Autore Topic: Il medico di famiglia quanto ne sa sull'intossicazione cronica?  (Letto 10707 volte)

cristiana

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    • Intossicazioni croniche da accumulo di elementi tossici
Avete preso atto di una vostra situazione di salute non proprio ottimale e avete letto i disturbi provocati dal mercurialismo. Se portate amalgame, ci sono buone probabilità che siate intossicati dal mercurio.

Gli amalgamati si dividono in due categorie: quelli che si spaventano e rimuovono il problema preferendo non pensarci, e quelli che si spaventano e rimuovono... le amalgame. In realtà l'esitazione e la paura delle malattie é una costante della psiche dell'amalgamato, ma a seconda del carattere l'amalgamato può naturalmente affrontare queste paure e decidere di stare meglio, anziché cedere al panico.

Man mano che le amalgame vanno via, la paura e l'ipocondria si riducono notevolmente.

Dò quindi per scontato che voi che mi leggete siate tra quegli amalgamati che decidono di togliere le amalgame. Ma intanto volete fare le cose per bene, e prima andate dal medico per questi vostri disturbi cronici che vi tormentano da tanto.
Il vostro medico di famiglia, che magari é una bravissima persona che conoscete da una vita, quasi mai conosce i problemi del mercurio. Dico "quasi", perché se si tratta invece di un medico che fa anche il dentista, allora esiste una minima possibilità che gli sia arrivata alle orecchie qualcosa sulle amalgame.
Quindi voi andate dal medico, e gli dite (o ripetete) i vostri sintomi. Magari avete la gastrite cronica, oppure vi sentite molto stanchi e affaticati e non sapete perché.
Magari avete qualcosa di molto più fastidioso, come il colon irritabile, e qualsiasi cosa mangiate state male, avete dolori addominali, diarrea, etc.
Qualsiasi cosa abbiate, il medico, dopo avervi visitati vi prescriverà delle analisi (in base ai vostri problemi). Voi farete le analisi, e non risulterà nulla di rilevante. Allora i casi sono due:

Primo caso: il medico vi prescrive altre analisi e altre visite specialistiche. Voi cominciate ad entrare nel tunnel dei pellegrinaggi in ospedali, cliniche e studi specialistici, senza cavarne piede. Fate terapie su terapie, nella speranza (vostra e del vostro medico) che "succeda qualcosa".
Intanto spendete e spandete fior di quattrini... e il Ministero della Sanità ringrazia.

Secondo caso: il medico non batte ciglio e fa la sua diagnosi: "malattia psicosomatica".
Dovete sapere che l'aggettivo psicosomatico é particolarmente amato da quei medici che non sanno come curare un problema di salute di un loro paziente. E' una specie di parolina magica che li tutela da qualsiasi accusa di incompetenza.
"Se tu avessi una malattia infettiva, o se ti fossi tagliato una mano ti potrei guarire in due giorni, ma quello che hai é psicosomatico. Guarire non dipende da me, ma da te."
Quindi il medico ribalta la responsabilità della malattia, facendovi intendere che a causa della vostra scarsa tolleranza allo "stress" (altra parolina magica) voi avete creato dal niente un problema di salute che durerà finché voi vi sentirete stressati (e siccome voi non tollerate nessun tipo di stress, durerà per tutta la vita).

Con la diagnosi di "male psicosomatico" si rovina la vita di una persona più di quanto faccia la sua stessa malattia. Intanto perché si fa intendere che la colpa é del paziente, e che di conseguenza non deve lamentarsi se sta male, poi c'é il discorso del fatto che si mette in dubbio la sua lucidità mentale, visto che é così "disturbata" da crearsi una malattia dal niente. Avete idea di quali sono le ripercussioni all'interno della famiglia, degli amici, dell'ambiente sociale che l'amalgamato frequenta? Se é fortunato viene solo compatito: "Poverino, é così stressato che gli é venuto il colon irritabile".
Diversamente viene trattato come un visionario, una specie di mitomane in cerca di attenzione, o peggio, un bugiardo: "Lui/lei dice di avere problemi di salute, ma non gli/le hanno trovato mai niente! La verità é che gli/le piace essere compatito/a."
La cosa peggiore ancora però é essere considerati autolesionisti consapevoli, che rovinano la vita a se stessi e agli altri (succede sopratutto ai depressi): "Lui/lei vuole stare così! Se solo volesse, potrebbe stare meglio, ma non vuole!".

