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« inserita:: Marzo 06, 2009, 09:41:58 pm » |
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05/03/09
Fra le quasi tremila parti lese, i pm hanno fatto inserire anche numerosi residenti del paese nell'Alessandrino colpiti da malattie dovute all'amianto
ALESSANDRIA La Eternit vuole risarcire gli abitanti di Casale Monferrato (Alessandria) per l’esposizione all’amianto. L’offerta, secondo le prime informazioni, è stata formulata dalla Becon, società riconducibile a uno degli indagati, il miliardario svizzero Stephan Schmidheiny, nell’inchiesta della procura di Torino. Fra le quasi tremila parti lese elencate nel capo d’accusa, i pubblici ministeri hanno fatto inserire numerosi residenti di Casale Monferrato colpiti da malattie legate al contatto con il minerale.
Nella città piemontese, la Eternit aveva uno dei suoi stabilimenti più grandi. Schmidheiny, finora, aveva proposto di risarcire solo gli ex lavoratori. «L’offerta - spiega un comunicato diffuso dalla Becon nel pomeriggio - è stata formulata in considerazione dell’alto numero di vittime da esposizione ad amianto di quella comunità». Viene precisato, comunque, che si tratta di un gesto dettato da «ragioni di solidarietà». Infatti, secondo il comunicato, è «pacifico» che nel periodo in cui gli svizzeri furono i soci di riferimento della Eternit italiana «è cessata la distribuzione del polverino, causa principale se non addirittura esclusiva dell’inquinamento di Casale Monferrato e perciò degli esiti dannosi per i residenti».
Becon annuncia che destinerà, per ogni soggetto che accetterà l’offerta, una somma ulteriore al finanziamento della ricerca sulla cura e la prevenzione del mesotelioma (una malattia legata all’amianto) presso una struttura scientifica «che sarà scelta dall’Associazione familiari delle vittime di intesa con l’Asl di Alessandria». La stima è che l’esborso, in totale, ammonterà ad alcune decine di milioni di euro.
Fonte: lastampa.it
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