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Cristiana Di Stefano Forum  |  Messaggi recenti
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 inserita:: Maggio 20, 2010, 03:24:55 pm 
Aperta da Freeba - Ultimo messaggio da Freeba
Cara Cristiana,

Innanzitutto grazie per l’ospitalità sul tuo forum, e un saluto a tutti gli utenti.
Apro questo post perché vorrei scambiare informazioni e pareri personali riguardo una possibile relazione tra Candidosi intestinale/sistemica e intossicazione da metalli pesanti.

Non penso sia necessario spiegare nel dettaglio quali sono i sintomi della candidosi (non parlo di quei singoli episodi che passano con l’uso d’un normale antimicotico di sintesi), ci sono molti siti ormai dove reperire dettagliate informazioni: va detto, però, che questa malattia (io credo si debba chiamare malattia) è vergognosamente sottovalutata e trascurata dal nostro sistema sanitario. Non si può continuare a chiudere gli occhi su quella che è stata definita, giustamente, un' "epidemia silenziosa”, che sta colpendo un numero sempre maggiore di persone in forma sempre più aggressiva.

Proverò a raccontarvi un po’ di me, facendo riferimento anche ai problemi dentali.

Da bambina mi sono state fatte le prime otturazioni in amalgama. Vaccino alle medie per epatite C, con episodi di vomito e malessere. Altre amalgama in età adolescenziale e alle superiori, per un totale di 8/9 amalgama e un mantenitore di spazio in metallo (credo una lega) che ho portato per anni. In seguito ho sofferto di terribili mal di testa, e più tardi compare una forte cervicale.
A 20 anni comincio a soffrire di ricorrenti infezioni alle vie urinarie: prendo antibiotici per quasi 2 anni di fila, senza vit. e fermenti, uno o due al mese. Compare diarrea cronica, provo diete e cure di vario tipo (principalmente antibiotici di “pulizia” intestinale e spasmolitici). Nel frattempo cominciano episodi ricorrenti di fortissima candida vaginale che ben presto diventano resistenti ai vari (e ne ho provati tanti!) prodotti in commercio.
A un certo punto la situazione è questa: diarrea cronica con dolore, gonfiore, brividi; stanchezza, leggera alterazione che dura mesi, anemia (ho fatto anche flebo di ferro), gonfiore a qualche ghiandola, e vari altri disturbi, come ad esempio un ronzio che è durato mesi a un orecchio, e non ho mai capito da cosa dipendesse. Oltre alla sempre più aggressiva vaginite da candida.
Dopo aver consultato innumerevoli specialisti, e non potendo più mangiar nulla senza stare malissimo né prendere medicinali (dolori lancinanti a stomaco e intestino), cerco informazioni sul web e capisco, anche dopo aver eseguito la “ricerca di miceti” nelle feci e l’esame per gli anticorpi anticandida nel sangue, che il mio problema principale è una forma aggressiva di Candida Albicans (che poi negli anni si è modificata varie volte, pure in specie che non hanno saputo identificare).

Ricorro all’omeopatia che per qualche anno mi aiuta, ma i sintomi restano, e anzi con il tempo peggiorano. Continuo a cercare informazioni: negli USA ci sono molti prodotti che qui non sono in commercio; dopo mille domande e consultazioni a medici e chimici, decido di provare un farmaco a base di acido undecilenico (Formula SF722 della Thorne Research), da assumere con dieta rigidissima e acidophilus: dopo anni e anni, risulto per la prima volta NEGATIVA ai test. Siamo a settembre 2008. Ci tengo a sottolineare che da allora non ho più avuto vaginite da Candida, né episodi di diarrea.
Riprendo pian piano a mangiare. Dopo qualche mese, sento dei leggeri dolori e le analisi trovano rare colonie di C.; per farla breve, sto terminando per la quarta volta la cura (2 volte l’ho ripetuta per scrupolo, più che per i sintomi, molto leggeri), MA, sottolineo, i dolori che sono comparsi in questi 2 anni circa non sono neanche comparabili con quelli che provavo prima. Formula SF722 è, a mio avviso, un ottimo farmaco: però per qualche motivo, nonostante io stia attentissima a tutto, il fungo tende a crescere in maniera patologica.

