Autore Topic: ALLUMINIO:L’80% delle persone con un test scoprono di esserne intossicate  (Letto 43498 volte)

cristiana

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Post del 15/12/06

Chi l’ha detto che l’alluminio è leggero? Torniamo a parlare di contaminazione da metalli attraverso il cibo, l’igiene e mille azioni quotidiane da evitare...

L’80% delle persone che esegue un test mineralogramma dei capelli, scopre di essere intossicato dall’alluminio. Una percentuale da brivido.
Che non meraviglia se si pensa che l’alluminio oggi viene usato in grandissimi, enormi quantità sia nel campo alimentare, che in quello medicinale e cosmetico.
 
Se si pranza ad una mensa o ad un ristorante, ad esempio, si ha un’ottima probabilità di mangiare dei cibi cotti in pentole di alluminio.  

Allo stesso modo anche i cibi contenuti nei contenitori argentati e nella carta stagnola sono contaminati.
Alluminio contenuto anche nella birra e nelle bevande gassate in lattina (a maggior ragione se sono bevande acidificate). Ne basta una al giorno per generare una minima intossi-cazione. Altro ricettacolo è il latte, che in Italia è confezionato quasi esclusivamente in tetrapak, foderato internamente di alluminio. Lo stesso dicasi per i succhi di frutta ed altri alimenti come la panna. Ma l’elenco degli altri alimenti sarebbe lungo.

Eccone alcuni:
- i panetti di burro avvolti in carta argentata.
- budini e yogurt chiusi con un tappo argentato.
- i biscotti contenuti in scatole foderate di una carta color argenteo.
- cacao, sale e lievito tradizionali. Il silicoallumi-nato è una polvere fine che viene usata per mantenerli secchi. Da preferire quelli biologici.
- farina bianca. Viene usato l’allume di potassio per sbiancarla
- alcuni formaggi, in particolare quelli più lavorati, dove viene impiegato il fosfato di sodio ed alluminio come emulsionante.
- Nell’acqua che esce dal rubinetto, in quanto a sempre più acquedotti viene aggiunto alluminio come agente flocculante che serve a rimuovere le impurità.

L’alluminio inoltre è contenuto anche in altri tipi di prodotti per l’igiene e negli stessi medicinali:
- nei tubetti di dentifricio e nei contenitori di medicinali (i famosi blister)
- nei deodoranti/antitraspiranti. Qui il cloruro di alluminio è un ingrediente inibitore della sudorazione. Se usati giornalmente, vengono assorbite significative quantità di alluminio tramite la pelle
- Negli antiacidi (Maalox, Mylanta, Riopan, Alka-Selzer, e altri ancora).
- nei cosmetici anche di marca (rossetti, phard, matite, ecc.)

Per avere la certezza che tale metallo non sia presente nella composizione si può leggere con attenzione le etichette, evitando prodotti che contangono sostanze che iniziano con “ALLUM”.

Come riconoscere l’intossicazione da alluminio?


Il suo assorbimento dipende da alcuni fattori, quali i livelli di minerali antagonisti ed il livello dell’ormone paratiroideo. Parte dell’alluminio viene assorbito per via orale e si accumula nel cervello e in altri organi, in particolare nei reni, nei polmoni, nella tiroide, nel fegato, nelle ossa e nell’intestino.
E’ molto difficile determinare l’intossicazione da alluminio dall’esame del sangue, in quanto vi rimane per troppo poco tempo e viene subito immagazzinato in altri tessuti.
Tuttavia, ci sono due metodi di controllo molto affidabili: il primo è il test mineralogramma del capello, dove viene prelevato un grammo di capelli dalla nuca ed inviato in laboratorio per avere un esame completo dei minerali e dei metalli pesanti presenti nel nostro organismo. Il secondo è il test kinesiologico, eseguito da un naturopata/omeopata di fiducia.

Sintomi di intossicazione
- Problemi di apprendimento e riflessi di parola lenti (diffuso tra i bambini).
- Problemi di coordinazione.
- Scarsa memoria, confusione mentale. Recenti studi hanno riscontrato nelle autopsie di pazienti affetti dal morbo di Alzheimer, un significativo aumento di alluminio nel cervello
- Cefalee, mal di testa, tensione cerebrale
- Coliche di media/forte intensità, talvolta con problemi digestivi
- Anemia. L’alluminio interferisce con il metabolismo del ferro.
- Sono possibili alcuni disturbi del sangue, come emolisi e leucocitosi
- Carie dentaria. L’alluminio compete con il fluoro impedendone l’assorbimento
- Ipoparatiroidismo (con sintomi quali freddolosità, problemi di circolazione, rallentato metabolismo)
- Disfunzioni renali
- Disturbi neuromuscolari
- Osteomalacia, con conseguente incremento di fratture ossee
- Possibile aggravamento dei sintomi del morbo di Parkinson

Susanna Berginc | naturalmente.it@libero.it | link


Approfondimenti...
LIBRI
- Secondo natura, di J. e P. Balch,
Ed. Longanesi.
- Minerali e metalli pesanti, di J. Rainer, Ed. CorpoVerde.
- Metalli Tossici, di P. Eck e L. Wilson,
Ed. Sinai.
Come eliminarlo dal nostro organismo?

