Autore Topic: Ferro e Sclerosi Multipla  (Letto 25613 volte)

cristiana

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Ferro e Sclerosi Multipla
« il: Agosto 09, 2010, 11:59:38 »
06/08/07

Il ferro depositato in profondità nel cervello
può causare la sclerosi a placche

Quella che posto è la versione tradotta automaticamente da google, di un articolo di una ricerca americana del 22/10/03. Certamente non è perfetta, ma è sufficientemente comprensibile.

Sclerosi a placche legata a ferro in cervello
Studia i danni che il ferro depositato in profondità provoca al cervello causando la SM
Da Daniel J. DeNoon

Notizie mediche di WebMD22 ott. 2003 -- Il ferro depositato in profondità nel cervello può causare la sclerosi a placche, lo indicano nuovi studi sulle immagini.


I risultati vengono dagli studi sulle esplorazioni su ordinatore del cervello per mezzo di un dispositivo specializzato di formazione immagine di risonanza magnetica (MRI). L'università alla Buffalo, la N.Y., i ricercatori Rohit Bakshi, MD ed i colleghe sono la prima per usare questa tecnica per studiare la sclerosi a placche. Bakshi ha segnalato i risultati alla riunione annuale di questa settimana dell'associazione neurologica americana a San Francisco.

La sclerosi a placche è stata considerata una malattia della materia bianca nel cervello e nel midollo spinale -- le vie neurali che permettono che le zone della materia grigia comunichino tra loro. Ma i nuovi giacimenti del ferro di collegamento risultati nella materia grigia in movimento fanno pensare che causino il peggioramento della sclerosi a placche.

“Se stiamo andando trattare questa malattia, dobbiamo conoscere dove sono i danni sono", dice Bakshi in un rilascio di notizie. “Tradizionalmente, abbiamo pensato che la SM fosse rigorosamente una malattia della materia bianca. … Noi eravamo capaci visualizzare le strutture grige della materia in profondità nel cervello dei pazienti della SM e trovarne qualcuna atrofizzata".

Queste zone di danni di cervello hanno contenuto i livelli elevati anormalmente di ferro.
Non è ancora chiaro che il ferro è la causa di danni di cervello. Potrebbe essere che le cellule di cervello morenti lasciano una traccia di ferro dietro.

Camminando, pensando e materia grigia.
La squadra del Bakshi ha fatto il test su 41 pazienti di sclerosi a placche attraverso un test in movimento. Inoltre ha fatto test di apprendimento, velocità di elaborazione dell'informazione sui processi di memoria su 28 pazienti della SM.

Laddove il cervello si presenta più scuro, si assite ad un peggioramento della sintomatologia del paziente. Era l'unico fattore studiato che ha previsto indipendentemente l'alterazione del camminare e pensare.

“Riteniamo sospetto che i pazienti della SM hanno barriere ematomeningee difettose, lo strato delle cellule che impedisce le sostanze potenzialmente tossiche entrare nel cervello", Bakshi diciamo. “Il ferro eccessivo che entra nel cervello può danneggiare le strutture profonde della materia grigia".

Trattamento possibile
Se il ferro è effettivamente il colpevole, sembra possibile fargli qualcosa. La squadra del Bakshi sta esplorando due idee. Il primo è semplicemente di rimuovere il ferro eccedente dai corpi dei pazienti ed allora di inventare un senso impedire l'accumulazione futura del ferro.

Se fosse praticabile potrebbe essere possibile impedire al ferro di uccidere le cellule del cervello. Il ferro eccedente può causare i radicali liberi -- molecole estremamente reattive che danneggiano le cellule di cervello. Antiossidanti -- quali le vitamine C ed E, o persino gli agenti più potenti -- potrebbe assorbire i radicali liberi prima che facessero il loro lavoro sporco.

Anche se i giacimenti del ferro sono l'effetto, piuttosto che la causa, della morte delle cellule di cervello, lo studio ancora offre un senso misurare la gravità della SM e l'efficacia di nuovi trattamenti.


