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« inserita:: Settembre 01, 2008, 08:57:53 pm » |
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(17/02/2005)
Una sola goccia di sangue del polpastrello per verificare eventuali intolleranze verso 113 alimenti che possono essere la causa di svariati sintomi di malattie croniche comuni nel 45% della popolazione: intestino irritabile, cefalea, eczema, rinite, dermatite, asma e molte altre.
Si tratta del cosiddetto 'York foodscan test' conosciuto come test York, dal nome della citta' inglese sede dell'Universita' che li ha studiati e validati. Della nuova tecnica si e' parlato al convegno ''Allergie alimentari IgG-mediate: dalla diagnostica di laboratorio alla terapia'' nell'ambito della prima ''Settimana della prevenzione'' di San Marino, dove sta per partire il primo studio del genere sulla popolazione della piccola Repubblica. L'iniziativa e' patrocinata dalla Clinica Day Hospital Sorriso di San Marino. Il test York, e' stato spiegato nel corso del convegno, e' in grado di stabilire una eventuale connessione tra sintomo e alimentazione.
Eliminando per almeno 3 mesi dalla dieta gli alimenti non tollerati, i sintomi tendono a scomparire in ben 7 casi su 10.
Questi alcuni dei risultati di un recente studio, svolto appunto dall'Universita' di York su pazienti affetti da sindrome dell'intestino irritabile non trattata da piu' di 3 anni, pubblicati sulla rivista Gut (organo ufficiale della Societa' di Gastroenterologia Internazionale). Secondo lo studio spesso gli alimenti eliminati possono poi venir reintrodotti con gradualita' senza causare nuova intolleranza.
Durante il convegno e' stato anche sottolineato che le intolleranze alimentari o 'allergie ritardate IgG mediate' non sono da confondere con le piu' acute reazioni allergiche classiche (IgE), subitanee e molto piu' rare (1,5% dei casi), ma sono molto diffuse e riducono sensibilmente la qualita' di vita con conseguente aumento delle spese sanitarie.
''La gamma dei sintomi e' molto ampia - ha spiegato il dottor Romeo Busignani, direttore sanitario della Clinica Sorriso di San Marino - e puo' comprendere manifestazioni d'origine nervosa (affaticamento, ansieta', attacchi di panico e capogiri), metaboliche (aumento o perdita di peso), gastrointestinali come celiachia, afte, colite, costipazione, crampi e anche artrite e asma.
Tutti malesseri spesso trascurati a lungo e che nei casi di intolleranza alimentare potrebbero risolversi sospendendo dalla dieta gli eventuali cibi che ne sono causa.
Purtroppo questi sintomi sono spesso mascherati e, proprio nelle forme IgG mediate, si manifestano a distanza anche di molti giorni dall'ingestione dell'alimento non tollerato''.
Fonte: molecularlab.it Ansa
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