di mercurio 0 utenti e 1 Utente non registrato stanno visualizzando questa discussione. « precedente successivo »
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Autore Discussione: Parlamento Europeo: Stop all'esportazione di mercurio  (Letto 1295 volte)
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« inserita:: Giugno 18, 2008, 01:13:41 am »

23/05/08

STRASBURGO

 Il Parlamento ha adottato definitivamente un regolamento che stabilisce il divieto di esportazione di mercurio e dei suoi composti a partire dal marzo 2011 per ridurre l'offerta mondiale e contrastare così la minaccia che rappresenta per la salute e l'ambiente. Il regolamento definisce anche le condizioni di stoccaggio del mercurio e prevede che, nel 2010, sarà valutata l'opportunità di bandirne anche l'importazione nell'UE. I PVS saranno assistiti nel passaggio a tecnologie alternative.

Il Parlamento ha adottato un pacchetto di emendamenti di compromesso negoziato con il Consiglio del relatore Dimitrios PAPADIMOULIS (GUE/NGL, EL) sul regolamento relativo al divieto di esportazione del mercurio metallico (e di alcuni suoi composti e miscele di mercurio) e al suo stoccaggio in sicurezza. Il regolamento potrà quindi entrare presto in vigore e il divieto di esportazione scatterà il 15 marzo 2011. L'obiettivo è di «ridurre considerevolmente l'offerta mondiale di mercurio». Le emissioni di mercurio, infatti, rappresentano una minaccia tale per il pianeta da giustificare un'azione a livello locale, nazionale, regionale e internazionale. E' quindi necessario ridurre i rischi di esposizione al mercurio per gli esseri umani e per l'ambiente.

Più precisamente, a partire da questa data sarà vietata l'esportazione di mercurio metallico, di cinabro, il cloruro e ossido di mercurio e delle miscele di mercurio metallico con altre sostanze, incluse le leghe di mercurio, con un tenore di mercurio metallico pari almeno al 95% in peso. Il divieto, tuttavia, non si applica alle esportazioni dei composti destinati alla ricerca e a usi medici o di analisi. E' peraltro precisato che è vietata la miscelazione di mercurio metallico con altre sostanze «finalizzata unicamente all'esportazione» del primo. Fino al 15 marzo 2011, d'altra parte, gli Stati membri potranno mantenere le misure nazionali che limitano l'esportazione o l'importazione di mercurio metallico (e delle altre sostanze citate) adottate in conformità alla legislazione comunitaria prima dell'adozione del regolamento in esame.

Miniere di sale per lo smaltimento e stoccaggio del mercurio
Inoltre, a decorrere dal 15 marzo 2011, il mercurio metallico non più utilizzato dall'industria dei cloro-alcali, quello proveniente dalla purificazione del gas naturale e dalle operazioni di estrazione e di fusione di metalli non ferrosi e quello estratto dal cinabro dopo quella data, dovrà essere considerato un rifiuto e smaltito conformemente alle disposizioni della pertinente direttiva europea (2006/12/CE) «secondo modalità sicure per la salute umana e per l'ambiente».

In proposito, il mercurio metallico considerato rifiuto potrà, «in condizioni di adeguato contenimento», essere stoccato temporaneamente per più di un anno o essere stoccato permanentemente in miniere di sale adatte o in formazioni di roccia dura profonde e sotterranee che offrano un livello di sicurezza e confinamento equivalente a quello delle miniere di sale. Oppure potrà essere stoccato temporaneamente per più di un anno in impianti in superficie «attrezzati allo scopo», ma «in condizioni che permettano il recupero». Gli Stati membri dovranno inoltre trasmettere alla Commissione copia delle autorizzazioni rilasciate per impianti destinati allo stoccaggio temporaneo o permanente corredata della corrispondente valutazione di sicurezza. Tale valutazione deve in particolare garantire la copertura dei rischi particolari derivanti dalla natura e dalle proprietà a lungo termine del mercurio metallico e dalle condizioni del suo contenimento.

