Autore Topic: OGM: fanno qualsiasi cosa per imporceli!  (Letto 23139 volte)

cristiana

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OGM: fanno qualsiasi cosa per imporceli!
« il: Agosto 06, 2010, 09:25:43 »
Dal Blog di Beppe Grillo nuove rivelazioni.

OGM: brevetti per la fame nel mondo


OGM: la commissione europea ha deciso
e ce li troveremo nel piatto

Da questa news posso dedurre che ci hanno illuso e preso in giro con la petizione LIBERI DA OGM    >:( dato che era già tutto previsto, tanto per riprendere le parole di una nota canzone di Cocciante... quindi se la cantano e se le suonano come più gli piace a loro! Che tristezzaaaaaaaa

Eccoli presto sulle nostre tavole e nelle nostre dispense:

OGM Decisione 2007/703/CE del 24 ottobre 2007
- Commissione - che autorizza l’immissione in commercio di prodotti contenenti, costituiti da o prodotti a partire da granturco geneticamente modificato della linea 1507xNK603 (DAS-Ø15Ø7-1xMON-ØØ6Ø3-6) a norma del regolamento (CE) n. 1829/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio [notificata con il numero C(2007) 5142] (I testi in lingua francese, inglese e olandese sono i soli facenti fede) (Testo rilevante ai fini del SEE) (G.U.U.E. L285 del 31.10.2007)

OGM Decisione 2007/702/CE del 24 ottobre 2007 - Commissione - che autorizza l’immissione in commercio di prodotti contenenti, costituiti o prodotti a partire da granturco geneticamente modificato della linea 59122 (DAS-59122-7) a norma del regolamento (CE) n. 1829/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio [notificata con il numero C(2007) 5141] (I testi in lingua francese, inglese e olandese sono i soli facenti fede) (Testo rilevante ai fini del SEE)(G.U.U.E. L285 del 31.10.2007)

OGM Decisione 2007/701/CE del 24 ottobre 2007 - Commissione - che autorizza l'immissione in commercio di prodotti contenenti, costituiti o prodotti a partire da granturco geneticamente modificato della linea NK603xMON810 (MON-ØØ6Ø3-6xMON-ØØ81Ø-6) a norma del regolamento (CE) n. 1829/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio [notificata con il numero C(2007) 5140] (I testi in lingua francese e olandese sono i soli facenti fede) (Testo rilevante ai fini del SEE) (G.U.U.E. L285 del 31.10.2007)

OGM. Commissione Ue autorizza commercio mais,
Legambiente: "Una decisione gravissima"


La Commissione europea ha dato il via libera definitivo al commercio del mais transgenico 59122, chiamato anche Herculex Rw. Il via libera riguarda anche altri tre alimenti biotech: si tratta della commercializzazione sul mercato europeo di una barbabietola da zucchero geneticamente modificata (l'H7-1) e di altre due mais ibridi biotech (il 1507xnk603 e il 603xmon810).

"Una decisione gravissima" ha commentato Roberto Della Seta, presidente nazionale di Legambiente. "Ancora una volta l'incapacità di decidere dei governi porta a prendere una decisione che va contro il volere della maggioranza dei cittadini europei, che più volte hanno espresso la loro contrarietà agli ogm".

"Vengono autorizzati oggi, ad uso alimentare e mangimistico, alimenti di cui non si conoscono ancora i rischi per la salute umana e animale - conclude il presidente di Legambiente -. Mentre è chiaro il pericolo di contaminazione che le colture geneticamente modificate rappresentano per la biodiversità. Chiediamo al governo italiano d'impegnarsi alla testa di una maggioranza che parli forte e chiaro, rispecchiando il volere dei cittadini italiani ed europei.

Secondo la Cia si tratta, invece, di "una sconfitta per l'Europa, per i suoi cittadini, per i suoi produttori agricoli". La Confederazione, nel ribadire che gli Ogm non servono all'agricoltura, evidenzia l'impegno e la mobilitazione per la Consultazione nazionale su Ogm e modello di sviluppo agroalimentare promossa da ItaliaEuropa-Liberi da Ogm. Obiettivo prioritario è quello di tutelare e valorizzare l'agroalimentare di qualità del nostro Paese. Un agroalimentare che ha, nell'agricoltura diversificata, tipica e fortemente legata al territorio, il suo fulcro portante.

Fonte: helpconsumatori.it2007
24/10/2007 redattore: VC




Registro mondiale di contaminazioni di alimenti da ogm
Nasce il primo registro mondiale di contaminazioni di alimenti da ogm. L’iniziativa di GeneWatch UK e Greenpeace International intende fornire una sorta di mappa mondiale di tutti i rilasci, volontari o accidentali, di prodotti ogm e delle loro conseguenze.