E qui si arriva al punto: ho letto molti articoli (studi fatti all’estero) che collegano la presenza patologica della Candida alla presenza di mercurio; in due parole, il fisico innalzerebbe i livelli del fungo per “difendersi” dall’intossicazione del metallo, perché, da quanto ho capito, il fungo si “lega” al mercurio (comunque in internet si trovano informazioni dettagliate). In ogni caso, recentemente un noto medico dentista mi ha confermato che esiste un legame tra alti livelli di fungo e presenza di mercurio.
Personalmente ho anche notato un peggioramento dei sintomi della Candida dopo l’assunzione di un farmaco omeopatico contenente mercurio (Zinnober), proprio recentemente.

C’è forse qualcuno che ha affrontato o sta affrontando il problema della Candidosi anche da questo punto di vista? Ovviamente sono più che disponibile a fornire informazioni sulla cura che, nonostante la tendenza del fungo a moltiplicarsi, mi ha molto aiutato con la candidosi.
Anche in vista della rimozione protetta delle amalgama, che inizierò a breve, oggi ho spedito il campione per il mineralogramma ;-)

Grazie per l’attenzione, e scusatemi per la lunghezza… Un grazie a Cristiana anche per i preziosi consigli che mi ha dato ;-*

 42 
 inserita:: Maggio 17, 2010, 06:17:19 pm 
Aperta da marilu - Ultimo messaggio da cristiana
si te lo do subito... la diga non deve essere in lattice, quella non protegge dal mercurio, comunque dove ti indico io usano quella giusta che deve essere di colore rosa, non verde  ;)

 43 
 inserita:: Maggio 17, 2010, 05:29:41 pm 
Aperta da marilu - Ultimo messaggio da marilu
ciao, potete
darmi anche in privato un nominativo a palermo per il mio problema?
inoltre se si è allergici al lattice di gomma come si fa per la diga?

 44 
 inserita:: Maggio 17, 2010, 12:54:36 pm 
Aperta da cristiana - Ultimo messaggio da cristiana
L'azatriopina... ancora la sbolognano a qualche malcapitato nonostante i nuovi superfarmaci iperteconologici?  ::) loro pensano che sia così, ma i pazienti che li hanno provati lo sanno che sono tutti una sòla....
L'azatriopina poi non è mai stato un farmaco ufficiale per la sclerosi multipla, è un antitumorale, agisce sul DNA, è un farmaco usato come antirigetto dopo i trapianti...
i farmaci ufficiali  dati a chi ha la SM o sono immunosoppressori o sono chemioterapici, soprattutto quelli di ultima generazione...
  ::) vorrei sapere che c'entra la chemioterapia con la sclerosi dato che non è un tumore.... anzi ho scoperto che alcuni farmaci ufficiali come effetto "indesiderato" hanno causato proprio Leucoencefalopatia multifocale progressiva.
Da Wikipedia:
Vi sono casi di PML causati da agenti farmacologici, sebbene non sia del tutto chiaro se ciò possa essere attribuibile almeno in parte alla precaria risposta immunitaria o a farmaci specifici. Ad ogni modo, vanno considerati il rituximab, l'infliximab, il natalizumab (Tysabri), i chemioterapici, i corticosteroidi ed alcuni farmaci relativi ai trapianti come il tacrolimus.

A me personalmente gli immunosoppressori hanno distrutto l'esistenza e forse (non posso provarlo purtroppo) accelerato la degenerazione da quando me li hanno dati fino a che non si sono resi conto nel 2001 che mi avevano ridotto la qualità di vita praticamente a zero... non riuscivo a fare più nulla, stavo tutto il giorno lunga a letto o sul divano e avevo problemi enormi con intestino e vescica. I chemioterapici mi sono sempre rifiutata di farli e GRAZIE A DIO SONO USCITA DA QUELL'INCUBO!!!

