GLI ANTIDOLORIFICI NATURALIPer contrastare la cervicale in modo naturale ci sono piante amiche. Il nome potrebbe trarvi in inganno. Ma non fatevi spaventare. L´Artiglio del diavolo non è così chiamato per i suoi infernali poteri. Pensate che in Namibia gli indigeni lo considerano addirittura un aiuto prezioso per curare febbri e disturbi digestivi. Certo è che il suo appellativo è un po´ infelice. La colpa è dei suoi frutti dotati di artigli in cui spesso i roditori rimangono impigliati. Da qui il nome Artiglio del diavolo.
Decisamente più fortunato il Ribes Nigrum: nessun riferimento a diavoli o streghe. Il suo nome sembra derivi dall'arabo ribas, un particolare rabarbaro del Libano simile a questo frutto di sottobosco, conosciuto anche come uva spina, piperella o uva rama. In Francia lo chiamano invece groseille o cassis ed è con questo nome che
Gauillaume Apollinaire lo cita in alcuni suoi versi: Il sole declinando imporporava la
Montagna e il nostro amore Sanguinava come ribesDel Ribes Nigrum e dell'artiglio del diavolo ci parla qui di seguito il
dottor Roberto Bianchi, illustrandoci
come assumere queste piante in caso di cervicale.
L'elevato tasso di umidità e il clima sempre più rigido favoriscono il peggioramento di disturbi artrosici come la cervicale. L'artrosi è una malattia cronica che tende a usurare progressivamente le strutture e le giunzioni articolari. Spesso l'artrosi colpisce la zona nucale provocando l'insorgere della cervicale che può dipendere però anche da contratture muscolari o da un'infiammazione dei muscoli del collo o della schiena.
La cervicale si manifesta con dolori acuti localizzati nella zona nucale, con una modica infiammazione e con un irrigidimento o una minore mobilità articolare. Questa patologia è diffusa soprattutto nella fascia d'età tra i 40 e 60 anni e colpisce soprattutto le donne.
Come combatterla? La terapia classica si avvale di anti-infiammatori chimici che possono essere utili usati per pochi giorni nei casi più acuti. Se assunti invece cronicamente possono manifestare effetti collaterali come gastriti e ulcere addominali.
L'alternativa è rivolgersi ad anti-infiammatori naturali come
l'artiglio del diavolo: 2 compresse per 2 volte al giorno
il ribes nigrum: 30g. due volte al dì L'artiglio del diavolo appartiene alla famiglia delle Pedaliacee (Scrofulariacee) ed è originario dell´africa tropicale e sud-tropicale. È particolarmente diffuso nel deserto del Kalahari, nella Namibia e nel Madagascar.
La sua radice è di grande interesse farmacologico, e molto indicata per chi soffre di
dolori artrosici.L'efficacia antireumatica e antiinfiammatoria dell´artiglio del diavolo è in alcuni casi paragonabile a quella degli antiinfiammatori di sintesi non steroidei, ma solo se lo si assume regolarmente per alcune settimane o mesi. L'assoluta mancanza di tossicità e l´ottima tollerabilità gastrica rendono l'artiglio del diavolo largamente utilizzato come fitoterapico delle affezioni reumatiche.
Il ribes nigrum appartiene invece alla famiglia delle Sassifragacee ed è originario dell´Europa e dell´Asia centro-settentrionale. È un arbusto alto non più di mezzo metro che fa parte del tipico sottobosco collinare e alpino, sino ai duemila metri di altitudine.
Le sue foglie sono palmate con cinque lobi, i suoi fiori invece a grappoli penduli e di colore giallo verde. Li potete ammirare in aprile e in maggio. Ma certamente il ribes nigrum attirerà più la vostra attenzione quando i suoi frutti neri a bacca sono maturi. Sembrano perle nere cosparse da una pruina che imita un velo di cipria.
Il ribes è ricco di flavonoidi, tannini, cariofillene, cadinene, sabinolo, terpineolo, sesquiterpeni e vari fenoli.
Lo consiglio non solo per la sua
azione anti infiammatoria in caso di dolori reumatici, ma anche per un'
azione ipotensiva,
diuretica, analgesica, antiossidante e
angioprotettivaIl ribes nigrum protegge infatti il sistema vascolare.
Si ritiene inoltre che abbia anche un´azione simile al cortisone (cortison-like), ma senza manifestare i relativi effetti collaterali. Agisce però in tempi decisamente più lunghi.In caso di cervicale, ottimi anche gli impacchi di fiori di fieno e le terapie fisiche di massaggio decontratturanti e rilassanti, volte a creare un rilassamento e una de-tensione muscolare per sfiammare la zona nucale.Elisabetta D'Agostino
29/1/2003 Fonte:
buonpernoi.it