Come valutare la sicurezza degli ingredienti
Il nostro test ha tenuto conto di tre fattori: la sicurezza dei principi utilizzati (valutata sui dati tossicologici a lungo periodo, quelli a breve periodo non destano preoccupazione), la presenza di profumi, la chiarezza delle indicazioni presenti sulla confezione, e la comodità dell'elettroemanatore.
Sulle tre sostanze utilizzate (pralletrina, transflutrina ed esbiotrina) esiste una quantità di dati cospicua in letteratura. Tutte e tre sono classificate come pericolose per l'ambiente e tossiche per gli organismi acquatici, mentre la pralletrina dal punto di vista tossicologico è la più rilevante, dunque la più tossica se inalata direttamente o ingerita. Diversi sono però i dati sull'esposizione a lungo termine, che abbiamo tenuto in maggiore considerazione nel test.
La pralletrina è infatti il piretroide che presenta, dei tre, dati più certi sul lungo periodo, meno si sa degli effetti a lungo termine della transflutrina, mentre l'esbiotrina sull'esposizione prolungata sembra in grado di dare maggiori problemi.
Per i profumi, invece, abbiamo premiato i prodotti che non ne contengono, senza distinguere tra naturali e sintetici: solitamente le essenze, di qualunque tipo, rendono le sostanze più irritanti nei soggetti predisposti.
Infine l'etichetta. Il giudizio si basa su tre elementi: la presenza di istruzioni chiare (accompagnate da figure) per il montaggio della ricarica; le indicazioni sullo smaltimento dell'elettroemanatore (nessuno indica dove smaltire le ricariche!), e la presenza dell'avvertenza che i profumi o le essenze possono provocare allergie.
L'opzione naturale? Lenta ma efficaceUtilissimi, certo, ma non innocui. Gli antizanzara domestici non sono adatti a tutti. A bambini piccoli, asmatici e soggetti allergici, per esempio, è consigliabile tenersene alla larga.
C'è poi chi, pur non avendo 'controindicazioni', preferisce rimedi naturali. E l'industria si "attrezza" con dispositivi che cercano di tenere alla larga le zanzare con le nuove tecnologie, più che con i veleni. L'esempio più comune è la lampadina gialla della Philips, o i dispositivi a ultrasuoni (il più famoso è quello della Chicco, ma molte case commercializzano prodotti simili) che emettono suoni per noi impercettibili, ma in grado di infastidire gli insetti.
Ci sono poi i rimedi antichi. Non c'è da aspettarsi miracoli, è certo: "Sarebbe inutile pretendere da questi repellenti naturali lo stesso effetto immediato degli insetticidi", premette Piergiorgio Pietta, docente dell'Istituto di tecnologie biomediche del Cnr di Milano, "ma sono comunque un validissimo aiuto, e a impatto zero".
Gli alleati migliori, per allontanare insetti indesiderati, sono le piante aromatiche. "Le specie vegetali che emettono forti odori come gerani e rosmarino, lavanda, maggiorana ed eucalipto sono sgradite alle zanzare. In genere questo discorso vale per tutte le erbe che hanno una componente volatile e un odore aromatico intenso. Tenere qualcuna di queste piante in giardino o sul balcone è quindi molto utile".
Chi ha un giardino con una pozza d'acqua può ricorrere a un escamotage comodo ed economico contro le uova di zanzara: i pesciolini rossi. La specie si chiama Gambusia affinis ed è piuttosto comune, ma bisogna avere solo l'accortezza di non gettare i pesciolini nei corsi d'acqua, per non turbare l'ecosistema. Se invece non si ha nè giardino nè stagnetto, per prevenire il proliferare di zanzare, specie la tigre, bisogna evitare di lasciare l'acqua nei sottovasi, perchè è nell'acqua stagnante che vengono deposte le uova.
Oltre a questi accorgimenti, esistono rimedi a base di olii essenziali e di estratti naturali (di eucalipto, citronella, geranio e lavanda) che si possono spalmare sulla pelle. Molto conosciuto e usato anche come larvicida in acqua, è l'olio di neem (dalla pianta azadirachta indica). L'olio puro può essere aggiunto a una normale crema per il corpo, o diluito in acqua (il rapporto è di 1 a 100) per essere nebulizzato. Quest'olio, come pure l'olio di citronella, pIù comune, può anche essere messo direttamente su candele a base larga.
"Più efficaci sono i rimedi del dopo puntura", spiega Pietta. "Indicato in questi casi è l'olio di melaleuca alternifolia, conosciuto anche come tea tree oil. é ricavato da una pianta australiana, ricca di una componente antinfiammatoria. Ci sono creme che ne hanno una concentrazione di circa il 5%". Ottime, dice il biochimico, soprattutto per i bambini. "L'unica cosa che bisogna verificare è che il principio attivo non dia reazioni allergiche, per il resto è sicurissimo".
Implacabili e rapidi, ma attenti al contattoFioccano le novità, ma il più classico dei rimedi contro gli insetti volanti, lo spray, non muore mai. Diversamente delle piastrine e dagli insetticidi a lento rilascio lo spray è nato soprattutto per le "disinfestazioni lampo". La sua massima efficacia si ha quando viene spruzzato in locali chiusi per qualche secondo, si esce, si chiude la porta e si attende per qualche minuto che la sostanza abbia il suo micidiale effetto sugli ospiti indesiderati. La sua azione non è però costante, perchè le goccioline di prodotto dopo poco tempo evaporano. E difatti il consiglio dei produttori è, dopo avere fatto areare a dovere l'ambiente, quello di chiudere le finestre per evitare l'assalto di altri insetti.
Semmai, il vero inconveniente di questi prodotti è il modo in cui vengono usati, perchè spruzzarli direttamente attraverso la bomboletta favorisce il contatto delle sostanze insetticide con le mani, e di conseguenza con gli occhi e con la bocca.
Gli ingredienti che compongono questi prodotti appartengono alla stessa famiglia dei principi attivi di piastrine e liquidi, ma sono in concentrazioni leggermente maggiori. Per questo, il suggerimento degli esperti è di utilizzarli seguendo attentamente le istruzioni, senza abusarne. Con in più la sicurezza che, ventilato il locale dopo l'uso, non si starˆ a contatto tutta la notte con l'insetticida.
Fin qui la sicurezza. Quanto all'efficacia, l'ennesima prova positiva arriva dal mensile francese 60 Million de consummateurs, che ha messo alla prova con dei test i prodotti più venduti. Trattandosi di un test effettuato sui prodotti francesi, nel gruppo degli spray messi alla prova non compaiono best seller italiani come il Vape o lo Spira. Ma i risultati della prova sono comunque emblematici, anche perchè i rimedi in commercio hanno formulazioni tra di loro molto simili, se non identiche. E viene dimostrato che l'efficacia degli "ammazza zanzare" varia tra il buono e l'ottimo.
In una stanza di 30 metri cubi in cui erano state introdotti circa 200 tra mosche e zanzare, gli esperti hanno verificato se gli spray, utilizzati seguendo le indicazioni dell'etichetta, fossero in grado di eliminare tutti gli insetti, e in quanto tempo. La risposta è stata positiva, e il tempo medio impiegato dagli insetticidi per raggiungere l'obiettivo è stato di sei minuti. In particolare, buono è il giudizio avuto da Baygon protector e da Raid mosche e zanzare.
DOCUMENTI ALLEGATIGUARDA LE SCHEDE DEL TEST