Risonanza magnetica per immagini: rischio di fibrosi sistemica nefrogenica con i mezzi di contrasto contenenti Gadolinio.
La scheda tecnica dei mezzi di contrasto per la diagnostica per immagini, contenenti Gadolinio, sono state aggiornate, riportando nuovi warning ( avvertenze ).
I mezzi di contrasto sono spesso utilizzati per migliorare la visibilità delle strutture interne quando i pazienti si sottopongono alla risonanza magnetica per immagini ( MRI ).
Negli Stati Uniti sono stati approvati 5 mezzi di contrasto: Magnevist, MultiHance, Omniscan, OptiMark e ProHance.
La fibrosi sistemica nefrogenica, caratterizzata da ispessimento della cute e dei tessuti connettivi, è una malattia debilitante e potenzialmente fatale.
L’avvertenza riporta che alcuni pazienti presentano un più alto rischio di sviluppare fibrosi sistemica nefrogenica se viene loro somministrato come mezzo di contrasto il Gadolinio.
I pazienti più a rischio sono quelli con grave insufficienza renale acuta, sia acuta che cronica, e quelli con insufficienza renale acuta di qualsiasi gravità che presentano sindrome epatorenale o sono in periodo perioperatorio per trapianto di fegato.
I medici dovrebbero evitare di impiegare i mezzi di contrasto basati sul Gadolinio nei pazienti ad alto rischio, a meno che l’informazione diagnostica sia essenziale e che non sia possibile ottenerla in altri modi.
Altre raccomandazioni:
1) prima di usare i mezzi di contrasto a base di Gadolinio, tutti i pazienti dovrebbero essere valutati per l’insufficienza renale analizzando
i dati della storia medica, o conducendo esami di laboratorio.
2) Quando si somministrano i mezzi di contrasto a base di Gadolinio, è necessario non eccedere la dose raccomandata, e non risomministrare questi agenti finchè la precedente dose non sia stata eliminata dall’organismo.
3) Dopo somministrazione dei mezzi di contrasto a base di Gadolinio, i pazienti che sono in trattamento dialitico, devono sottoporsi immediamente a dialisi.
Non è noto se la dialisi sia in grado di prevenire la fibrosi sistemica nefrogenica, ma i dati indicano che accelera l’eliminazione dell’agente dall’organismo. ( Xagena_2007 )
Fonte: FDA, 2007
xagena.it
Gadolinio, mezzo di contrasto paramagnetico per l’MRI
Essendo allergica ai metalli ho constatato che ogni volta che mi facevano la risonanza magnetica avevo dei fastidi, più o meno seri, a seconda della quantità di liquido di contrasto che mi veniva iniettato in vena. Così ho iniziato a fare domande e soprattutto a chiedere ai medici questa cosa:
A CHE SERVE CHE MI FATE RIEMPIRE UN MODULO DOVE DICHIARO CHE SONO ALLERGICA AI METALLI, SE POI M'INIETTATE ADDIRITTURA UN METALLO IN VENA?
Riporto qui sotto l'articolo di Xagena precisando che non mi sento "un caso raro" come scrivono in questo articolo e che i medici dovrebbero essere più accorti ed accertarsi che il paziente non sia allergico alle sostanze che somministrano con tanta superficialità
Il Gadolinio è un mezzo di contrasto per la risonanza Magnetica ad Immagini ( MRI ) , non radioattivo, paramagnetico.
Iniettato per via endovenosa, il Gadolinio si accumula nel tessuto con alterazioni emettendo un’alta intensità di segnale.
Il Gadolinio è poi rapidamente eliminato dall’organismo per via renale.
Il Gadolinio , per la sua tossicità, deve essere legato ad un chelante ( DPTA ).
Il Gadolinio è impiegato da anni in tutto il mondo senza aver causato gravi complicanze.
I più comuni effetto indesiderati sono : lieve cefalea e/o nausea e senso di bruciore al sito di iniezione.
In una bassa percentuale di casi può presentarsi un calo pressorio e sensazione di testa vuota.
L’allergia al Gadolinio è rara.
Sono necessarie precauzioni per i pazienti con problemi renali.
L’impiego del Gadolinio nelle donne in gravidanza richiede la valutazione del rapporto rischio/beneficio. ( Xagena2003 )
Fonte: UCSF ( University of California San Francisco ).
RAINEWS24 - Brindisi, 24 gennaio 2007
A Brindisi un uomo muore dopo la risonanza magnetica
Indagini sono in corso a Brindisi per accertare le cause della morte di un uomo, Luigi Latino, di 46 anni, finanziere in congedo, avvenuta
nella clinica privata 'Salus' di Brindisi mentre si sottoponeva ad una risonanza magnetica.
A quanto si e' saputo, si sta valutando anche l'ipotesi che la morte possa essere stata provocata dal liquido di contrasto che si inietta
per effettuare l'esame diagnostico. Non appena iniettato il liquido, l' uomo e' stato sottoposto alla risonanza magnetica e mentre era in corso l'esame e' stato colto da malore. Sul posto e' intervenuto anche un rianimatore, ma l' uomo e' morto. Sara' comunque l'autopsia a stabilire esattamente le cause della morte e, soprattutto, se vi sia un nesso fra il decesso e l'iniezione di liquido di contrasto fatta alla
vittima prima dell'esame.
Latino ha cessato di vivere nonostante - fanno sapere dalla clinica Salus - l'applicazione dei protocolli di intervento previsti in questi casi
e i tentativi di rianimazione da parte dei medici. L'episodio e' accaduto ieri mattina, poco prima delle 12, e sono stati i medici della clinica
ad avvisare i carabinieri; le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore Milto De Nozza del Tribunale di Brindisi che ha disposto
l'autopsia, che sara' fatta nell' ospedale Perrino. L'uomo, qualche anno fa, si era congedato dalla Finanza per poter assistere la moglie,
che ha gravi problemi di salute.
Ho ascoltato al tg con terrore questa notizia, perchè non so quante volte ho rischiato in tutti questi anni di esserne io la protagonista...
ho avuto fortuna oppure qualcuno mi ha protetto dall'alto... più probabile la seconda che ho scritto...
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