FONTI: Riunione annuale di associazione neurologica americana 128th, San Francisco, dal 19 al 22 ott. 2003. Rilascio di notizie, università alla Buffalo, N.Y.

© 2003 WebMD, inc. Tutti i diritti riservati.



Ferrara, 16 gennaio 2007

Dall’Università di Ferrara una “grande idea” sulla sclerosi multipla

Un parallelo tra alcuni meccanismi che caratterizzano le malattie venose croniche e quello che accade in una malattia debilitante e dalle cause ancora poco conosciute, come la sclerosi multipla.
È questa la “big idea”, la “finestra” aperta sullo studio della sclerosi multipla, che il Professor Paolo Zamboni, docente del Dipartimento di Scienze Chirurgiche, Anestesiologiche e Radiologiche dell’Università di Ferrara, ha presentato lo scorso luglio presso la Royal Society of Medicine di Londra. Un’ipotesi di ricerca innovativa, cui la Royal Society ha dato la propria ufficiale investitura con la pubblicazione sulla sua prestigiosa rivista, il Journal of the Royal Society of Medicine, delle ricerche del Professor Zamboni.

“Da anni il Professor Zamboni lavora in ambito vascolare ed è qui che nasce questa ricerca”,  ha spiegato il Rettore Patrizio Bianchi in occasione della presentazione alla stampa.
“Si tratta di un’ipotesi di grande interesse che ha ricevuto una forte investitura da una prestigiosa società scientifica. Nei confronti dei numerosi pazienti è fondamentale un invito alla cautela e alla prudenza: si tratta di una finestra aperta di questa grave malattia, che va doverosamente esplorata”.

Il contenuto della ricerca è stato sintetizzato dal Prof. Ippolito Donini, figura di riferimento della chirurgia ferrarese: “Il fulcro del lavoro presentato da Zamboni consiste nella trasposizione di quanto osservato nella patologia delle malattie vascolari a livello degli arti, anche alla circolazione venosa cerebrale. Un risultato reso possibile dall’approfondita conoscenza di questi fenomeni da parte del Prof. Zamboni”.

“La mia attività di ricerca si è svolta sulle varici, un modello facile da studiare, perché visibile e perché semplice è il prelievo di tessuti da studiare: questo mi ha consentito di ricostruire la catena di eventi che avvengono a livello molecolare nelle diverse fasi delle malattie venose croniche”, ha illustrato il Prof. Zamboni.

“Cinque anni fa – ha proseguito – ho intuito che quanto osservato per queste patologie era applicabile anche per la sclerosi multipla, in questo riprendendo le prime osservazioni, risalenti all’Ottocento, su questa malattia, e che la mettevano in rapporto costante con le vene cerebrali”. “È noto che la cattiva circolazione venosa può portare ad accumuli di un elemento tossico e capace di indurre infiammazioni, quale è il ferro: dalle osservazioni su diversi pazienti di sclerosi multipla, abbiamo potuto constatare che in molti casi questo fenomeno avviene anche a livello della circolazione venosa cerebrale - ha spiegato il Prof. Zamboni -. Le irregolarità nella circolazione venosa osservate in gran parte dei pazienti potrebbero spiegare i depositi di ferro, elemento tossico e infiammatorio, che si riscontrano nelle placche che caratterizzano la sclerosi multipla”.

“La novità – ha specificato – risiede nell’esplorazione dell’emodinamica venosa anche a livello di cervello e midollo spinale, ambito ad oggi in gran parte inesplorato. Un’ipotesi che a Ferrara esperti del campo vascolare e di quello neurologico hanno condiviso, e sul quale hanno già cominciato a lavorare, con una collaborazione tra il nostro Centro di Chirurgia vascolare e quello sulla sclerosi multipla, con l’apporto di neurologi del nostro ateneo”.

Il Prof. Alberto Liboni, Direttore del Dipartimento, ha sottolineato “le ricerche condotte con spirito di grande indipendenza e a carattere innovativo del Professor Zamboni, e che in questo caso hanno aperto una prospettiva di grande interesse”.