Come richiesto dai deputati, entro un anno dall'entrata in vigore del regolamento, le industrie del settore dei cloro-alcali e quelle attive nell'estrazione di mercurio dalla purificazione del gas naturale e dalle operazioni di estrazione e di fusione di metalli non ferrosi dovranno comunicare alla Commissione e alle competenti autorità nazionali tutta una serie di dati sulla disattivazione delle cellule mercurio nei propri impianti, sulle quantità di mercurio ancora in uso, ottenute o stoccate ogni anno. La Commissione dovrebbe rendere pubbliche tali informazioni. Inoltre, gli importatori, gli esportatori e l'industria interessata dovranno comunicare volumi, prezzi, paese di origine e paese di destinazione e previsto utilizzo del mercurio metallico in entrata nella Comunità, nonché volumi, paese di origine e paese di destinazione del mercurio metallico considerato rifiuto oggetto di scambi transfrontalieri nella Comunità.

Sanzioni effettive, proporzionate e dissuasive
Gli Stati membri, entro un anno dall'entrata in vigore de regolamento, dovranno stabilire le norme relative alle sanzioni da applicare in caso di violazione delle disposizioni contenute nel provvedimento. Dovranno inoltre adottare le misure necessarie ad assicurarne l'applicazione. Tali sanzioni, è precisato, dovranno essere «effettive, proporzionate e dissuasive».

Verso un divieto di importazione?
La richiesta avanzata dal Parlamento in prima lettura di vietare l'importazione di mercurio metallico e dei suoi composti o miscele nell'UE non è stata accolta dal Consiglio. Tuttavia, un emendamento di compromesso prevede che la Commissione dovrà organizzare, entro il 1° gennaio 2010, uno «scambio di informazioni» tra gli Stati membri e i soggetti interessati volto a valutare la necessità di un divieto di importare mercurio metallico, composti di mercurio e prodotti contenenti mercurio. Tale scambio di informazioni avrà inoltre lo scopo esaminare l'esigenza di estendere il divieto di esportazione ad altri composti del mercurio, alle miscele con una concentrazione inferiore di mercurio e ai prodotti che lo contengono (in particolare termometri, barometri e sfigmomanometri). Si dovrà valutare poi l'opportunità di estendere l'obbligo di stoccaggio al mercurio metallico proveniente da altre fonti e di fissare termini per lo stoccaggio temporaneo del mercurio metallico.

Inoltre, come richiesto dai deputati, la Commissione è chiamata a seguire l'evoluzione delle attività di ricerca sulle opzioni per uno smaltimento sicuro, «inclusa la solidificazione del mercurio metallico», e dovrà presentare una relazione entro il 1° gennaio 2010. Sulla base di questa relazione, se del caso, la Commissione presenterà quanto prima - e al più tardi il 15 marzo 2013 - una proposta di revisione del regolamento. Tale questione sarà peraltro affrontata nel corso dello scambio di vedute. La Commissione dovrà inoltre presentare una relazione generale sull'applicazione del regolamento proponendo, se necessario, adeguamenti.
Assistere i paesi in via di sviluppo

Il compromesso accoglie la richiesta dei deputati di invitare la Commissione e gli Stati membri a fornire assistenza tecnica diretta ai paesi in via di sviluppo e con economie in transizione, in particolare per facilitare il passaggio a tecnologie alternative senza mercurio e giungere così gradualmente all'eliminazione definitiva degli impieghi e dei rilasci di mercurio e composti del mercurio.

