18-10-2010Otturazioni al mercurio:
contro possibili rischi arriva un progetto di leggeSi riaccende la polemica attorno alle otturazioni dentali al mercurio. Una proposta di legge, presentata da Domenico Scilipoti (Idv), ne chiede il bando, sostenendo le richieste di varie associazioni (Airmeb, Aiob, Amica, Aduc). Ma i dentisti dell`Andi, su
parlamentosalute.it, rassicurano: “Le otturazioni in amalgama non possono essere in generale considerate dannose alla salute”.
“L`amalgama contiene per il 50% mercurio, il materiale più tossico in natura dopo il plutonio - spiega Raimondo Pische, presidente Aiob - Accademia internazionale di odontoiatria biologica -. Ci sono molteplici prove del fatto che l`amalgama, considerata sostanza pericolosa e tossico-nociva fuori dalla bocca, non sia inerte quando è posta sui denti, favorendo l`insorgere di molteplici patologie”. Soprattutto, continua “hanno una correlazione diretta con malattie cronico-degenerative, prevalentemente del sistema nervoso”.
Anche secondo Gianpaolo Guzzi, dell`Associazione italiana ricerca metalli e biocompatibilità (AIRMEB), è tempo di “cogliere l’importante messaggio già attuato in Norvegia, Svezia, e Danimarca, e bandire dall’Italia, in ogni sua forma, il materiale da otturazione dentale a base di mercurio”. L`Associazione malattie da intossicazione cronica e/o ambientale (AMICA), ricorda l`importanza di effettuare, come previsto dal progetto di legge Scilipoti, “alcuni test clinici per la definizione di allergia al mercurio, cioè il test di trasformazione dei linfociti, che è molto più specifico del patch test per la diagnosi di allergia sistemica ai metalli”.
Dall`altro lato della barricata i professionisti dell`Associazione nazionale dentisti italiani (ANDI). “Oggi – spiega il presidente Gianfranco Prada - il materiale è indicato dalla comunità scientifica internazionale come uno di quelli che permette di ottenere ottimi risultati clinici per ricostruire un dente compromesso dalla carie”. Gli unici rischi “certi e documentati in letteratura possono insorgere durante la rimozione delle otturazioni in amalgama, per via dei vapori sprigionati dal calore sviluppato dagli strumenti”. Rischi che, precisa, “i dentisti possono annullare seguendo i protocolli operativi indicati dalla comunità scientifica”.
Autore: d.d.s.
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