Sarà pure un "miracolo" come hanno detto alcuni miei medici, ma da quando ho fatto a modo mio la malattia si è fermata ed i sintomi peggiori scomparsi.



 45 
 inserita:: Maggio 17, 2010, 11:56:26 am 
Aperta da cristiana - Ultimo messaggio da DANIELA19
ciao a tutti

grazie per avermi mandato le dosi il problema è che ho fatto presente la cosa a 2  neurologhe che mi curano e al mio dottore di famiglia e mi hanno detto che per adesso preferiscono non modificarmi la terapia . Vogliono vedere se soppoto la dosa di azatioprina che mi stanno dando . Ne dobbiamo riparlare ..... forse .... a settembre  se tutto va bene.
Sono un pò demoralizzata .
Amen me ne farò ragione ... magari hanno ragione loro  o forse no  non lo so più cosa pensare.

ciao e grazie di tutto   :'(  :'(  :'( :'(

dany

 46 
 inserita:: Maggio 15, 2010, 01:11:15 pm 
Aperta da cristiana - Ultimo messaggio da cristiana
14 maggio 2010

L’acqua tinta di rosso a causa di un’alga tossica

L’Italia che si scandalizza per l’enorme quantità di petrolio che continua a disperdersi al largo delle coste statunitensi e messicane dovrebbe sapere cosa sta accadendo a casa nostra. Non in un oceano, neppure nel mare, ma in un piccolo e affascinante lago in provincia di Viterbo: il Lago di Vico.

A parte il quotidiano ‘Liberazione’, infatti, nessuno si è preoccupato di informare i cittadini della gravità della situazione. L’acqua di questo bacino, infatti, si è tinta di rosso per la presenza dell’alga Planktothrix rubescens. Un’alga altamente tossica.

Ma andiamo con ordine. Il lago di Vico sorge tra due comuni, quello di Ronciglione e quello di Caprarola, e in mezzo a folte coltivazioni di nocciole. Si tratterebbe di un posto incantevole, se non fosse che da una parte del lago si trova il centro chimico militare Chemical City.  Si tratta di un vecchio sito di produzione e stoccaggio di armi chimiche voluto, alla metà degli anni ‘20, nientemeno che da Mussolini.

Ecco cosa scrive il giornalista Gianluca Di Feo sul suo libro “Veleni di Stato”: “Nel 1941 l’Italia disponeva di uno dei più grandi arsenali di armi chimiche del mondo. Antrace, iprite, virus, batteri: la fabbrica dei veleni creati per costruire l’impero della dittatura fascista ha divorato vittime in Libia e in Etiopia, ha colpito i combattenti spagnoli che lottavano per la libertà, lasciando dietro di se una scia di malattie e dolore. Ma la creazione di questi stessi veleni ha preteso un prezzo altissimo anche all’Italia: durante le fasi di sperimentazione, e poi con il concludersi della guerra, intere zone del nostro paese sono state contaminate dagli esperimenti”.

La Chemical City era una delle grandi fabbriche di armi chimiche, e la zona del lago di Vico non è mai stata bonificata. Si aggiunga a ciò la contaminazione delle acque attraverso ingenti quantità di diserbanti e fertilizzanti chimici utilizzati in agricoltura.

Ebbene, da anni l’associazione ‘Medici per l’Ambiente’ di Viterbo monitora costantemente le acque del lago: dal controllo sono scaturite due interrogazioni parlamentari, una europea e un esposto al Ministero della Salute e dell’Ambiente. Perché? “Stiamo notando – spiega la dottoressa Antonella Litta – che i livelli di arsenico sono aumentati notevolmente. Inoltre l’alga rossa produce una mitocistina dannosa per la salute umana, così come per la flora e la fauna ittica, ed è classificata dall’IARC (International Agency for Research of Cancer) come elemento fortemente cancerogeno. Come se non bastasse abbiamo rilevato tracce di nichel, cadmio ed idrocarburi”.

