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Art. 32.
La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività,
e garantisce cure gratuite agli indigenti.

Cristiana Di Stefano Forum  |  General Category  |  NOTIZIE E CURIOSITA' SU...  |  Farmacovigilanza (Moderatore: cristiana)  |  Discussione: Premarin e Prempro sono molto pericolosi 0 utenti e 1 Utente non registrato stanno visualizzando questa discussione. « precedente successivo »
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Autore Discussione: Premarin e Prempro sono molto pericolosi  (Letto 155 volte)
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« inserita:: Giugno 26, 2008, 08:00:03 pm »

I farmaci “di sostituzione ormonale” promettono alle donne di restare giovani, di ritardare la menopausa e di sconfiggere l’osteoporosi.

Ora si scopre che due medicinali molto diffusi, il Premarin e il Prempro, provocano cancro, embolia polmonare, infarto e demenza.
 
In USA, almeno 14 milioni di donne si sono viste prescrivere le due medicine. Ma poiché esse sono in commercio da 40 anni, sono circa cento milioni (tre generazioni) le donne americane in pericolo.
Lo ha stabilito uno studio di un ente indipendente, il Women’s Health Initiative (WHI).
Il principio attivo dei due farmaci è estrogeno estratto dall’urina di vacche e cavalle, che contiene tre tipi di estrogeni, di cui due non naturali per la donna.
Inoltre il Premarin contiene progesterone sintetico, anch’esso non identico all’ormone umano.

Il dosaggio aumenta la pericolosità.

Le ditte farmaceutiche adottano un dosaggio che sia efficace per il 90% della popolazione generale; ma resta un 25% di ipersensibili, per cui la dose standard è eccessiva, ha notato la rivista Lancet.
Lo studio del WHI ha stabilito che già 0,625 milligrammi di estrogeni da cavalla è cancerogeno; le dosi nei due farmaci sono il doppio, 1,250 mg.
Dal 2003, alla chetichella, il Premarin è in commercio con dosi più basse: 0,45 mg.
Ma intanto, nel solo 2001, i medici americani hanno stilato 70 milioni di ricette di prescrizione delle due medicine della giovinezza.
Il che induce il dottor Jay Cohen, un medico che tiene un sito sulle medicine alternative (Medication Sense Underground), a porre domande scomode: “quanto valgono le sperimentazioni cliniche fatte dalla aziende per ottenere dalla FDA (Food and Drug Administration) l’autorizzazione al commercio dei medicinali? E quanto i medici di base sono al corrente degli effetti collaterali di certi farmaci, visto che sono ‘informati’ esclusivamente da piazzisti pagati dalle aziende produttrici?”.

Il 51 % dei farmaci approvati dal FDA manifestano effetti dannosi solo dopo che sono diffusi sul mercato.

I danni collaterali da farmaci sono la quarta causa di morte in America.
Di fatto, una medicina sviluppata nell’interesse del profitto anziché della salute uccide o invalida, è stato notato, 784 mila americani l’anno; 16.400 % più di quanti ne ha “ammazzati”  Osama Bin Laden.

L’assistenza sanitaria altamente privata (dunque costosa) fa sì che l’americano medio ricorra al medico per farsi prescrivere farmaci che “coprono” i suoi sintomi, e così continuare a “funzionare”.
Non ha i mezzi per una vera terapia, né i medici hanno interesse a consigliare, poniamo, una vera cura consistente in un regime alimentare adatto ed esercizio fisico.
Un serio rapporto sulle malattie iatrogene (Death by Medicine, dei dottori Gary Null, Carolyn Dean, Martin Feldman,  Deborah Rasio e Dorothy Smith, 2003) ha rivelato che le case farmaceutiche spendono oltre 2 miliardi di dollari l’anno per invitare i medici di base a 314 mila “eventi” in cui, con l’albergo pagato in località amene, i dottori ascoltano le “informazioni scientifiche”, che in realtà sono promozioni, su un nuovo medicinale.

Non c’è informazione scientifica indipendente.
Ma ora, sono esplosi parecchi scandali che hanno allarmato l’opinione pubblica.
La scoperta che l'antinfiammatorio e dolorifico Vioxx, s’è rivelato mortale in troppi casi.
Il sospetto concreto, a malapena soffocato dalla lobby del farmaco, che un conservante al mercurio, contenuto nei vaccini infantili dal 1937, sia responsabile della vera epidemia di autismo dei bambini in USA, e forse anche dell’Alzheimer dei vecchi (oltre i 75 anni, il 50% ha l’Alzheimer).