“L’Azienda Ospedaliero Universitaria S. Anna – ha concluso il Direttore sanitario del S. Anna Davide Fabbri – è attenta ai risultati della ricerca di base e come sempre disponibile a fornire il suo impegno per agevolarla”.

The Big Idea: iron-dependent inflammation in venous disease and proposed parallels in multiple sclerosis
Professor Paolo Zamboni - Novembre 2006
Journal of the Royal Society of Medicine
Zamboni J R Soc Med.2006; 99: 589-593


Fonte: Comunicato Stampa
« Ultima modifica: Novembre 14, 2011, 01:43:05 da cristiana »
Cristiana

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Re:Ferro e Sclerosi Multipla
« Risposta #1 il: Marzo 03, 2016, 02:56:29 »
Qualcuno di voi ha fatto risonanza magnetica nucleare per verificare la presenza di tali depositi di ferro?
So che il mineral test evidenzia la presenza di un'intossicazione da matalli, ma non specifica dove si trovano questi metalli.
La teoria di Zamboni mi pare molto plausibile e mi viene anche in mente questa cosa qui: come mai nonostante l'esposizione alle stesse sostanze tossiche alcuni si ammalano e altri no? forse perché in un soggetto sano (con le vene a posto, intendo) le sostanze tossiche vengono smaltite più facilmente, invece, quando c'è una CCSVI queste sostanze rischiano di depositarsi nel cervello e da qui gli attacchi alla mielina, che in realtà sono attacchi ai depositi di metalli.

cristiana

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Re:Ferro e Sclerosi Multipla
« Risposta #2 il: Marzo 05, 2016, 01:10:18 »
Allora... ti chiarisco che il ferro non è tossico, anzi è un elemento indispensabile. Gli elementi tossici si accumulano nelle cellule...  Non riesco a spiegarti cose così complesse in un post, ma posso dirti che se fosse stato vero che "liberando" le vene i malati di SM potevano migliorare, ad oggi i migliaia che si sono operati anche 4 volte ed avevano un edss inferiore a 3, non starebbero come o peggio di me... Non solo la mia SM è ferma al 2003, mentre mi è stato riferito che negli operati comunque poi è continuata la degenerazione.
Di certo c'è che basandomi su quello che leggo in rete, o mi raccontano, posso ipotizzare che tanta gente si sia illusa e si sia pure indebitata, ma che la SM abbia continuato a degenerare. Altra cosa che ipotizzo è che in molti si siano arricchiti sulla pelle dei malati e questo pensiero mi causa forte nausea  >:( :( :'(
Cristiana

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Re:Ferro e Sclerosi Multipla
« Risposta #3 il: Marzo 06, 2016, 10:00:13 »
Ciao Cristiana,
Innanzitutto ti ringrazio per avermi risposto.
Non sono però d'accordo con tutto quello che dici.
Il ferro é indispensabile vero, ma chi mi garantisce che un eccesso di ferro non sia nocivo? Succede così anche con alcune vitamine.
Inoltre credo che ci sia differenza tra ferro organico e inorganico.
Ancora, questa idea del ferro mi é venuta perché ho letto da qualche parte che il dott. Zamboni ha notato la presenza di accumuli di ferro, ma per sua stessa ammissione non ha indigato su altre sostanze come i metalli pesanti.
Rispetto alla ipotesi di correlazione ccsvi/ sm, mi rendo conto anche io che c é tanta speculazione e diffido da quanti fanno interventi facendosi pagare migliaia di euro. Però ho conosciuto di persona tre persone che avendo stenosi, si sono sottoposte a intervento di liberazione e hanno visto un miglioramento. Di queste persone una ha la sm ferma da 4 anni. Ripeto persone che ho conosciuto di persona, no post trovati si internet. Una di queste tre persone, dopo un iniziale miglioramento, ha avuto di nuovo un peggioramento con ritorno dei sintomi che é coinciso con la ricomparsa delle stenosi alle vene.
Credo molto nell' intervento del Dott. Rossi, ma mi sono sempre chiesta perché io non ho la sm e il mio compagno si? Perché quasi tutti hanno amalgame al mercurio ma solo alcuni sono intossicati? Perché il primo attacco il mio compagno lo ha avuto dopo la somministrazione dei vaccini durante servizio militare? Solo un caso? O forse in quei vaccini c erano metalli tossici? E se così fosse perché l attacco lo ha avuto solo lui? Forse, ribadisco forse, nel suo caso per via delle stenosi i metalli tossici rimangono più a lungo nel cervello. Magari é una visione sempliciotta, però cerco di trovare risposte...
« Ultima modifica: Marzo 06, 2016, 10:03:30 da sd »