Background - Il mercurio: origine, effetti e domanda
Il mercurio è emesso da fonti naturali come i vulcani, ma emissioni aggiuntive provengono da fonti antropiche, come la combustione del carbone e l’utilizzo di mercurio nei prodotti. Questo metallo ha molteplici applicazioni: amalgami dentali, apparecchi di misura di controllo (termometri, dai quali dovrà presto essere eliminato) e nelle lampade fluorescenti a basso consumo (cui permette migliori rendimenti). Il mercurio può quindi essere anche prodotto dal riciclaggio di rifiuti dei prodotti succitati e talvolta è il sottoprodotto della produzione di altre materie, come lo zinco o lo stagno. A livello mondiale il mercurio è ancora utilizzato nell’estrazione dell’oro, nelle batterie e nell’industria dei cloro-alcali che, complessivamente, corrispondono al 75% del consumo totale.
Oggi solo l’uso nell’industria cloro-soda è significativo nell’UE che, peraltro, comporta emissioni di mercurio nell'atmosfera. Emissioni che possono anche derivare dagli impianti siderurgici.

Il mercurio e i suoi componenti sono estremamente tossici per gli esseri umani, gli ecosistemi e la fauna selvatica.
Elevate dosi di mercurio possono essere mortali per gli esseri umani, ma persino dosi relativamente ridotte possono avere gravi effetti negativi sullo sviluppo neurologico, sul sistema cardiovascolare, sul sistema immunitario e sull’apparato riproduttivo. Il mercurio inoltre ritarda l’attività microbiologica dei suoli. Il mercurio è persistente e, nell'ambiente, può trasformarsi nella forma più tossica di questa sostanza: il metilmercurio.

Il metilmercurio supera rapidamente la barriera placentare e quella cerebrale inibendo lo sviluppo mentale potenziale anche prima della nascita.
La più importante fonte di esposizione al mercurio è l’inalazione dei vapori di mercurio provenienti dagli amalgami dentali.
Ma l'esposizione al metilmercurio avviene perlopiù attraverso l'alimentazione. Esso si deposita e si concentra soprattutto nella catena alimentare acquatica ponendo a rischio in particolare le popolazioni che consumano grandi quantità di pesce e di molluschi. La maggior parte della popolazione delle aree costiere del Mediterraneo e dall’1 al 5% circa della popolazione dell’Europa centrale e settentrionale si situano intorno ai livelli massimi, mentre in gran parte delle comunità di pescatori del Mediterraneo e della popolazione artica questi livelli sono notevolmente superati.

Nel 2003, la domanda mondiale di mercurio ammontava a circa 3.600 tonnellate l’anno, e nei 15 Stati membri dell’UE era pari a 300 tonnellate. L'attività di estrazione dell'oro in Africa, Asia e America latina utilizza circa 1.000 tonnellate di mercurio l'anno, la maggior parte delle quali sono smaltite nell'ambiente. Fino al 2003 il più importante sito europeo di estrazione di mercurio (circa 650 tonnellate) si trovava in Spagna (Almaden), ma la miniera ha cessato le sue attività.

Nel 2005 la Commissione ha adottato una strategia comunitaria sul mercurio che persegue gli obiettivi seguenti:
• riduzione delle emissioni di mercurio;
• riduzione dell’entrata in circolazione del mercurio diminuendo l’offerta e la domanda;
• soluzione della situazione a lungo termine delle eccedenze di mercurio e delle riserve della società (in prodotti ancora in uso o immagazzinati);
• protezione contro l’esposizione al mercurio;
• approfondimento della comprensione della problematica del mercurio e delle sue soluzioni;
• sostegno e promozione dell’azione internazionale sul mercurio.

Fonte: http://www.politicamentecorretto.com/index.php?news=4814
http://www.europarl.europa.eu/news/expert/infopress_page/064-29478-140-05-21-911-20080520IPR29477-19-05-2008-2008-false/default_it.htm
« Ultima modifica: Novembre 09, 2008, 02:33:43 am da cristiana » Registrato

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« Risposta #1 inserita:: Luglio 24, 2008, 10:15:11 am »

23 luglio 2008

Mercurio metallico, l'Ue ha deciso

La Commissione approva gli emendamenti presentati dal Parlamento europeo: divieto di esportazione, a partire dal 15 marzo 2011, valido anche per i composti e le miscele ad elevato contenuto di mercurio.