Da notare, innanzi tutto, che l’acqua del Lago di Vico viene utilizzata non solo per l’irrigazione dei campi, ma anche come acqua potabile.
Cosa accadrà se tracce di questa alga verranno ingerite dalle persone? E come mai, ad oggi, nei potabilizzatori non è stato ancora previsto un sistema di filtraggio dell’acqua, che impedisca agli elementi nocivi per la salute di finire nei rubinetti degli abitanti della zona?

A questo  drammatico quadro bisogna aggiungere la volontà del Centro Interforze Nbc di Civitavecchia (che si occupa della difesa nucleare, biologica e chimica) di realizzare un inceneritore per la distruzione delle armi chimiche ancora contenute nei sotterranei della Chemical City. Un’eventualità che Ciro Pisacane, del Forum Ambientalista, non esita a giudicare come la “classica goccia che farebbe traboccare il vaso, visto che aumenterebbe gli elementi nocivi già abbondantemente presenti nel lago. Per questo nei prossimi giorni ci attiveremo con iniziative per informare la cittadinanza sui rischi che corre”.

A questo punto viene naturale domandarsi quanti altri siti, del tutto simili alla Chemical City del Lago di Vico, sono sparsi in tutta Italia all’insaputa dei cittadini. Quante “bombe a orologeria” piene di armi chimiche e batteriologiche pronte ad esplodere? Quanti casi di tumore si potrebbero evitare con una seria denuncia e bonifica da parte delle istituzioni competenti?
Davide Falcioni

 47 
 inserita:: Maggio 15, 2010, 12:43:08 pm 
Aperta da cristiana - Ultimo messaggio da cristiana
14/5/2010

Il pericolo nascosto nei profumi
Cocktail di sostanze chimiche dannose nascoste

Una ricerca condotta da un team di scienziati canadesi ha messo l’accento sui pericoli nascosti nei profumi, molti dei quali di note e diffuse marche.
I profumi in questione conterrebbero delle sostanze tossiche non dichiarate, che possono avere gravi implicazioni per la salute.

Rick Smith, Direttore del Environmental Defence che ha condotto la ricerca per il programma “Campaign for Safe Cosmetics” della California (Usa) ha scoperto che molti profumi contengono sostanze pericolose non dichiarate.

Tra questi vi sono anche fragranze piuttosto conosciute come Acqua Di Gio by Giorgio Armani, American Eagle Seventy Seven e Dolce e Gabbana Light Blue.

Per arrivare alle loro conclusioni i ricercatori hanno sottoposto diversi profumi ad analisi presso laboratori di analisi indipendenti, i quali avrebbero individuato la presenza di queste sostanze tossiche.

Secondo quanto riportato nel rapporto, pubblicato sul The Globe and Mail, Acqua di Gio e American Eagle Seventy Seven conterrebbero una sostanza detta Lilial, un allergene che può indurre effetti simil-estrogeni nel corpo, e salicilato di benzile, un altro allergene. Al pari di queste sostanze sono state rinvenuti molti altri prodotti chimici.
Il profumo Light Blue di Dolce e Gabbana invece contiene, tra tutte le altre numerose sostanze chimiche, il BHT (butilidrossitoluolo), un conservante e stabilizzante collegato a effetti negativi sulla tiroide e ritenuto potenzialmente cancerogeno.