La discussione sulle coltivazioni transgeniche non accenna ad arrestarsi e mentre continua la disputa e si moltiplicano i dubbi su questo tipo di piantagioni, Greenpeace e GeneWatch UK lanciano una nuova importante iniziativa di cui si sentiva la mancanza.

Si tratta di un registro mondiale on line in cui saranno catalogate le contaminazioni di cibo, mangimi, semi e piante selvatiche da prodotti geneticamente modificati. Secondo quanto raccontato da Federica Ferraio di Grennpeace a Liberazione, “dal 1996 ad oggi di rilasci illegali ce ne sono stati parecchi: negli Stati Uniti, in Canada, in Egitto, ma anche in Bolivia, Nicaragua, Giappone e Corea del Sud.” In seguito a questi rilasci è spuntato cotone transgenico in India, soia e cotone modificati in Brasile, riso in Cina e modificazioni varie in molti altri paesi del mondo.

GeneWatch UK e Greenpeace International intendono dunque fornire uno strumento in grado di registrare tutti i rilasci intenzionali o accidentali di ogm, inclusi quelli illegali, e gli effetti negativi sull’agricoltura da essi causati.
Anche la Fao qualche mese fa ha lanciato una sorta di registro mondiale del transgenico. Una iniziativa della quale in molti hanno valutato il ritardo con la quale è stata promossa dall’agenzia delle Nazioni Unite per l’alimentazione, più che l’effettivo contenuto.

Il registro di Greenpeace e GeneWatch:
http://www.gmcontaminationregister.org/

Il catalogo Fao:
http://www.fao.org/biotech/inventory_admin/dep/default.asp

Elisabetta D'Agostino
7/6/2005


Fonte: buonpernoi.it



Sos gelato: lo vogliono produrre con gli OGM
L’Unilever, la multinazionale che detiene note marche come Magnum, Algida, Sorbetteria di Ranieri, Eldorado e Carte d'Or ha chiesto di utilizzare un prodotto in cui figura un ingrediente transgenico.

L’agenzia per la sicurezza alimentare britannica, la Food Standards Agency ha dato il suo assenso all’utilizzo di una proteina di un pesce artico prodotta da un lievito geneticamente modificato che favorirebbe la lavorazione e la conservazione tutti quei prodotti - come appunto i gelati - che richiedono bassissime temperature.

E c’è già chi, come Unilever che detiene note marche come Magnum, Algida, Sorbetteria di Ranieri, Eldorado e Carte d'Or ha chiesto di utilizzarla per i suoi gelati.

La richiesta ha già suscitato diffuse proteste in molti paesi, poiché l'analisi dei rischi condotta dall'agenzia britannica non è stata giudicata sufficiente .

Secondo gli esperti del gruppo di ricerca Independent Science Panel, infatti, la proteina in questione non è sostanzialmente equivalente a quella del pesce artico, come invece sostiene Unilever, ma presenta una conformazione differente che potrebbe pertanto diventare un potenziale allergene.

Alessandra Mariotti
1/6/2007


Fonte: www.consumietici.it
           buonpernoi.it
« Ultima modifica: Agosto 19, 2010, 02:02:33 da cristiana »
Cristiana

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Re:OGM: fanno qualsiasi cosa per imporceli!
« Risposta #1 il: Agosto 06, 2010, 09:45:02 »
Vogliamo il Parmigiano Reggiano libero da OGM!!!

Scrivete
 al Consorzio del Parmigiano Reggiano

per il Parmigiano libero dagli OGM


Il Parmigiano-Reggiano si fa con il latte. E il latte viene dalle mucche.
Ma le mucche del Consorzio del Parmigiano Reggiano mangiano soia Ogm della Monsanto. Il Parmigiano-Reggiano è uno dei prodotti italiani più famosi e apprezzati al mondo: è assurdo che ci siano Organismi Geneticamente Modificati nel suo ciclo produttivo! Aiutaci a salvare il Parmigiano Reggiano dalla trappola degli Ogm.
Scrivi al Consorzio e chiedi una modifica immediata del disciplinare di produzione: mai più soia Ogm per le mucche del Parmigiano-Reggiano!
« Ultima modifica: Dicembre 09, 2017, 10:40:23 da cristiana »
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Re:OGM: fanno qualsiasi cosa per imporceli!
« Risposta #2 il: Agosto 06, 2010, 09:56:16 »
Il mais biotech che fa ammalare i topi
Pubblicato uno studio segreto della Monsanto sul mais geneticamente modificato. Dalla ricerca, resa nota da Independet, risulta che topi nutriti con mais Ogm riportano gravi malformazioni fisiche.