La disintossicazione da alluminio è una delle più semplici da portare a termine, ma si devono assolutamente rimuovere tutte le sorgenti di tale metallo, soprattutto dal cibo.
Secondariamente si dovrebbe agevolare l’eliminazione con l’aiuto dei seguenti integratori alimentari:

- Vitamina C con bioflavonoidi, almeno 3-4 grammi al giorno
- Ferro ottenuto da vegetali e frutta, meglio se completato con vitamine del gruppo B
- 1 fiala di oligoelemento Fluoro due volte la settimana, a digiuno 20 minuti prima della colazione.
- Calcio e Magnesio preferibilmente in polvere. Per avere la conferma che sia completamente assorbibile dal nostro organismo, lasciare un cucchiaino o una compressa per una notte in un bicchiere di acqua: se si dissolve completamente va bene.
-Ottimo è anche il rimedio omeopatico Allumina 15 CH, che aiuta l’organismo a eliminare più velocemente il metallo tossico
In ogni caso, il tempo medio di eliminazione completa è di circa 1 anno

Fonte: traterraecielo.it

P.S.: In Italia io consiglio di rivolgersi per il mineralogramma alla MINERAL TEST

Il dott. Rossi è riuscito a disintossicarmi completamente dal mercurio ed ora sto eliminando l'alluminio e sono già a buon punto.
Se avessi seguito la terapia consigliata sopra senza fare il test avrei avuto dei problemi, poiché ho anche magnesio e calcio in eccesso.
La Mineral Test manda per posta insieme ai risultati, anche la ricetta galenica  per farsi preparare l'integrazione mirata personalizzata disintossicante, dal farmacista che fa questo tipo di preparazioni. Questo proprio perchè ognuno è intossicato da cose diverse, in quantità e modi diversi, quindi la terapia deve essere individuale.

Ci sono degli studi che indicano l'intossicazione da alluminio maggiormente responsabile di malattie come la SM ed il Parkinson.
Spero presto di riuscire a disintossicarmi completamente da ogni elemento tossico rimasto (ormai il più è fatto) così mi resterà soltanto da riequilibrare gli oligoelementi e poi.... chissà.... forse la mielina smetterà di subire attacchi e non verrà più distrutta... chissà....
Cristiana

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28 Settembre 2009 - Pubblicato da Martina Cecco

Alluminio: non ci sono manifestazioni evidenti, ma di fatto siamo tutti circondati da materiali composti da alluminio, lo troviamo nelle confezioni alimentari, nelle pentole per la cucina, nelle costruzioni abitative e in parecchi utensili di uso quotidiano, è una delle migliori materie per resistenza e per salubrità da contaminazione batterica, apparentemente inalterabile consente maggiore igiene per il trattamento dei cibi, consente una buona pulizia e permette di agevolare nel mantenimento dei beni materiali contro la usura del tempo, a conti fatti un materiale conveniente, ma alcuni studiosi hanno scoperto che possono rimanere nel corpo, specie dei bambini, delle tracce di questo materiale, vediamo insieme come e specialmente perché.

Effettuando un test per evidenziare i minerali che sono presenti nell’organismo, emerge che l’80% della popolazione in media è stata sottoposta a contaminazione da alluminio, un fatto che non sembra essere definitivo, data la carenza di uno studio che consenta di determinare come e quanto questo metallo possa contaminare, ma che serve per aiutare a capire alcune pratiche da seguire in fatto di conservazione dei cibi.
 

Prima di tutto: i fattori che possono essere determinanti in fatto di contaminazione alimentare da alluminio sono legati al processo di ossidazione dei cibi per contatto con acidi o di limatura di alluminio, residuo della carta di alluminio usata in cucina, nel primo caso si tratta di un fenomeno che richiede del tempo, ad esempio la conservazione di cibi acidi in alluminio per troppe ore non è mai adatta alla salubrità, il cibo ossidato non è più commestibile, ma questo fatto è determinante anche per la coservazione in altri materiali, non solo alluminio, nel secondo caso si tratta di attenzione nel trattamento delle strumentazioni, una limatura di alluminio non si forma per contatto, ma è necessaria abrasione, di conseguenza, dopo aver trattato dei contenitori, va verificata la sciacquatura e la pulizia della superficie a contatto alimentare.
 

Uno stesso paragone vale per i prodotti conservati in barattoli non smaltati e in tubetti che non hannoil marchio CE, una garanzia in più in fatto di trattamento per conservazione di prodotti alimentari, di estetica, medicinali e creme.
 

L‘intossicazione da alluminio dipende da molti fattori che sono contemporaneamente attivi all’interno dell’organismo: l’alluminio può accumularsi nei reni, nella tiroide, nel fegato e nelle ossa o nell’intestino, per verificare se si è stati esposti alla contaminazione il primo test da effettuare è il test mineralogramma del capello, dove viene prelevato un grammo di capelli dalla nuca e analizzato cercando le tracce dei minerali presenti, i capelli sono una delle uniche fonti di informazioni chimiche di facile accesso per test di questo genere, il secondo è il test kinesiologico, eseguito da un naturopata/omeopata di fiducia.
 

La intossicazione da alluminio si traduce in sintomi che possono partire dalla difficoltà di riflessi, di coordinazione, scarsa memoria e mal di testa, i alcui casi studi medici confermano che la intossicazione da alluminio interferisce con la anemia, causando disturbi nel sangue e problemi di circolazione. 
 

Alcune informazioni sono tratte dal sito internet di Criticamente
Le immagini sono tratte dal sito internet de la Gabbianella


Fonte: .tantasalute.it
Cristiana

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