Autore Topic: Speranza cura sclerosi da studio mielina  (Letto 18440 volte)

Lucas80

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Speranza cura sclerosi da studio mielina
« il: Giugno 12, 2011, 08:28:37 »
Possibile riparare la mielina danneggiata


Arrivano nuove speranze per la cura della sclerosi multipla, e di altre patologie causate da perdita di mielina.
Un gruppo di scienziati delle università di Edinburgo e Cambridge sono riusciti a riparare i nervi danneggiati con le cellule staminali. La scoperta, che è stata pubblicata sulla rivista 'Nature Neuroscience', potrebbe portare allo sviluppo di nuovi farmaci per la riparazione dei nervi lesi nel cervello e nel midollo spinale, e potenzialmente invertire alcuni sintomi della sclerosi multipla.
Questa patologia è infatti al momento incurabile e provoca perdita di mobilità e di forza muscolare, problemi di vista, stanchezza e dolore lancinante. Con il progredire della malattia poi molti malati sono costretti sulla sedia rotelle. La sclerosi multipla è causata da un danno alla mielina, la sostanza che avvolge i neuroni del cervello e del midollo spinale. Questo altera il modo altera il modo in cui i segnali viaggiano e vengono trasmessi dal cervello al resto del corpo. Le donne hanno il doppio delle probabilità di sviluppare questa malattia rispetto agli uomini, e circa un quinto dei pazienti ha un'aspettativa di vita molto bassa dato che la malattia li predispone a maggiori rischi di infezione e problemi polmonari.
L'approccio adottato dagli scienziati britannici si basa sulla stimolazione delle cellule staminali nel cervello a riparare la mielina danneggiata. In una serie di esperimenti condotti su topi, i ricercatori hanno scoperto che quando queste cellule staminali vengono iniettate, insieme ad acido retinoico, la mielina viene riparata. “Per le persone con la sclerosi multipla - ha spiegato Simon Gillespie della Società britannica della sclerosi multipla - questo è uno degli sviluppi più eccitanti degli ultimi anni. Siamo lieti di avere finanziato la prima fase di questo lavoro e stiamo ora esaminando ulteriori finanziamenti”.
Ma questo non è il primo studio in cui si dimostra la potenzialità delle staminali nella riparazione dei danni alla mielina. Nel 2008 un'equipe guidata da Steven Goldman, dell'Università di Rochester, a New York, è riuscita ad ottenere la mielinizzazione della sostanza bianca nel sistema nervoso di topi mutanti mediante iniezione di cellule staminali umane, progenitrici delle cellule gliali.
Il successo dell'esperimento, ottenuto dopo anni di perfezionamento. Goldman ha utilizzato topi nei quali una mutazione genetica impedisce la produzione di mielina. I topi nei quali è stata indotta questa anomalia presentano disturbi neurologici gravi che portano inevitabilmente alla morte entro 18-21 settimane dalla nascita. I ricercatori hanno iniettato 300.000 cellule staminali umane, progenitrici delle cellule gliali che formano la guaina mielinica, nel midollo spinale di un gruppo di topi mutanti, mentre un secondo gruppo è stato trattato con un set di controllo e un terzo gruppo di topi non è stato trattato affatto.
Dopo un iniziale deterioramento della salute di tutti i topi, sono morti i topi del secondo e terzo gruppo, ma sei topi del primo gruppo sono sopravvissuti 130 giorni e quattro di questi erano ancora vivi al termine dell'esperimento, dopo 14 mesi, avendo riacquistato gradualmente la normale attività cerebrale.(domanda: su quanti topi avrà funzionato questo tipo di trattamento?cioè qual'è la percentuale di efficacia?) "La mielinizzazione è stata maggiore di quanto abbia mai visto, questa è una nuova prova di inizio" dichiara su Nature Goldman, che spera di poter iniziare la sperimentazione sugli esseri umani, una volta che i suoi metodi vengano approvati dalla Food and Drug Administration.
In un recente studio condotto invece in Italia, al San Raffaele di Milano, gli scienziati hanno fatto un ulteriore passo avanti analizzando gli effetti delle cellule staminali neurali umane iniettate in scimmie marmoset, affette da un modello animale di sclerosi multipla più simile alla malattia umana rispetto a quanto ottenibile nei roditori.


« Ultima modifica: Giugno 12, 2011, 10:03:49 da cristiana »