30/11/07L'ex ministro della Sanità a un convegno scientifico
Se il biotech fa miracoli
«Il mais modificato consentirebbe di prevenire alcuni tumori.
Mentre il riso guarisce dalla cecità i bambini cinesi».
Umberto Veronesi rilancia la sua crociata a favore del biotech.
Gli ambientalisti: «Teorie infondate e pericolose»
«Il mais transgenico sarebbe la soluzione ideale per prevenire certi tumori di origine alimentare, ma il nostro caro ministro dell’Agricoltura non ne vuole sapere».La pensa così Umberto Veronesi, convinto sostenitore della soluzione ogm alla lotta contro i tumori di origine alimentare oltre che alla fame nel Terzo mondo. «Gli scienziati non sono folli – ha detto l’ex ministro della Sanità durante un convegno che si è tenuto ieri a Milano – Stanno lavorando per migliorare la qualità. Il mais è cancerogeno nella maggior parte dei casi perché attaccato dalla piralide. Ma se si aggiunge un piccolo gene al mais si fa in modo che resti lo stesso, ma non è più appetibile da quell’insetto».
Un elogio del buon biotech insomma che ha sollevato la reazione degli ambientalisti:
«Lascia perplessi l'idea di attribuire a certi prodotti biotech proprietà taumaturgiche che certamente non hanno» è stato il commento di Francesco Ferrante, direttore generale di Legambiente. Mentre Greenpeace ha parlato di una
«crociata dell’ex ministro a fianco delle multinazionali del biotech». Quella di Veronesi però è una fiducia incrollabile nei confronti degli alimenti modificati: «Il riso – ha aggiunto - ha il difetto di essere carente di vitamina A e per questo molti bambini cinesi nascevano ciechi. Ma un ricercatore svizzero, appartenente a un istituto statale e non ad una multinazionale,
ha realizzato in laboratorio il Golden-rice che contiene i precursori della vitamina A. Ed è sparita, nei bambini cinesi, la cecità». Peccato che i conti sul piano alimentare non tornino: secondo Legambiente, infatti, per raggiungere il fabbisogno quotidiano di vitamina A un essere umano dovrebbe mangiare ben 9 kg di Golden-rice cotto al giorno (3,6 se crudo).
«E’ assurdo sostenere che possa debellare la cecità dei nascituri da genitori sottoalimentati – ha aggiunto Ferrante – Ammesso e non concesso che un adulto possa mangiare una quantità simile di riso, una dieta povera e sbilanciata non risolverebbe la malnutrizione e la conseguente carenza di proprietà proteiche e lipidiche di cui anche l'assorbimento di betacarotene avrebbe bisogno».
IV congresso internazionale «Scienza e Società - Etica, conoscenza scientifica, comunicazione»
Capanna: «diffidare degli scienziati squillo»
Mario Capanna, Presidente della Fondazione Diritti Genetici, ha aperto stamattina i lavoriNel corso della sua relazione Capanna ha affermato che ci sono due tipi di scienziati: quello vero che «avverte l'orgoglio della scoperta, è umile, perchè sa che, più sa, più sa di non sapere» e lo scienziato «squillo», meglio definito come scienziato «profittuale», che: «in genere millanta certezze incrollabili: quasi sempre lo fa per accontentare i suoi finanziatori e la loro ricerca di profitto».
Nel descivere la figura dello scienziato «profittuale» Capanna ha fatto esplicito riferimento a un caso che potrebbe essere definito «da manuale», e che riguarda
l'esimio Prof. Umberto Veronesi. Il noto oncologo, il 4 maggio 2005, dichiarava all'Agenzia Ansa che grazie al riso transgenico Golden Rice e ai suoi precursori della vitamina A «è sparita nei bambini cinesi la cecità dovuta a questo problema».
«Qui addirittura siamo oltre la magia - ha proseguito Capanna - giacchè è a tutti noto che il Golden Rice per ora non esiste, dunque non è in commercio e nessun bambino, nè cinese nè di altri paesi ha potuto cibarsene. Non è indifferente nel caso di Veronesi che egli sia Vice-presidente di Genextra, che è una società biotecnologica che gode di cospicui finanziamenti privati».
Nella relazione Capanna ha poi ricordato che nel corso della trasmissione
Report del 14 novembre 2007, con riferimento alla costruzione del Cerba (Centro europeo di ricerca biomedica avanzata), il giornalista autore del servizio parlò degli
interessi che intercorrono tra Veronesi, Ligresti ed altri protagonisti istituzionali lombardi.
Con riferimento all'episodio Capanna ha sottolineato: «Non è questo un caso da manuale di commistione stretta tra scienza e affari, ricerca e profitto?»
Il presidente della Fondazione Diritti Genetici ha poi evidenziato come sempre la scienza debba essere in sintonia con gli interessi e i diritti dei cittadini, e come questo sia stato «il cemento della Consultazione nazionale promossa dalla Coalizione «ItaliaEuropa - liberi da Ogm».
Concludendo il suo intervento ha poi sottolineato che
«per la cattiva scienza i cittadini sono il nemico; per la buona scienza, al contrario, i cittadini devono essere il referente principale». Stamattina i lavori del congresso proseguono con gli interventi, tra gli altri, di Richard Smith, ex direttore del British medical journal; Marcello Cini, fisico ed epistemologo dell'Università La Sapienza di Roma; Jean-Michel Panoff, microbiologo dell'Università di Caen (Francia), collaboratore di Eric Gilles Seralini nello studio indipendente che alcuni mesi fa confutò le valutazioni dell'Efsa circa il mais trangenico Mon 863.
fondazionedirittigenetici.orgFonte:
newsfood.com
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