(Continua)IL CASO PARTICOLARE – Su questo sito internet John Battista – uno che ha il coraggio e la professionalità di verificare le storie di cui parla, non come certi cazzari di nostra conoscenza che non ci teniamo a presentarvi – ha
già analizzato uno di questi casi. Il regista
Massimo Mazzucco ha presentato sulla Web-TV
Arcoiris il filmato di una propria intervista (telematica) a una certa Lorna che vive a Queensland in Australia, con questo commento: “Questa è un’altra paziente curata di recente da Tullio Simoncini da un tumore alla vescica”. La donna spiega la propria esperienza e il regista mostra alcuni
referti medici che avvallerebbero le sue dichiarazioni, tradotte nei sottotitoli: “Nel febbraio 2007 mi hanno diagnosticato un cancro alla vescica… erano cellule cancerose di transizione… ero al terzo stadio di una forma di cancro aggressivo, nel corso dell’anno ho fatto delle cistoscopie trimestrali per tenerlo sotto controllo ma nel giugno 2008 mi è stato diagnosticato un carcinoma “in situ”. L’urologo mi disse che avrei dovuto fare della immunoterapia. Ho deciso di non voler le cure convenzionali, e ho deciso di provare la soluzione di bicarbonato di soda di Simoncini. Ho scoperto Simoncini in Internet. Ho fatto due cicli di tre settimane di bicarbonato di sodio, sotto la guida di Simoncini che mi ha seguito via e-mail per l’intero trattamento. Il 28 novembre sono tornata dall’urologo per una cistoscopia di controllo e la mia vescica è risultata libera da qualunque cancro“.
PIU’ CHIARO DI COSI’ - Le parole della donna, da sole, basterebbero a convincere chiunque a riempire la propria vasca da bagno di bicarbonato e a tuffarcisi dentro almeno tre volte al giorno, per scongiurare il rischio di qualsiasi malattia tumorale. Fortunamente il filmato è stato realizzato da Mazzucco e, alla luce delle precedenti esperienze con le tecniche utilizzate da questo regista, è meglio guardarlo con maggiore attenzione.
Scaricate la versione ad alta risoluzione, e andate a leggere cosa c’è scritto nei documenti esibiti da Mazzucco. Ebbene,
il primo documento, datato 16 febbraio 2007, non è una diagnosi, ma la relazione di un controllo dopo un vero e proprio intervento denominato TURBT. Il particolare tende a sfuggire, anche perché l’attenzione dello spettatore viene sapientemente sviata verso alcune parole manoscritte al di sopra del testo. La relazione (
illeggibile nel filmato a bassa risoluzione) spiega che alla donna è stata praticata la TURBT la settimana precedente e “al momento non necessita di alcun ulteriore trattamento“, limitandosi a consigliare i soliti controlli periodici.
ALLA FACCIA DEL BICARBONATO - La
TURBT è un intervento di
completa asportazione del tumore, eseguito in modo da impedire che cellule tumorali possano staccarsi e attecchire da qualche altra parte generando metastasi. In altre parole, il tumore è stato rimosso con un convenzionale intervento chirurgico, di cui la donna non parla affatto.
Il bicarbonato non ha fatto sparire proprio nulla perché il tumore era già stato asportato. Il secondo documento si riferisce all’ultimo controllo periodico e si limita a confermare che nessun tumore si è riformato. Insomma, siamo in presenza di una bufala bella e buona, che tradisce i trucchi utilizzati per propagandare l’efficacia di cure alternative pseudo-miracolose. Se il regista non avesse commesso l’errore di voler strafare esibendo quei pezzi di carta, non sarebbe stato così semplice smentire le affermazioni della donna
LA PROVA DEL NOVE – Interessante anche la descrizione effettuata da Di Grazia di un altro di questi casi, che magari può valere, per chi non ha voglia di leggersi la documentazione, come prova del nove:
In un altro caso recente si lascia passare l’idea che una donna sia guarita da un tumore grazie alle cure di Simoncini. Lo dice lei stessa nel suo sito. La donna che si dichiara “documentarista di miracoli” e che realizza film di guarigioni miracolose, appare nell’ennesima testimonianza video nella quale non si hanno tracce di referti, cartelle, documenti o dati di fatto relativi al presunto tumore che l’avrebbe colpita. Dopo la lunga intervista si assiste ad un intervento chirurgico di rimozione del tumore e l’unico intervento del bicarbonato consisterebbe (è quello che si vede nel video) in un lavaggio del campo operatorio alla fine dell’operazione. Non si capisce quindi cosa vorrebbe dire la donna quando afferma: “Quando ho scoperto la cura del cancro con il bicarbonato di soda del dottor Simoncini, sono passata a questo ed ho curato il mio cancro in poche settimane”. Eppure nel video si mostra un’intervento chirurgico che asporta il presunto tumore.Mostrare una cosa e affermarne un’altra: in altri tempi l’avrebbero chiamata prestidigitazione. O forse un modo nemmeno troppo elegante per pararsi il didietro in caso di problemi legali.
VOGLIAMO ESSERNE SICURI? – Ma se non ci fidiamo, possiamo anche ascoltare quest’altro caso dalla viva voce di Di Grazia, visto quello che ha scoperto: “E’ un caso di guarigione che riguarda un tumore polmonare. Ne ho parlato diffusamente
da me. Viene presentato su un sito internet in questo modo:
Ed è un falso clamoroso. Le due immagini sono queste:
Ho spiegato tutto nel mio blog:
Nella parte sinistra (la destra del paziente) della seconda foto (come si vede meglio dalla sovrapposizione delle immagini) l’aspetto del torace destro del paziente è molto diverso da quello che vediamo nella prima foto e questo è normale. Ma nella parte destra (per chi guarda) l’immagine toracica è assolutamente identica, non simile o stranamente molto somigliante, è proprio la stessa. Nove mesi dopo insomma, il torace destro del paziente è totalmente cambiato di aspetto come è normale che sia a prescindere dall’eventuale presenza del tumore, quello sinistro è identico alla prima immagine. La clavicola destra (è quell’osso che nell’immagine diventa una linea chiara orizzontale, in alto, ben visibile nella prima delle due foto affiancate) del paziente addirittura, nella seconda immagine ha cambiato posizione trovandosi addirittura molto più in basso di quella sinistra. Un contorsionista non saprebbe farlo meglio.
Questo vuol dire che il mago del bicarbonato ha usato un semplice programma di fotoritocco (come Photoshop) per modificare la parte sede del presunto “tumore” lasciando identica quella senza alcuna lesione. Si può notare bene in quanto la metà con il “tumore” cambia totalmente mentre l’altra resta identica ed io non ho mai conosciuto una persona che riesca a muovere solo la metà del suo torace mentre l’altra resta più che immobile, congelata.
In pratica ha “cancellato” il tumore sostituendo l’immagine originale con una di un’altra radiografia. Quello che si dice in gergo un “fotomontaggio”.“Tutto qui”, racconta con un pizzico di delusione il dottore non radiato. “Trucchi ridicoli, fotomontaggi, cose dozzinali. Non stiamo parlando di qualcuno che ha falsificato risultati di analisi di laboratorio o roba del genere, ma proprio di stupidaggini del genere”.
(Segue)