OGM: la commissione europea ha deciso
e ce li troveremo nel piatto
Da questa news posso dedurre che ci hanno illuso e preso in giro con la petizione LIBERI DA OGM dato che era già tutto previsto, tanto per riprendere le parole di una nota canzone di Cocciante... quindi se la cantano e se le suonano come più gli piace a loro! Che tristezzaaaaaaaa
Eccoli presto sulle nostre tavole e nelle nostre dispense:
OGM Decisione 2007/703/CE del 24 ottobre 2007 - Commissione - che autorizza l’immissione in commercio di prodotti contenenti, costituiti da o prodotti a partire da granturco geneticamente modificato della linea 1507xNK603 (DAS-Ø15Ø7-1xMON-ØØ6Ø3-6) a norma del regolamento (CE) n. 1829/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio [notificata con il numero C(2007) 5142] (I testi in lingua francese, inglese e olandese sono i soli facenti fede) (Testo rilevante ai fini del SEE) (G.U.U.E. L285 del 31.10.2007)
OGM Decisione 2007/702/CE del 24 ottobre 2007 - Commissione - che autorizza l’immissione in commercio di prodotti contenenti, costituiti o prodotti a partire da granturco geneticamente modificato della linea 59122 (DAS-59122-7) a norma del regolamento (CE) n. 1829/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio [notificata con il numero C(2007) 5141] (I testi in lingua francese, inglese e olandese sono i soli facenti fede) (Testo rilevante ai fini del SEE)(G.U.U.E. L285 del 31.10.2007)
OGM Decisione 2007/701/CE del 24 ottobre 2007 - Commissione - che autorizza l'immissione in commercio di prodotti contenenti, costituiti o prodotti a partire da granturco geneticamente modificato della linea NK603xMON810 (MON-ØØ6Ø3-6xMON-ØØ81Ø-6) a norma del regolamento (CE) n. 1829/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio [notificata con il numero C(2007) 5140] (I testi in lingua francese e olandese sono i soli facenti fede) (Testo rilevante ai fini del SEE) (G.U.U.E. L285 del 31.10.2007)
OGM. Commissione Ue autorizza commercio mais,
Legambiente: "Una decisione gravissima"La Commissione europea ha dato il via libera definitivo al commercio del mais transgenico 59122, chiamato anche Herculex Rw. Il via libera riguarda anche altri tre alimenti biotech: si tratta della commercializzazione sul mercato europeo di una barbabietola da zucchero geneticamente modificata (l'H7-1) e di altre due mais ibridi biotech (il 1507xnk603 e il 603xmon810).
"Una decisione gravissima" ha commentato Roberto Della Seta, presidente nazionale di Legambiente. "Ancora una volta l'incapacità di decidere dei governi porta a prendere una decisione che va contro il volere della maggioranza dei cittadini europei, che più volte hanno espresso la loro contrarietà agli ogm".
"Vengono autorizzati oggi, ad uso alimentare e mangimistico, alimenti di cui non si conoscono ancora i rischi per la salute umana e animale - conclude il presidente di Legambiente -. Mentre è chiaro il pericolo di contaminazione che le colture geneticamente modificate rappresentano per la biodiversità. Chiediamo al governo italiano d'impegnarsi alla testa di una maggioranza che parli forte e chiaro, rispecchiando il volere dei cittadini italiani ed europei.
Secondo la Cia si tratta, invece, di "una sconfitta per l'Europa, per i suoi cittadini, per i suoi produttori agricoli". La Confederazione, nel ribadire che gli Ogm non servono all'agricoltura, evidenzia l'impegno e la mobilitazione per la Consultazione nazionale su Ogm e modello di sviluppo agroalimentare promossa da ItaliaEuropa-Liberi da Ogm. Obiettivo prioritario è quello di tutelare e valorizzare l'agroalimentare di qualità del nostro Paese. Un agroalimentare che ha, nell'agricoltura diversificata, tipica e fortemente legata al territorio, il suo fulcro portante.
Fonte:
helpconsumatori.it2007
24/10/2007 redattore: VC
Registro mondiale di contaminazioni di alimenti da ogm
Nasce il primo registro mondiale di contaminazioni di alimenti da ogm. L’iniziativa di GeneWatch UK e Greenpeace International intende fornire una sorta di mappa mondiale di tutti i rilasci, volontari o accidentali, di prodotti ogm e delle loro conseguenze.La discussione sulle coltivazioni transgeniche non accenna ad arrestarsi e mentre continua la disputa e si moltiplicano i dubbi su questo tipo di piantagioni, Greenpeace e GeneWatch UK lanciano una nuova importante iniziativa di cui si sentiva la mancanza.
Si tratta di un registro mondiale on line in cui saranno catalogate le contaminazioni di cibo, mangimi, semi e piante selvatiche da prodotti geneticamente modificati. Secondo quanto raccontato da Federica Ferraio di Grennpeace a Liberazione, “dal 1996 ad oggi di rilasci illegali ce ne sono stati parecchi: negli Stati Uniti, in Canada, in Egitto, ma anche in Bolivia, Nicaragua, Giappone e Corea del Sud.” In seguito a questi rilasci è spuntato cotone transgenico in India, soia e cotone modificati in Brasile, riso in Cina e modificazioni varie in molti altri paesi del mondo.
GeneWatch UK e Greenpeace International intendono dunque fornire uno strumento in grado di registrare tutti i rilasci intenzionali o accidentali di ogm, inclusi quelli illegali, e gli effetti negativi sull’agricoltura da essi causati.
Anche la Fao qualche mese fa ha lanciato una sorta di registro mondiale del transgenico. Una iniziativa della quale in molti hanno valutato il ritardo con la quale è stata promossa dall’agenzia delle Nazioni Unite per l’alimentazione, più che l’effettivo contenuto.
Il registro di Greenpeace e GeneWatch:http://www.gmcontaminationregister.org/Il catalogo Fao:http://www.fao.org/biotech/inventory_admin/dep/default.aspElisabetta D'Agostino
7/6/2005 Fonte:
buonpernoi.it
Sos gelato: lo vogliono produrre con gli OGM
L’Unilever, la multinazionale che detiene note marche come Magnum, Algida, Sorbetteria di Ranieri, Eldorado e Carte d'Or ha chiesto di utilizzare un prodotto in cui figura un ingrediente transgenico. L’agenzia per la sicurezza alimentare britannica, la Food Standards Agency ha
dato il suo assenso all’utilizzo di una proteina di un pesce artico prodotta da un lievito geneticamente modificato che favorirebbe la lavorazione e la conservazione tutti quei prodotti - come appunto i gelati - che richiedono bassissime temperature.
E c’è già chi, come Unilever che detiene note marche come Magnum, Algida, Sorbetteria di Ranieri, Eldorado e Carte d'Or ha chiesto di utilizzarla per i suoi gelati. La richiesta ha già suscitato diffuse proteste in molti paesi, poiché l'analisi dei rischi condotta dall'agenzia britannica non è stata giudicata sufficiente .
Secondo gli esperti del gruppo di ricerca Independent Science Panel, infatti,
la proteina in questione non è sostanzialmente equivalente a quella del pesce artico, come invece sostiene Unilever, ma
presenta una conformazione differente che potrebbe pertanto diventare un potenziale allergene.
Alessandra Mariotti
1/6/2007 Fonte:
www.consumietici.it
buonpernoi.it