giovedì, 23 settembre 2010Batterie organiche:
I prossimi iPhone potrebbero arrivare ad avere
un autonomia di 1 mese
Sarebbe bello che la batteria del nostro amato iPhone durasse 1 mese? Un sogno che forse a breve potrebbe diventare realtà.
Le nuove batterie sono prodotti privi di metalli tossici pesanti, modellabili, leggeri, sicuri, poco costosi e in grado di immagazzinare molta più energia delle batterie attuali. Le nuove batterie potrebbero garantire un autonomia di circa 1 mese.
Due professori dell’Università di Austin in Texas (Christopher Bielawski e Jonathan Sessler) hanno scoperto un nuovo modo per consentire agli elettroni di “andare avanti e indietro” tra due molecole.
Il professore Christopher Bielawski ha dichiarato: “Mi piacerebbe se il mio iPhone fosse più sottile e leggero e la batteria durasse un mese o una settimana anziché un giorno. Con la batteria organica sarebbe possibile”.
Naturalmente ci vorrà del tempo, ma già possiamo iniziare a sperare che tra qualche anno forse il nostro iPhone richiederà solo 1 carica al mese.
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23-09-10 di Manolo De AgostiniBatteria organica, autonomia mobile esagerata
Progressi nel campo delle batterie organiche, anche se siamo agli stadi iniziali. Se applicate agli smartphone garantirebbero prodotti decisamente migliori, innovativi e soprattutto con un'autonomia degna di un dispositivo portatile.Una nuova scoperta alimenta, è proprio il caso di dirlo, lo sviluppo future delle batterie organiche.
Si tratta di prodotti privi di metalli tossici pesanti, modellabili, leggeri, sicuri, poco costosi e in grado di immagazzinare più energia. I chimici Christopher Bielawski e Jonathan Sessler dell'Università di Austin in Texas hanno scoperto un nuovo modo per consentire agli elettroni di "andare avanti e indietro" tra due molecole.
Quando due molecole si incontrano, spesso formano un nuovo composto cedendosi elettroni. In alcuni casi il processo di trasferimento degli elettroni crea una molecola con una carica positiva e una negativa. Le molecole con cariche opposte sono attratte l'una dall'altra e possono combinarsi per formare qualcosa di nuovo. I due chimici sono riusciti far sì che due molecole possano scambiarsi elettroni senza unirsi in un nuovo composto.
"Queste molecole sono caricate come una molla per staccarsi subito dopo aver interagito l'una con l'altra", ha affermato il professore Bielawski. "Dopo che si verifica il trasferimento degli elettroni, si formano due molecole caricate positivamente che si respingono l'una con l'altra, in modo molto simile al quello in cui i magneti si respingono tra loro. Abbiamo inserito anche uno switch chimico che ha permesso al processo di trasferimento degli elettroni di procedere anche nella direzione opposta".
Potete vedere un insieme di differenti molecole si scambiano elettroni e si disassemblano a causa degli ioni di cloruro (sfere verdi). Rimuovendo gli ioni il processo può essere invertito.
"Questa è la prima volta che è stato realizzato lo switch di un flusso di elettroni attraverso un processo di scambio in scala molecolare", ha dichiarato Jonathan Sessler. Secondo Christopher Bielawski è essenziale capire il processo di trasferimento degli elettroni in queste molecole, perché offre un modo per progettare materiali organici in grado di immagazzinare energia.
"Mi piacerebbe se il mio iPhone fosse più sottile e leggero e la batteria durasse un mese o una settimana anziché un giorno. Con la batteria organica sarebbe possibile. Stiamo iniziando a manipolare la chimica fondamentale per rendere questo sogno una realtà commerciale", ha concluso Bielawski.
Il prossimo passo che attende i chimici è dimostrare che questi processi possono avvenire in una fase di condensa, come in una pellicola, piuttosto che una soluzione - c'è quindi molta strada da fare. La ricerca dei due chimici potrebbe essere utile anche per ricreare artificialmente la fotosintesi, consentendo all'energia di generarsi direttamente dal sole, in modo simile alle piante.
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