12-04-12 di Lia del Fabro
Il medico Gerardo Rossi e la sua equipe hanno eseguito l'esame per valutare il livello di questo minerale nell'organismo. Prima tappa di un'indagine più accurataNella giornata Be Wise, i partecipanti ai vari workshop hanno avuto la possibilità di sottoporsi anche all’esame proposto dall’equipe di Mineral Test, arrivata direttamente dalla sede di Civitanove Marche.
Attraverso uno speciale esame per nulla invasivo (bastava procedere al taglio di una ciocca di capelli e riempire un modulo informativo sulle proprie patologie) chiunque poteva conoscere il livello di un minerale ben preciso, il mercurio, nel proprio organismo.
Perché proprio il mercurio? Gerardo Rossi, direttore scientifico di Mineral Test, ce lo spiega: «Perché il mercurio è l’elemento più pericoloso tra i metalli pesanti. Le fonti di contaminazione possono essere molte, a livello alimentare, sanitario, industriale: troviamo il mercurio in molti alimenti, ad esempio nel pesce spada e tonno; nei conservanti di alcuni vaccini e negli amalgami dentari; nell’aria, perché tutto ciò che di organico viene bruciato, come negli inceneritori o nella combustione di biomasse, libera mercurio.
È un minerale indistruttibile, anzi nel tempo si modifica nel metilmercurio, elemento altamente tossico. Ci possiamo difendere dall’intossicazione di mercurio? I termometri stanno per fortuna scomparendo, anche se ce ne sono ancora tanti in giro, ma attenzione anche ai vecchi elettrodomestici o a quelli più economici tuttora in vendita che, dice Rossi, «sono provvisti di termostati al mercurio e che, in caso di rottura, sono pericolosi. Un altro prodotto da tenere sotto controllo sono le lampadine a basso consumo da smaltire in modo opportuno perché contengono mercurio.
Se si rompono in casa è meglio non entrare nella stanza interessata che deve essere arieggiata a lungo». Una soluzione a portata di mano è quella dell’integrazione alimentare che Mineral Test prescrive, ma solo dopo aver completato l’indagine dei minerali (una quarantina), e che in dodici anni di attività ha consentito in tutti i casi trattati l’eliminazione completa dei minerali tossici accumulati nell’organismo, compreso ovviamente il mercurio. «L’esame completo è necessario perché agire su un solo elemento sarebbe fuorviante», spiega Rossi. «Prima della cura è necessario studiare la mappa degli squilibri di ciascun paziente e individuare anche possibili elementi riequilibranti.
Questo significa che l’organismo può essere provvisto di oligoelementi essenziali utili a eliminare alcuni dei minerali tossici. Sono casi rari ma possono essere riscontrati. Insomma è come essere di fronte ad un’orchestra che deve suonare insieme in armonia», conclude Rossi.
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