Ed adesso, anche le medicine per l'eterna giovinezza delle donne sono sotto accusa.
Inoltre, domande sempre più scomode si levano sull’aspartame, il dolcificante “che non fa ingrassare”: Michael J. Fox, un noto attore americano, ha sviluppato il morbo di Parkinson all’età di…38 anni.
Dopo essere stato un testimonial della Diet Pepsi (senza zucchero, ma con aspartame) da cui ha ammesso di essere “dipendente” come un drogato, bevendone “varie bottiglie al giorno”.
Molti consumatori di aspartame nella forma più diffusa in commercio (dall’infido nome di NutraSweet, come fosse un nutriente naturale) presentano infatti tremori parkinsoniani.
Il che non è strano, visto che l’aspartame è un neurotossico, che provoca il degrado del tessuto nervoso produttore della dopamina, “antidepressivo naturale” del cervello.

Naturalmente, l’americano con tremiti strani si vede prescrivere L-Dopa, ossia dopamina farmaceutica; ma senza smettere di consumare bevande all’aspartame, la terapia viene naturalmente nullificata
(Maurizio Blondet)

Fonte: effedieffe.com
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« Risposta #1 inserita:: Giugno 26, 2008, 08:03:44 pm »

Premarin: warning da parte dell’FDA


Un sottostudio del Women’s Health Iniziative ( WHI ) con solo estrogeno ha prodotto un aumento dei rischi di ictus e di trombosi venosa profonda nelle donne in postmenopausa, di età compresa tra 50 e 79 anni, durante un periodo di quasi 7 anni, di trattamento con estrogeni coniugati orali ( 0.625mg/die ), rispetto al placebo.

L’FDA ha approvato cambiamenti nella scheda tecnica di Premarin ( estrogeni coniugati ).


Warning
La terapia a base di soli estrogeni è associata ad un aumentato rischio di ictus e di trombosi venosa profonda.

Ictus
Nel sottostudio WHI con solo estrogeno è stato riportato un aumentato rischio di ictus, statisticamente significativo.

Un aumento del rischio di ictus è stato riportato anche nel sottostudio WHI estrogeno + progestinico nelle donne che hanno assunto estrogeni coniugati/Medrossiprogesterone 0.625mg/2.5mg die rispetto alle donne che hanno assunto placebo ( 31 versus 24 per 10.000 donne/anno ).

Malattia coronarica
Nel sottostudio WHI solo estrogeno non è stato riportato nessun effetto sugli eventi definiti come infarto miocardico non fatale, infarto miocardico silente, morte correlata alla malattia coronarica tra le donne trattate solamente con estrogeno, rispetto al placebo.

Nel sottostudio WHI estrogeno + progestinico, nessun evento statisticamente significativo di eventi coronarici è stato riportato nelle donne che hanno assunto estrogeni coniugati/Medrossiprogesterone rispetto alle donne trattate con placebo.

Tromboembolia venosa
Nel sottostudio WHI solo estrogeno, il rischio di tromboembolia venosa ( trombosi venosa profonda ed embolia polmonare ) è risultato aumentato nelle donne che assumono estrogeni coniugati ( 30 versus 22 per 10.000 donne/anno ), anche se solamente l’aumentato rischio di trombosi venosa profonda ha raggiunto la significatività statistica ( 23 versus 15 per 10.000 donne/anno ).
L’aumento del rischio di tromboembolia profonda si è presentato nei primi 2 anni.

Nel sottostudio WHI estrogeno + progestinico, un aumento statisticamente significativo nell’incidenza di tromboembolia venosa è stato riportato nelle donne trattate con estrogeni coniugati/Medrossiprogesterone rispetto alle donne trattate con placebo ( 35 versus 17 per 10.000 donne/anno ).
Sono stati dimostrati anche aumenti statisticamente significativi del rischio sia di trombosi venosa profonda ( 26 versus 13 per 10.000 donne/anno ) che per embolia polmonare ( 18 versus 8 per 10.000 donne/anno ).

Tumori maligni
Nel sottostudio WHI solo estrogeno, dopo un periodo osservazionale di 7.1 anni, gli estrogeni coniugati ( 0.625mg/die ) non erano associati ad un aumentato rischio di tumore mammario invasivo ( RR = 0.80 ).

L’impiego di estrogeno da solo e di estrogeno + progestinico è risultato associato ad un aumento delle anomalie mammografiche.

Fonte: FDA, 2006
Xagena2006
Farma2006 Gyne2006 Cardio2006 Neuro2006 Onco2006
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Cristiana

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