Autore Topic: Gli ingredienti dei cibi per animali  (Letto 11057 volte)

cristiana

  • Administrator
  • Hero Member
  • *****
  • Post: 2797
  • Sesso: Femmina
    • Mostra profilo
    • Intossicazioni croniche da accumulo di elementi tossici
Gli ingredienti dei cibi per animali
« il: Agosto 05, 2010, 05:32:40 »
© Donatella Cedolini - Pubblicata il 28/09/2008

L’elenco degli ingredienti sull’etichetta di un alimento per cani e gatti contiene tutte le fonti alimentari della formulazione dell’alimento

L’elenco degli ingredienti sull’etichetta di un alimento per cani e gatti contiene tutte le fonti alimentari della formulazione dell’alimento. La normativa prevede che gli ingredienti realmente presenti siano conformi all’etichetta. La quantità e la qualità degli ingredienti del prodotto determinano l’efficienza con la quale l’ingrediente contribuisce alla nutrizione dell’animale. E’ importante inoltre considerare che un cibo per cani e gatti è costituito da numerosi ingredienti e non solo dai tre o quattro che si trovano in cima all’elenco: per questo motivo devono essere presi in considerazione i nutrienti forniti da tutti gli ingredienti.

Le fonti proteiche contenute negli alimenti per cani e gatti sono fornite da sostanze di origine animale, vegetale o dalla loro combinazione. E’ da sottolineare che le proteine di origine animale di alta qualità forniscono un bilancio aminoacidico migliore rispetto alle proteine di origine vegetale. Le fonti proteiche di derivazione animali che più comunemente sono contenute nei cibi per cani e gatti comprendono manzo, pollo e sottoprodotti, uova disidratate, pesce e farina di pesce, carne e farina di ossa, sottoprodotti di carne e farina di carne. Negli ultimi anni sono stati inclusi agnello, farina di agnello, coniglio, cervo.

Con il termine «carne» si intende la muscolatura striata dei suini, bovini, ovini, equini mentre quando il termine «sottoprodotto» viene aggiunto al nome dell’ingrediente principale, significa che prodotti secondari sono inclusi insieme al prodotto principale (esempio: quando si parla di pollame si intendono carne e pelle puliti con o senza derivati ossei di tutta o parte della carcassa escluse le piume, la testa, le zampe ed i visceri; il sottoprodotto del pollame sono le parti pulite della carcassa del pollame che possono contenere ossa, teste, zampe e visceri). Per farina si intendono ingredienti che sono stati macinati o ridotti in particelle con altri metodi.

Le fonti proteiche vegetali  degli alimenti per cani e gatti comprendono la farina glutinata di mais, la farina di soia, il tritato di soia,la farina di semi di lino, la farina di erba medica, lievito di birra disidratato, la farina di farro, germi di grano, la quinoa. E’ da ricordare che i semi di soia contengono carboidrati complessi e semplici che non possono essere digeriti dagli enzimi dell’intestino tenue e giungono indigeriti nel crasso dove sono fermentati dai batteri con produzione di gas intestinale e conseguente flatulenza che dipende però dalla suscettibilità individuale.

Le fonti di carboidrati sono costituite essenzialmente da mais, riso, frumento, avena, farro mentre l’orzo, le carote, patate e piselli sono contenuti in minore quantità; sono fonte di carboidrati complessi sotto forma di amido la cui digeribilità aumenta dopo la cottura.

Le fibre alimentari non sono un nutriente digeribile, ma vengono classificate tra i carboidrati e, sebbene gli enzimi intestinali non siano in grado di idrolizzarle, sono necessarie nella dieta per permettere un ottimale funzionamento del tratto gastroenterico. Tra le fonti di fibre ricordiamo la polpa di barbabietola, cellulosa, buccette di arachidi , crusca di grano, fibre di avena.

Le fonti di lipidi impiegate più comunemente nei cibi per animali comprendono grassi animali (grasso di maiale, sego di bue, grasso di pollame) e oli vegetali (semi di soia, girasole, granoturco). Forniscono le calorie e gli acidi grassi essenziali ed aumentano l’appetibilità. Quando un unico vegetale è la fonte esclusiva dell’olio, il suo nome deve essere indicato sull’etichetta e se alla fonte lipidica è stato addizionato un antiossidante come conservante, deve essere segnalato al termine dell’elenco degli ingredienti. Gli antiossidanti servono per evitare l’irrancidimento durante il riscaldamento dei grassi ed a prolungare la durata della conservazione dei prodotti secchi.

Le fonti di vitamine e minerali sono costituite dai precedenti ingredienti che devono essere bilanciati per quanto riguarda la quantità totale, la biodisponibilità, il reciproco rapporto. Bisogna ricordare che livelli eccessivi di sostanze minerali possono influenzare negativamente la capacità dell’organismo di assorbire altri minerali della dieta e che nel corso delle preparazioni degli alimenti commerciali, il calore e pressioni elevate, possono provocare una perdita di  vitamine dette termolabili ( tiamina, acido folico, vitamina A). Occorre dunque tener sotto controllo il livello di tali fonti al termine della lavorazione degli alimenti.

In ultimo devono essere considerati i conservanti e gli additivi che vengono aggiunti agli alimenti per aumentarne la conservazione, migliorarne l’aspetto e l’appetibilità, evitare l’irrancidimento e la formazione di sostanze tossiche ma allo stesso tempo devono essere innocui. Si parla dunque di esaltatori del gusto (concentrati di carne), emulsionanti, stabilizzanti, addensanti (gomma di guar, gomma di xanthan, carbossimetilcellulosa di sodio, carageenan, alginati).

I proprietari di cani e gatti sono molto interessati ai sistemi che permettono una valutazione dei mangimi ad essi destinati., ma i criteri utilizzati sono spesso soggettivi e basati più su considerazioni di tipo umano che non sulle esigenze nutrizionali degli animali.
Premesso che una valutazione esaustiva non è semplice e richiede indagini scientifiche che sono alla portata solo di laboratori specializzati, tuttavia, con alcuni semplici accorgimenti si può approfondire le proprie conoscenze in merito al valore nutrizionale dei mangimi ed imparare ad utilizzarli correttamente.


Le regole da seguire sono le seguenti:
1) leggere le etichette riportate, a norma di legge, sulle confezioni.
Vi si troverà la specificazione del tipo di mangime: «completo», idoneo a coprire tutte le esigenze dell’animale, oppure «complementare», da utilizzare con altri alimenti che ne completino il profilo nutritivo.


Troveremo poi un elenco di voci quali:
- ingredienti: che indicano le materie prime utilizzate, poste in ordine decrescente rispetto al livello di introduzione;

- analisi chimica: che riporta il contenuto nei principali principi nutritivi;

- integrazione, che elenca le vitamine e gli oligoelementi minerali eventualmente aggiunti, con le relative quantità. seguire le indicazioni in merito alle quantità di alimento da somministrare, cercando di individuare le dosi più congrue. Se si utilizzano alimenti completi non aggiungere altri ingredienti che squilibrerebbero la razione. In caso di dubbio non esitare ad interpellare un Veterinario.

Fonte: diariodelweb.it
Cristiana

"Vivi la tua vita meglio che puoi circondato dall'amore che ti meriti!"
"Solo l'informazione potra' salvarci quando tutti gli ignoranti moriranno con il sorriso sulle labbra!"