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« inserita:: Luglio 02, 2008, 11:35:18 pm » |
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29/01/07
''Il 30% dei casi di cancro è legato all'alimentazione, l'inquinamento non è un fattore rilevante''
''L'inquinamento atmosferico non è rilevante per i tumori: c'è più cancro in Friuli che nel centro di Milano''. Umberto Veronesi, direttore scientifico dell'Istituto europeo di oncologia, rassicura sull'allarme tumori in relazione allo smog. E avverte: sotto questo profilo, è molto più rischiosa l'alimentazione. ''Gli alimenti sono spesso portatori di sostanze cancerogene - ha affermato Veronesi - e sono pericolosi soprattutto quelli animali. L'inquinamento atmosferico è invece meno importante, perché gli elementi cancerogeni sono pochi''. Il clinico ha quindi ricordato appunto che il 30% dei tumori è legato all'alimentazione, invitando alla moderazione a tavola: ''Mangiare poco è la prima difesa contro il cancro''. Veronesi ha poi spiegato che, ad esempio, nel 70% delle farine di mais utilizzate per la polenta ci sono sostanze cancerogene naturali, le aflatossine, in quantità 4-5 volte superiori alla norma: lo dimostra un'indagine illustrata oggi dal clinico a un convegno sulla comunicazione ambientale.
La ricerca ha analizzato diversi alimenti, tra i quali il mais e il latte: in particolare, sono stati studiati 77 tipi di farine di mais da polenta. Sette campioni su 10 risultavano fuorilegge per gli alti valori di aflatossine presenti. Paradossalmente, questo rischio, a giudizio del direttore dell'Istituto di oncologia, si riduce notevolmente con le varietà di mais modificate geneticamente, concepite per resistere alla piralide, parassita che scava nella pianta dei buchi nei quali s'insediano le micotossine cancerogene. Risultati allarmanti anche dalle indagini sul latte: su alcuni dei campioni esaminati, infatti, si sarebbero riscontrati sforamenti dei livelli di M1, un'altra famiglia di aflatossina. ''Mangiare poco - ha quindi ribadito Veronesi - è la prima difesa contro il cancro: più si mangia e più si rischia di contrarre questa patologia. Consumare frutta e verdura rappresenta invece una forma di difesa, perché si tratta di alimenti fortemente protettivi''. Altri fattori di rischio sono poi gli agenti infettivi, responsabili del 18% delle patologie tumorali: le epatiti B e C, pericolose per il fegato, il papilloma virus, per i tumori al collo dell'utero, l'Helicobacter pylori, per i tumori allo stomaco. Incidenza minore hanno invece appunto i fattori ambientali, in particolare l'inquinamento atmosferico, fonte dall'1% al 4% di cancro.
Fonte: AdnKronos (17/03/2005)
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