«Qualsiasi cosa nella tua casa che profumi come una foresta pluviale o una fragola o un pino avrà queste sostanze chimiche all’interno», ha commentato Rick Smith.
Tuttavia, a quanto pare i canadesi non sono del tutto informati delle legislazioni che regolamentano l'utilizzo di certe sostanze nei profumi e si basano sugli assunti di un zoologo che, per quanto possa aver condotto una ricerca, di certo ne sa probabilmente meno che non un chimico. Oltremodo la presenza di certe sostanze, per legge, devono essere indicate in etichetta. Nei profumi analizzati dal Smith non lo erano?
(lm&sdp)

Fonte: lastampa.it

 48 
 inserita:: Maggio 12, 2010, 05:40:26 pm 
Aperta da cristiana - Ultimo messaggio da cristiana
Sicuramente il Tiobec è considerato una terapia complementare raccomandata da molti neurologi.
Ora ti invio la mail e AUGURI MAMMINA  :-*

 49 
 inserita:: Maggio 12, 2010, 05:14:24 pm 
Aperta da cristiana - Ultimo messaggio da DANIELA19
Ciao Cristiana mi chiamo Daniela e sono ammalata da ben 23 anni di S.M. e adesso sto prendendo un immuno soppressore e non è che mi senta il massimo ma sai dopo tante cure e tanti anni ci ho fatto l'abitudine.
Il mio problema è che adesso non sono sola ho un figlio di 21 mesi e devo trovare il sistema migliore per stare bene. Ho letto del Tiobec e ne sono rimasta meravigliata . Ti chiedo troppo se ti domando se puoi spedirmi  la ricetta x farselo fare dal farmacista?

Non so il perchè ma mi sa che per caso sono entrata in un sito dove c'è quello che mi serve per stare bene.

ciao e grazie

Dany                       

 50 
 inserita:: Maggio 12, 2010, 04:48:28 pm 
Aperta da cristiana - Ultimo messaggio da cristiana
Solo attraverso l'informazione ci si può difendere dall'inquinamento chimico, elettromagnetico ed alimentare che colpisce tutti in modo invisibile.

Ne parliamo insieme a tre appuntamenti presso la
Camera dei Deputati - Palazzo Marini, Sala Poli (ingresso da Via Poli), Roma.

24 maggio ore 14.00 - Otturazioni dentali in amalgama contenti mercurio, un rischio per la salute e per l'ambiente. Riunione per fare divulgazione sull'impatto del mercurio odontoiatrico sulla salute dei cittadini e sulla contaminazione dell'ambiente da mercurio che raggiunge la catena alimentare.
 
27 maggio ore 14.00 - Malattie ambientali e tossine quotidiane: Sensibilità Chimica Multipla, Sindrome da Fatica Cronica e Fibromialgia. Dalla esposizione cronica quotidiana a sostanze chimiche presenti nei prodotti d'uso comune, negli alimenti e nell'ambiente alla comparsa di malattie croniche degenerative. Un appuntamento per parlare della proposta di legge sulle disabilità e sulle malattie ambientali e delle proposte di legge sugli ftalati (che si trovano nei contenitori per gli alimenti, nei profumi e cosmetici, nei biberon, nelle flebo, ecc.) e sugli additivi chimici alimentari.
 
28 maggio ore 10.00 - Danni da elettrosmog: dal cancro alla elettrosensibilità. Come usare la tecnologia in modo consapevole e portare al centro delle scelte politiche la protezione della salute dei cittadini? Un appuntamento per sviluppare strategie di tutela dall'inquinamento elettromagnetico e per avere il riconoscimento della elettrosensibilità come malattia organica. Un tema che colpisce soprattutto i più giovani che sono più esposti e i malati che sono più suscettibili agli effetti avversi dei campi elettromagnetici.
 
Si prega di far girare questo comunicato anche copiandolo e inviandolo per e-mail a tutti i vostri contatti così che abbiano la possibilità di conoscere più da vicino queste problematiche che riguardano ogni famiglia visto che tutti siamo esposti costantemente a prodotti tossici e a campi elettromagnetici che ingenuamente riteniamo perfettamente testati e sicuri, mentre i lmiiti di legge di esposizione sono spesso impostati sulla base di ragioni economiche a difesa dell'industria piuttosto che in base al principio di precauzione.

Si prega di confermare la propria presenza all'incontro
alla email scilipoti_d@camera.it e in copia ad amica@infoamica.it
 

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