Ferrara, 16 gennaio 2007Dall’Università di Ferrara una “grande idea” sulla sclerosi multiplaUn parallelo tra alcuni meccanismi che caratterizzano le malattie venose croniche e quello che accade in una malattia debilitante e dalle cause ancora poco conosciute, come la sclerosi multipla.
È questa la “big idea”, la “finestra” aperta sullo studio della sclerosi multipla, che il Professor Paolo Zamboni, docente del Dipartimento di Scienze Chirurgiche, Anestesiologiche e Radiologiche dell’Università di Ferrara, ha presentato lo scorso luglio presso la Royal Society of Medicine di Londra. Un’ipotesi di ricerca innovativa, cui la Royal Society ha dato la propria ufficiale investitura con la pubblicazione sulla sua prestigiosa rivista, il Journal of the Royal Society of Medicine, delle ricerche del Professor Zamboni.
“Da anni il Professor Zamboni lavora in ambito vascolare ed è qui che nasce questa ricerca”, ha spiegato il Rettore Patrizio Bianchi in occasione della presentazione alla stampa.
“Si tratta di un’ipotesi di grande interesse che ha ricevuto una forte investitura da una prestigiosa società scientifica. Nei confronti dei numerosi pazienti è fondamentale un invito alla cautela e alla prudenza: si tratta di una finestra aperta di questa grave malattia, che va doverosamente esplorata”.
Il contenuto della ricerca è stato sintetizzato dal Prof. Ippolito Donini, figura di riferimento della chirurgia ferrarese: “
Il fulcro del lavoro presentato da Zamboni consiste nella trasposizione di quanto osservato nella patologia delle malattie vascolari a livello degli arti, anche alla circolazione venosa cerebrale. Un risultato reso possibile dall’approfondita conoscenza di questi fenomeni da parte del Prof. Zamboni”.
“La mia attività di ricerca si è svolta sulle varici, un modello facile da studiare, perché visibile e perché semplice è il prelievo di tessuti da studiare: questo mi ha consentito di ricostruire la catena di eventi che avvengono a livello molecolare nelle diverse fasi delle malattie venose croniche”, ha illustrato il Prof. Zamboni.
“Cinque anni fa – ha proseguito – ho intuito che quanto osservato per queste patologie era applicabile anche per la sclerosi multipla, in questo riprendendo le prime osservazioni, risalenti all’Ottocento, su questa malattia, e che la mettevano in rapporto costante con le vene cerebrali”. “
È noto che la cattiva circolazione venosa può portare ad accumuli di un elemento tossico e capace di indurre infiammazioni, quale è il ferro: dalle osservazioni su diversi pazienti di sclerosi multipla, abbiamo potuto constatare che in molti casi questo fenomeno avviene anche a livello della circolazione venosa cerebrale - ha spiegato il Prof. Zamboni -.
Le irregolarità nella circolazione venosa osservate in gran parte dei pazienti potrebbero spiegare i depositi di ferro, elemento tossico e infiammatorio, che si riscontrano nelle placche che caratterizzano la sclerosi multipla”.
“La novità – ha specificato – risiede nell’esplorazione dell’emodinamica venosa anche a livello di cervello e midollo spinale, ambito ad oggi in gran parte inesplorato. Un’ipotesi che a Ferrara esperti del campo vascolare e di quello neurologico hanno condiviso, e sul quale hanno già cominciato a lavorare, con una collaborazione tra il nostro Centro di Chirurgia vascolare e quello sulla sclerosi multipla, con l’apporto di neurologi del nostro ateneo”.
Il Prof. Alberto Liboni, Direttore del Dipartimento, ha sottolineato “le ricerche condotte con spirito di grande indipendenza e a carattere innovativo del Professor Zamboni, e che in questo caso hanno aperto una prospettiva di grande interesse”.
“L’Azienda Ospedaliero Universitaria S. Anna – ha concluso il Direttore sanitario del S. Anna Davide Fabbri – è attenta ai risultati della ricerca di base e come sempre disponibile a fornire il suo impegno per agevolarla”.
The Big Idea: iron-dependent inflammation in venous disease and proposed parallels in multiple sclerosisProfessor Paolo Zamboni - Novembre 2006
Journal of the Royal Society of Medicine
Zamboni J R Soc Med.2006; 99: 589-593Fonte:
Comunicato Stampa