Il parere positivo reso dell'Esecutivo Ue l'8 luglio scorso (Com/2008 452 definitivo), permetterà al Consiglio - che ha concordato con il Parlamento gli emendamenti presentati il 21 maggio 2008 - di adottare definitivamente, in 2° lettura, il nuovo regolamento comunitario relativo al divieto di esportazione e allo stoccaggio in sicurezza del mercurio metallico (Com 2006/636/ def.).

Il regolamento fa parte della strategia comunitaria sul mercurio, resa pubblica dalla Commissione il 28 gennaio 2005 per poi essere approvata da Parlamento e Consiglio; l'obiettivo principale dell'Ue, che al momento esporta un migliaio di tonnellate di mercurio l'anno (industria cloro-alcali, termometri, detonatori e otturazioni le destinazioni), è quello di evitare nuove emissioni di mercurio nell'ambiente. (Alessandro Geremei)

Fonte: reteambiente.it
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« Risposta #2 inserita:: Luglio 29, 2008, 11:00:08 am »

28/07/2008

AMBIENTE: UE, PRESTO BANDO PER IL MERCURIO METALLICO 

(ANSA) - ROMA, 28 LUG - La Commissione europea ha accolto gli emendamenti presentati dal Parlamento europeo al regolamento comunitario relativo alla gestione del mercurio metallico, al divieto di esportazione a partire dal 15 marzo 2011 e allo stoccaggio in sicurezza, validi anche per i composti e le miscele ad elevato contenuto di mercurio.
Il si' dell'esecutivo Ue da' il via libera al Consiglio - che ha concordato con il Parlamento gli emendamenti presentati il 21 maggio 2008 - per l'adozione definitiva in seconda lettura del nuovo regolamento.

Il regolamento fa parte della pacchetto comunitario sul mercurio, proposto dalla Commissione nel 2005 mirato a ridurre il rischio di esposizione, per gli esseri umani e per l'ambiente, al mercurio le cui emissioni rappresentano una minaccia tale per il pianeta da giustificare un'azione a livello locale, regionale, nazionale e internazionale e accolgono le istanze in tal senso del programma sul mercurio delle Nazioni Unite per l'ambiente.

L' offerta di mercurio nell'Unione europea proviene principalmente dalle eccedenze dell'industria dei cloro-alcali, a seguito della conversione a metodi che non prevedono l'utilizzo del mercurio o a seguito della chiusura di impianti; dal mercurio derivato come sottoprodotto dalle attivita' di estrazione e di fusione di metalli non ferrosi (ad esempio, la produzione di zinco); dal mercurio derivato come sottoprodotto dalla purificazione del gas naturale; dal mercurio riciclato (mercurio utilizzato in metodi di produzione e mercurio contenuto in prodotti, ad esempio le lampade fluorescenti, ecc.); e dagli stock di mercurio accumulati nel corso degli anni da intermediari e commercianti.
Nel 2005 l'offerta totale di mercurio dell'Unione europea (senza considerare gli stock di mercurio) e' ammontata a 625 tonnellate. Il consumo totale del mercato (compreso il mercurio contenuto nei prodotti importati nell'Unione europea) e' pari a circa 440 tonnellate all'anno.
L'industria dei cloro-alcali rappresenta il maggiore utilizzatore di mercurio metallico (circa il 50%). La domanda di mercurio per il periodo 2005-2015 per usi diversi da quelli dell'industria dei cloro-alcali dovrebbe essere di circa 190 tonnellate all'anno. Per lo stesso periodo, l'offerta di mercurio nell'Unione europea (escludendo, dopo il 2011, il mercurio proveniente dall'industria dei cloro-alcali e il mercurio derivante dalla produzione di metalli non ferrosi e dalla purificazione del gas naturale) ammonterebbe a circa 481 tonnellate all'anno.

Si tratta quindi di un problema di formidabili proporzioni, che richiede una strategia complessa sia dal punto di vista del divieto di eportazione che da quello dello stoccaggio in sicurezza.
L'Unione europea e' uno dei maggiori esportatori di mercurio metallico: secondo le statistiche del commercio internazionale, nel 2004 ne sono state esportate 824 tonnellate. Il mercurio rappresenta un problema mondiale che richiede soluzioni a livello internazionale.

