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« inserita:: Marzo 06, 2009, 09:48:07 pm » |
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05/03/09
Come ai tempi del Sudan1, ma si tratta stavolta di due insetticidi sequestrati.
Barbara Cataldi
Ancora cibi avvelenati sulla tavola degli italiani. Ancora un’enorme partita di peperoncino tossico finito dall’India sul mercato italiano e la corsa contro il tempo per rintracciare l’alimento contaminato ed evitare che finisca nei piatti dei consumatori. Era già accaduto qualche anno fa con il Sudan1, ora sotto accusa sono, invece, due insetticidi finiti chissà come negli alimenti. Da un paio di giorni, infatti, il nucleo operativo del Corpo Forestale dello Stato è alle prese con un’indagine su cui grava tuttora il segreto istruttorio e con un sequestro di migliaia di confezioni della spezia piccante. L’operazione per ora si è concentrata nelle località marchigiane di Ascoli e Comunanza e ha coinvolto i più importanti supermercati della zona, con il ritiro dagli scaffali di una notevole quantità di prodotti.
Ethion e Fosalone, sostanze molto dannose L’allarme è scattato dopo l’esito di analisi previste dai controlli di routine di cui si occupano i forestali. In laboratorio, infatti, è stata rintracciata nel peperoncino la presenza rilevante di due sostanze tossiche bandite sia in Italia che nel resto dell’Unione europea. Si tratta di due acaricidi: l'Ethion e il Fosalone, sostanza molto dannose per la salute e impropriamente utilizzate in prodotti fitosanitari. Dopo la scoperta è scattato immediato l’ordine di sequestro da parte del Tribunale di Ascoli. L’azienda che importa e rivende il peperoncino sotto accusa rifornisce molti rivenditori un po’ in tutta la Penisola. Per questa ragione gli investigatori stanno verificando proprio in queste ore, attraverso analisi a campione, l’eventuale presenza della spezia contaminata nei punti vendita delle maggiori città italiane. La preoccupazione maggiore, resta la possibilità che il peperoncino contaminato sia andato a finire anche in salumi, piatti pronti e altri alimenti preconfezionati.
Fonte: ilsalvagente.it
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