Autore Topic: Nel mare di Molfetta c'è arsenico e lewisite  (Letto 17788 volte)

cristiana

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Nel mare di Molfetta c'è arsenico e lewisite
« il: Agosto 13, 2010, 12:35:41 »
31-10-2008

MOLFETTA. Nel nostro mare c'è arsenico e lewisite

Non c'è solo l'ostreopsis ovata, meglio conosciuta come alga tossica, nel nostro mare. A confermarlo i risultati delle analisi svolte dal laboratorio del Dipartimento di Biologia delle Produzioni Marine dell'Università di Napoli "Federico II" che hanno dimostrato quello che già "il Fatto" aveva anticipato: nell'acqua sono presenti anche tracce di arsenico e lewisite, entrambe sostanze tossiche e pericolose per la salute dell'uomo.

I biologi dell'università partenopea hanno sottoposto ad analisi alcuni campioni prelevati il 22 ottobre scorso a circa 13 metri di distanza dalla costa di Molfetta, in condizioni pressocchè identiche a quelle in cui giorni prima l'Arpa Puglia aveva svolto analoghi campionamenti.

Anche nei laboratori di Napoli è stata immediatamente rilevata la presenza elevata di "alga tossica" e di altre microalghe responsabili del coloro scuro assunto dall'acqua di mare. L'alga tossica, secondo i dati, è presente in maniera sensibilmente inferiore rispetto a quanto verificato dall'Arpa. E sin qui nulla di strano.

Strano è invece che nei laboratori dell'Agenzia Regionale per l'Ambiente, nessuno si sia accoroto della presenza di arsenico pentavalente, seppure in quantità ridotte, e della lewisite.
Entrambi i prodotti, notevolmente tossici, possono creare (se non l'hanno già fatto) danni alla salute dell'uomo ed essere assimilati anche dal pesce che finisce poi sulle tavole dei consumatori.

E' probabile che, per quanto riguarda l'arsenico, sia finito in mare attraverso degli scarichi di fogna, mentre per la lewisite non si esclude una provenienza di orgine "bellica".
Nello specifico gli studiosi di Napoli hanno rilevato nei campioni di acqua prelevati da Molfetta il 3,3% di arsenico ed il 5,1 di lewisite.

Saranno forse loro i responsabili dei bruciori e dei gonfiori denunciati dai pescatori? E se si, per quale motivo l'Arpa non è stata capace di individuare le sostanze nei campioni prelevati. Nelle prossime ore gli sviluppi successivi della vicenda.

Fonte: ilfatto.net



Lewisite 

La lewisite è un liquido oleoso, incolore nella forma pura che può mutare in color ambra fino al nero, nella forma impura.Ha un odore simile a quello del geranio.

La lewisite contiene arsenico, un elemento velenoso. Fu prodotta nel 1918 come  tipo di arma chimica ed è nota anche con il nome militare “L”. È un agente vescicante in quanto al contatto provoca vesciche sulla pelle e sulle mucose.

La lewisite resta allo stato liquido in diverse condizioni ambientali, da temperature bassissime a temperature molto alte, pertanto può durare a lungo nell'ambiente. Si idrolizza velocemente nell’acqua e nelle soluzioni acide per formare acido cloridrico e ossido di clorovinilarseniuro non volatile (solido). L’idrolisi in mezzo alcalino produce acetilene e arseniato di trisodio.

La lewisite non si trova in natura. È stata utilizzata unicamente come arma chimica, non ha altro utilizzo né medico, né pratico.
Il vapore di lewisite è più pesante dell'aria quindi tende a depositarsi in prossimità del suolo.

Vie di esposizione
Il rischio di esposizione è direttamente correlato alla vicinanza al luogo dove si disperde.
Se il gas di lewisite si  disperde nell'aria, l'esposizione può avvenire attraverso il contatto cutaneo od oculare, oppure attraverso la respirazione.
Se la lewisite in forma liquida si disperde in acqua, l'esposizione può avvenire bevendo o toccando l'acqua che la contiene.
Se la lewisite in forma liquida entra a contatto con il cibo, l'esposizione può avvenire mangiando alimenti contaminati.
L'esposizione può avvenire anche entrando a diretto contatto con la lewisite liquida.

Effetti a breve e lungo termine
Gli effetti negativi sulla salute provocati dalla lewisite dipendono da intensità, forma e durata dell'esposizione.
Essendo un agente a forte azione irritante e vescicatoria, danneggia immediatamente la pelle, gli occhi e l'apparato respiratorio. Dato che contiene arsenico, presenta alcuni effetti simili a quelli dell'intossicazione da arsenico, tra cui forti dolori di stomaco e abbassamento della pressione sanguigna.
E' meno probabile che si producano vaste ustioni della pelle, come quelle da mostarda azotata. Un'intensa esposizione ai vapori può provocare problemi respiratori cronici mentre un'intensa esposizione degli occhi può provocare cecità permanente.
A differenza della mostarda azotata, la lewisite non dovrebbe sopprimere le difese immunitarie.

 


Cristiana

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