L'Unione europea non sarebbe credibile se, da un lato, raccomandasse e sostenesse azioni a livello mondiale per ridurre l'offerta e la domanda di mercurio e, dell'altro, continuasse ad essere uno dei maggiori fornitori mondiali. E altrettanto severa dovra' essere la disciplina in materia di stoccaggio con la previsione di una fase temporanea di stoccaggio per piu' di un anno in impianti in superficie destinati e attrezzati allo scopo e con l''opportuna revisione dell'attuale disciplina sui rifiuti e sulle discariche per garantire una gestione corretta.
Il regolamento non propone una soluzione specifica per lo stoccaggio/smaltimento delle eccedenze di mercurio: l'atto giuridico si limita a definire i tipi di impianti di stoccaggio/smaltimento che offrono garanzie sufficienti per il trattamento sicuro del mercurio metallico, tenuto conto delle specificita' della sostanza. Propone pero' di procedere ad una valutazione dei rischi legati al mercurio in funzione dei siti per garantire condizioni di sicurezza a lungo termine.
La decisione sulle varie soluzioni di stoccaggio/smaltimento deve essere presa dai settori e dagli Stati membri interessati. Il regolamento sara' integrato da un accordo volontario dell'industria dei cloro-alcali, ossia il settore maggiormente interessato sotto il profilo quantitativo.(ANSA). XLO

Fonte: ansa.it
 
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« Risposta #3 inserita:: Settembre 25, 2008, 03:58:54 pm »

25/09/08

Stop alle esportazioni di mercurio dall'Ue. Decisione del Consiglio

Il Consiglio europeo ha deciso, oggi, di vietare le esportazioni di mercurio dall'Ue, al fine di ridurre l'offerta mondiale di questo metallo pesante e limitarne le emissioni tossiche nell'ambiente. La nuova legge entrerà in vigore a marzo 2011 e impone l'obbligo di stoccare in sicurezza il mercurio non più utilizzato dall'industria dei cloro-alcali (il settore industriale che produce il cloro e la soda caustica) o che viene prodotto in altri processi industriali.

Pur avendo messo fine all'estrazione di mercurio nel 2001, l'Ue resta il più grande esportatore mondiale, fornitore fino ad un quarto dell'offerta mondiale di mercurio. La nuova legislazione mira ad assicurare il ritiro dalla circolazione di diverse migliaia di tonnellate di mercurio e il loro stoccaggio in condizioni che ne impediscano la fuoriuscita. Euro Chlor, la federazione delle imprese europee produttrici di cloro-alcali, si è impegnata volontariamente ad assicurare lo stoccaggio in sicurezza del mercurio proveniente dal settore e a rispettare tutta la normativa comunitaria e nazionale in materia.

A gennaio 2005 la Commissione Ue ha lanciato il piano di lotta contro l'inquinamento da mercurio sia nell'Ue che nel mondo. Il Commissario per l'ambiente Stavros Dimas ha dichiarato al riguardo: "Il mercurio costituisce una minaccia per la salute umana e per l'ambiente nell'Unione europea e nel mondo. L'importante atto legislativo adottato oggi consentirà di tutelare i cittadini riducendo in misura significativa l'esposizione a questo metallo estremamente tossico. Ci auguriamo che altri paesi seguano il nostro esempio e sostengano il nostro obiettivo di ridurre l'offerta mondiale di questa sostanza pericolosa."

2008 - redattore: GA

Fonte: helpconsumatori.it
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« Risposta #4 inserita:: Settembre 27, 2008, 04:52:47 pm »

25/09/2008

UE, AL BANDO LE ESPORTAZIONI DI MERCURIO

(ANSA) - BRUXELLES, 25 SET - L'Unione europea non esportera' piu' mercurio a partire dal 15 marzo 2011.
E' quanto prevede un regolamento adottato oggi dal Consiglio europeo.