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Re:Ferro e Sclerosi Multipla
« Risposta #4 il: Marzo 06, 2016, 01:30:47 »
Caro sd,
ti ripeto che è impossibile risponderti in un post e che comunque per capire un po' come funziona occorre studiare... solo studiando capirai e avrai risposte alle tue domande.
Io qui posso risponderti solo  che ognno di noi è diverso dall'altro e anche ogni organismo è diverso dall'altro, quindi reagisce in modo diverso.
Cristiana

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Re:Ferro e Sclerosi Multipla
« Risposta #5 il: Marzo 06, 2016, 09:13:03 »
Speravo in un confronto un po' più aperto.
Studiare: non ho il tempo, la forza fisica e sufficienti capacità per studiare trattati di medicina. Ogni tanto leggo qualche articolo ma mi é difficile, faccio fatica con l inglese e poi io non sono un medico e purtroppo la maggior parte dei medici si chiudono a riccio su alcuni temi, senza parlare di quelli interessati solo al guadagno..
Siamo tutti diversi: bene, questa cosa dice tutto e non dice niente.
Mi dispiace, speravo di chiarirmi le idee e invece niente.
Però vorrei darti un consiglio, se tu ne sai più di me in materia, dovresti o rispondere in maniera più approfondita o citare dei riferimenti perché io possa approfondire. Se invece ne sai quanto me dovresti dire: mi dispiace ma no. So rispondere. Se invece mi dici studia senza altre indicazioni, non mi sei di aiuto.

sd

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Re:Ferro e Sclerosi Multiplau
« Risposta #6 il: Marzo 06, 2016, 09:26:43 »
Tra l'altro é contraddittorio riportare un articolo dal titolo: il ferro depositato in profondità nel cervello può causare sclerosi a placche per poi dire, subito dopo: ti chiarisco che il ferro non é tossico.

Ma probabilmente ho sbagliato io a chiedere, mi sembra chiaro che per te non c'è alcuna correlazione tra ccsvi e sm, sebbene la letteratura dimosti il contrario (attenzione ho detto correlazione, non ho detto relazione causa effetto), quindi é ovvio che mi liquidi con poche battute.
Ho capito, con grande dispiacere, che su questo forum non c'è apertura su questo tema, quindi direi che il confronto finisce qui.
Mi dispiace tanto.

cristiana

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Re:Ferro e Sclerosi Multipla
« Risposta #7 il: Marzo 07, 2016, 02:13:17 »
Io ho la SM, ma non ho la CCSVI proprio come il 40% dei malati e come il 40% dei "sani", quindi non è vero quello che sentii ad un convegno di Zamboni, che tutti i malati di SM hanno anche la CCSVI... e poi sono 2 patologie ben distinte, per quanto ho capito in circa 26 anni che convivo con la SM.

Non capisco cosa che vorresti ti dicessi in un post di commento a un articolo ormai molto vecchio...
Sul forum del mio sito d'informazione sull'avvelenamento da accumulo di elementi tossici nelle cellule, pubblico notizie, studi, testimonianze, ecc.
Non sono un medico, ma una malata ex amalgamata. Forse il doot. G. Rossi può riuscirti a spiegare quello che io non posso, è sempre molto disponibile.
E comunque qui trovi tanto materale per capire cosa sia l'avvelenamento cronico e come venirne fuori.
Cristiana

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