Ho 53 anni e - dal 2001 - una diagnosi di Mielite Trasversa, molto dibattuta tra i medici, al primo ricovero (Neurologia Legnano). Sei - sette ricoveri successivi: San Raffaele, Besta, Mondino Pavia, Niguarda (io mi sentivo ciclicamente sempre peggio, ma in ogni ospedale mi hanno sempre rifatto gli stessi esami e riconfermato la diagnosi). Blocco totale delle funzioni "dalla cintola in giù", spossatezza costante. Mi rimaneva una deambulazione incerta che è degenerata dopo l'ultima risonanza magnetica con Gadolinio. Il giorno stesso ho avuto un grave incidente automobilistico (non sentivo le gambe, non ho potuto frenare). Ora posso guidare solo auto con comandi manuali e cammino - poco e male - solo con la stampella. Ho sempre pensato che la diagnosi fosse errata, questo mi ha solo fatto passare per "disturbato" nella cerchia di medici, parenti ed amici. Ovviamente nessuno ha mai pensato di farmi controllare i metalli pesanti. Ora ho in corso due controlli: un'esame urine post EDTA e il Mineral Test. A giorni avrò gli esiti di entrambi. Siccome percepisco un decadimento costante (anche mentale - scarsa memoria, difficile concentrazione, un costante "fruscio" cerebrale, bruxismo diurno) chiedo come dovrò comportarmi per disintossicarmi. E' bene valutare prima i valori riscontrati dalle analisi? La terapia chelante è sempre sconsigliabile? P.S. ho 5 amalgame dentali antiche. Grazie.