Il regolamento fa parte del pacchetto sul mercurio, proposto dalla Commissione nel 2005 e mirato a ridurre il rischio di esposizione, per gli esseri umani e per l'ambiente, al mercurio, le cui emissioni rappresentano una minaccia per il pianeta.

''Il mercurio e' un pericolo per la salute umana e per l'ambiente a livello europeo e globale - ha sottolineato il commissario europeo per l'Ambiente Stavros Dimas -. Questo regolamento proteggera' i cittadini riducendo l'esposizione a questo metallo tossico. Spero che anche altri Paesi seguano il nostro esempio nel tagliare l'offerta globale di mercurio''.

L'offerta di mercurio nell'Unione europea proviene principalmente dalle eccedenze dell'industria dei cloro-alcali o dagli stock accumulati nel corso degli anni da intermediari e commercianti.

L'Unione europea e' uno dei maggiori esportatori di mercurio: secondo le statistiche del commercio internazionale, nel 2004 ne sono state esportate 824 tonnellate. (ANSA). I60-PUC

Fonte: ansa.it
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« Risposta #5 inserita:: Novembre 28, 2008, 10:40:32 pm »

27 novembre 2008

Mercurio metallico: l'Ue detta le regole


Dal 15 marzo 2011 stop all'esportazione - anche per composti e miscele ad elevato contenuto di mercurio - e stoccaggio in sicurezza dei rifiuti proveniente dalle industrie che, in deroga alla direttiva 1999/31/Ce, potranno andare in discarica.

Sono queste le principali novità nel regolamento (Ce) n. 1102/2008, in vigore dal 4 dicembre 2008, che autorizza sia lo stoccaggio "permanente" del mercurio metallico considerato "rifiuto" in miniere di sale o in formazioni di roccia dura profonde e sotterranee (in deroga così al divieto assoluto di conferimento di rifiuti allo stato liquido previsto dalla direttiva 1999/31/Ce sulle discariche), sia lo stoccaggio "temporaneo" dello stesso anche in superficie (in tal caso in deroga ai criteri stabiliti dalla direttiva 2003/33/Ce).

Sarà considerato "rifiuto" il mercurio non più utilizzato dall'industria dei cloro-alcali, proveniente dalla purificazione del gas naturale o dalle operazioni di estrazione e fusione dei metalli non ferrosi, nonché estratto dal cinabro. (Alessandro Geremei)

Fonte: reteambiente.it
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« Risposta #6 inserita:: Dicembre 16, 2008, 03:11:30 pm »

RIFIUTI DI MERCURIO, DIVIETI DAL 2011

(ANSA) - ROMA, 15 DIC - Scattano il 15 marzo 2011 i divieti previsti dal nuovo regolamento 1102/2008 relativo ai rifiuti contenenti elevate quantita' di mercurio metallico.
Il regolamento considera rifiuto, il materiale di scarto proveniente dall'industria dei cloro-alcali, dalla purificazione del gas naturale o dalle operazioni di estrazione e fusione dei metalli non ferrosi, e quello estratto dal cinabro.
Le nuove regole riguardano sia l'esportazione che lo stoccaggio in sicurezza dei rifiuti proveniente dalle industrie che, in deroga alla direttiva 1999/31/Ce, potranno andare in discarica e si applicano anche ai composti e alle miscele ad elevato contenuto di questo metallo pesante oggetto di severi controlli a livello comunitario.
Il regolamento in vigore dal 4 dicembre 2008 prevede la possibilita' di effettuare uno stoccaggio permanente dei rifiuti di mercurio metallico in miniere di sale o in formazioni di roccia dura profonde e sotterranee, concedendo una licenza alla proibizione assoluta di conferimento di rifiuti allo stato liquido previsto dalla direttiva 1999/31/Ce sulle discariche.
Ma autorizza anche un suo stoccaggio temporaneo in superficie a determinate condizioni di sicurezza e in deroga ai criteri stabiliti dalla direttiva 2003/33/Ce. (ANSA). XLO
15/12/2008
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