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Cristiana Di Stefano Forum  |  General Category  |  NOTIZIE E CURIOSITA' SU...  |  Farmacovigilanza (Moderatore: cristiana)  |  Discussione: Attenzione al pompelmo durante l’assunzione di farmaci 0 utenti e 1 Utente non registrato stanno visualizzando questa discussione. « precedente successivo »
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Autore Discussione: Attenzione al pompelmo durante l’assunzione di farmaci  (Letto 1116 volte)
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« inserita:: Giugno 26, 2008, 08:34:27 pm »

Il pompelmo è un agrume ottenuto da un incrocio fra l’arancia e il pummelo o pampaleone (Citrus maxima o C. Grandis Linnaeus). É un frutto ricco di proprietà nutritive rappresentate dalle fibre e dalle vitamine A, B e C. La buccia contiene oli essenziali a cui, da circa vent’anni, gli erboristi attribuiscono azione antidepressiva ed antisettica. In più, sembra che l’estratto di semi di pompelmo sia un antibiotico naturale. In farmacologia, questo agrume non è conosciuto per le suddette proprietà ma per altre caratteristiche. Nel 1989 uno studio sperimentale ha osservato che una sostanza come il succo di pompelmo può, se assunta in concomitanza con svariati e specifici farmaci, interferire con il loro metabolismo.

Ogni farmaco nell’organismo viene assorbito, distribuito, metabolizzato ed eliminato. Ci sono molti fattori che interferiscono con queste tappe della farmacocinetica provocando una alterazione della concentrazione del farmaco nel sangue. Il succo di pompelmo, in particolare, agisce a livello epatico compromettendo il metabolismo di specifici farmaci: esplica la sua azione inibendo selettivamente il sistema enzimatico della citocromo CYP3A4, la quale interviene nel metabolismo di primo passaggio dei medicinali.

La sua inibizione da parte del succo di pompelmo comporta un aumento della biodisponibilità di numerosi farmaci e la conseguente tossicità di essi che si esprime nell’insorgenza di effetti collaterali importanti. I farmaci che hanno potenziali interazioni con l’agrume sono riportate nel seguente schema.


Si tratta in generale di farmaci con biodisponibilità orale intermedia o bassa legate al metabolismo di primo passaggio mediato dalla CYP3A4. Ciò che si evince dallo schema è che gli effetti collaterali sono decisamente rilevanti e gravi.

È bene sottolineare che l’importanza clinica dell’interazione pompelmo-farmaci dipende da vari fattori:
farmaco coinvolto (nel caso di un calcio-antagonista di largo consumo come la nifedipina che ha una biodisponibilità del 15%1, in presenza di succo di pompelmo può triplicare la sua concentrazione ematica. Le conseguenze nei pazienti ipertesi borderline sono un aumento della frequenza cardiaca e una riduzione della pressione).
paziente (la presenza di condizioni avverse predisponenti; gli anziani possono avere una minore capacità di compensare eccessive concentrazioni di farmaco).
tipo di somministrazione(dose, somministrazioni ripetute…)2
È stato rilevato che l’azione del succo di pompelmo si verifica dopo l’ingestione di un solo bicchiere della bevanda o con un frutto fresco e che l’inibizione della CYP3A4 ha una durata di 24 ore dall’assunzione3. Questa scoperta presuppone un’attenzione maggiore da parte sia dei medici sia degli stessi pazienti in trattamento con i farmaci su esposti. Quindi, è da evitare l’assunzione di pompelmo da parte di pazienti che fanno uso di farmaci che contengono, nel foglietto illustrativo, l’avvertenza della “cautela d’uso”.

Didascalie

1: Spece J D. Drug interactions with grapefruit . J AMC 2002; 167 (8): 848

2: David G. Bailey , London, Health Sciences Centre and University of Western Ontario, Canada

3: McNeece J. Grapefruit juice interactions, Aust Prescr 2002; 25: 37 

Autore: Alessandra Iorio
Fonte: scienzaonline.com
 
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« Risposta #1 inserita:: Agosto 07, 2008, 04:36:56 pm »

07-08-08

Doppio pompelmo
di Valentina Murelli

Le proprietà dell'agrume mettono a rischio chi lo assume mentre è in cura con alcuni farmaci, ma potrebbero aprire nuovi orizzonti per la scienza medica  

Attenzione al pompelmo per chi prende farmaci.
Per chi assume le statine per abbassare il colesterolo (Zocor1 e Lipitor2 soprattutto): meglio non mischiare il farmaco con succo dell'agrume che ne potenzia l'assorbimento portandone la concentrazione nel sangue fino a livelli tossici.

E anche chi fa uso di Valium3, dell'antimalarico Halfan4 e dell'ansiolitico BuSpar5 deve fare attenzione: assumerli con il pompelmo equivale infatti a prenderne una dose maggiore.
Perché il frutto ha proprietà che ora potrebbero spalancare le porte a una nuova rivoluzione: utilizzare l'interazione del pompelmo con alcuni medicinali per renderli più efficaci.

Il trucco sta nelle furanocumarine, sostanze di cui l'agrume è molto ricco, capaci di mettere ko un enzima che, nel fegato e nell'intestino, distrugge i farmaci prima che arrivino al sangue. Alcuni farmaci sono molto sensibili all'azione di questo enzima e vengono distrutti prima di raggiungere il bersaglio, rivelandosi quindi poco efficaci. Da qui l'idea di potenziarli, somministrandoli insieme al succo di pompelmo.

All'università di Chicago, per esempio, Ezra Cohen e Mark Ratain ci stanno provando con l'antitumorale rapamicina, un immunosoppressore che viene poco assorbito dal sangue. In Florida, invece, alla Bioavailability Systems Llc, si lavora sull'interazione tra il pompelmo e un agente anti-Hiv, oltre che alla messa a punto di molecole sintetiche analoghe alle furanocumarine.

Oltre che per aumentare l'efficacia di farmaci finora poco attivi, ricorrere al pompelmo permetterebbe anche di risparmiare. Attenzione, però, al fai da te. Secondo gli esperti, i pazienti dovrebbero evitare di giocare da soli con farmaci e succo di frutta nel tentativo di ridurre la spesa per le medicine. Soprattutto se prendono più farmaci insieme, perché il pompelmo potrebbe interferire in modo negativo con sostanze che lavorano già bene.

Fonte: espresso.repubblica.it
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