Come affrontare la visita medica
Andate sereni dal vostro medico, riferite tutti i vostri disturbi, senza vergognarvi, e senza omettere nulla. Se necessario, fate una lista e portatevela (spesso gli amalgamati hanno problemi di memoria). Siate precisi più che potete, nel descrivere i sintomi.

Se il vostro medico se ne esce con il trucchetto dello "psicosomatico", restate calmi, e chiedetegli se ha una specializzazione in psichiatria. Ci sono medici che fanno diagnosi psicologico-psichiatriche senza essere psichiatri, così come ci sono quei medici che dicono che quella data cosa X che avete potrebbe essere genetica, senza dirvi da che gene dipende, e sopratutto senza avervi fatto un'analisi del DNA per poterlo affermare.
Può darsi che il vostro medico vi prescriva una visita psichiatrica o neurologica. OK, ha fatto il suo dovere, ma ricordatevi che se andate da uno psichiatra per curare un disturbo causato molto probabilmente dalle amalgame ma che viene fatto passare per "psicosomatico" dovete pretendere che la terapia FUNZIONI al 100%. Questo non succede quasi mai.
Non fatevi trattare come un bambino stupido che non vuole la medicina cattiva. Fatevi trattare con rispetto dal medico (qualsiasi medico), e se lui non ne é capace, cambiatelo. So di visite mediche a dir poco drammatiche, nelle quali il medico si prende la libertà di strapazzare verbalmente il paziente. Una volta mi scrisse una signora alla quale era stato "consigliato" dal medico di curare i suoi disturbi cronici (provocati dalle amalgame) "facendosi un fidanzato"... "diagnosi" simili a quanto pare sono ricorrenti, se si tratta di pazienti che sono donne single.
Ebbene, nessun medico (a meno che non sia un sessuologo qualificato) può permettersi di parlare in questo modo. Ricordate che il medico non é un dio infallibile e onnisciente, ma solo un uomo (fallibile) laureato in medicina; perciò, certe uscite lasciamole al dottor House.

Per quanto riguarda il fattore mercurialismo, come vi dicevo é molto improbabile che il vostro medico ne sappia qualcosa. Ma il medico scettico potrebbe mettervi i bastoni tra le ruote.
Quello che vi consiglio io é di tastare un po' il terreno con qualche domanda-test buttata lì tipo:
"Secondo lei potrebbe esserci una relazione tra questo disturbo X e le amalgame?"
"Ho sentito dire che le amalgame perdono mercurio che é tossico... le risulta?"
Naturalmente voi sentite che le amalgame c'entrano, eccome, ma non dovete mostrarvi troppo sicuri di voi, perché il medico é diffidente per natura, e vi dirà che:
a) non siete laureati in medicina
b) vi siete fatti la diagnosi da soli
e non c'é nulla che irriti un medico quanto queste due cose.
Se alla vostra domanda-test il medico risponde picche, vuol dire che mai e poi mai potrete contare su di lui, e sarebbe inutile cercare di convincerlo.
Se invece il vostro medico vi riconosce un po' di ragione, siete tra i pochi fortunati ad avere un medico che vi crede e che potrà darvi un aiuto concreto, magari rimandandovi a qualche specialista-tossicologo, a laboratori di analisi specifici, etc. anche se dubito che conosca bene i mezzi diagnostici specifici per il mercurialismo... ma almeno la buona volontà ce la mette. Perciò sfruttate più che potete questo piccolo tesoro.

Probabilmente arriverete da soli a capire che l'analisi più importante é data dal mineralogramma, come succede alla maggior parte degli amalgamati. Dal mineralogramma avrete una prova certa che i vostri problemi di salute non sono affatto psicosomatici, e a quel punto sarete ancora più determinati a togliere le amalgame (e intanto il vostro medico potrà prescrivervi la cura disintossicante senza problemi).

Per rimuovere le amalgame dovrete affrontare il cerchio di fuoco della ricerca del dentista.

Inoltre é inutile buttarsi a peso morto su una disintossicazione, quando si portano ancora amalgame.

Fonte: http://www.identiavvelenati.it
Cristiana

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