Secondo un rapporto reso noto dal quotidiano Independet nei giorni scorsi, alcuni topi di laboratorio nutriti con mais geneticamente modificato – lo stesso che potrebbe presto entrare in commercio in Europa – hanno sviluppato reni più piccoli del normale, una diversa composizione del sangue e altre gravi anomalie fisiche.

Quello che più suscita scalpore di questa allarmante notizia è che il rapporto in questione non proviene da ambienti ostili alle biotecnologie e alla diffusione degli Ogm, ma dalle segrete della Monsanto, produttrice del mais in questione - Mon 863, che non si era ovviamente preoccupata di renderlo noto finché l’Independent non ne ha intercettato una copia.
Il rapporto fa parte di un dossier di 1139 pagine in cui si evidenziano i diversi risultati di esperimenti su topi nutriti con mais normale e mais Ogm, ma la Monsanto si rifiuta di renderlo pubblico perché, sostiene, conterrebbe informazioni utili alla concorrenza, e ribadisce che il Mon 863 è stato dichiarato sicuro da nove autorità internazionali nel 2003.

Tutto questo avviene mentre L’Unione Europea deve decidere se ammettere in Europa l’importazione del mais prodotto dalla Monsanto. Ai consumatori europei non resta che chiedersi, come fa l’Independent, se il cibo ogm fa male ai topi cosa può provocare agli esseri umani?
http://news.independent.co.uk/world/science_technology/story.jsp?story=640402

Elisabetta D'Agostino
24/5/2005


Fonte: buonpernoi.it

Post del 08-03-07

Dagli Usa arriva il riso OGM con geni umani

Suscita perplessità la decisione degli Stati Uniti di dare via libera per la produzione sperimentale del primo esemplare di pianta di riso contenente geni provenienti dall' uomo . E' questo l'allarme lanciato dalla Coldiretti che chiede di rafforzare i controlli affinché prodotti del genere non arrivino sulle nostre tavole.

Arriva l'approvazione da parte del dipartimento all'agricoltura degli Stati Uniti della coltivazione di 1215 ettari di terreno nel Kansas dell'ultimo “cibo-Frankenstein”, il riso con i geni umani,  realizzato da una  compagnia biotecnologica californiana denominata Ventria.
Verranno coltivati tre diversi tipi di riso contenente geni umani che possono portare alla  produzione di tre proteine umane: due di loro (lactoferrina e lisozima) contengono sostanze che combattono i batteri e sono  trovate di solito nella saliva e nel latte materno, mentre un terzo tipo di riso produce sieroalbumina, una proteina del sangue.

"Se l'obiettivo è quello di combattere la diarrea infantile, anche dal mondo scientifico", sottolinea la Coldiretti, "emergono forti
preoccupazioni per i rischi di contaminazioni delle produzioni tradizionali e per il fatto che l'inquinamento della catena alimentare
possa provocare reazioni allergiche alle persone sensibili a certi tipi di proteine. La decisione delle autorità statunitensi avviene dopo che pochi mesi fa sono state scoperte in tutta Europa (tra l'altro in Francia, Svezia, Germania, Austria e Gran Bretagna) partite di riso importate illegalmente dagli Stati Uniti, dove si è verificata una diffusa contaminazione delle coltivazioni con Organismi Geneticamente Modificati non autorizzati (OGM LL 601).

Uno scandalo gravissimo che ha portato gli stessi agricoltori statunitensi a citare in giudizio la società produttrice delle sementi
contaminate e al blocco delle importazioni di riso americano da parte del Giappone mentre in Europa sono state introdotte severe procedure di controllo per l'isolamento ed il ritiro del riso contaminato. Di fronte alle nuove sperimentazioni, dalle clonazioni ai cibi con i geni umani, con la globalizzazione degli scambi alimentari, servono misure strutturali per la trasparenza come l'obbligo di indicare l'origine in etichetta per favorire i controlli, consentire ai consumatori di fare scelte di acquisto consapevoli, ma anche per valorizzare la produzione Made in Italy che è totalmente garantita per l'assenza di OGM".

L'Italia, che è il primo produttore di riso in Europa e detiene la leadership nella qualità e sicurezza alimentare, ha la responsabilità di svolgere un ruolo trainante nell'impegnare l'Unione Europea verso scelte che salvaguardino i consumatori e i produttori agricoli.  La produzione nazionale di riso viene realizzata su oltre 220mila ettari di terreno e con circa 1,4 milioni di tonnellate rende l'Italia praticamente autosufficiente per quanto riguarda i consumi con le importazioni dagli Stati Uniti che nel 2006 sono state pari ad appena 7,5 milioni di chili. Secondo un recente sondaggio Eurobarometro il 62 per cento dei cittadini europei e il 77 per cento di quelli italiani sono preoccupati della presenza di organismi geneticamente modificati (Ogm) negli alimenti.

Fonte: Ufficio stampa Coldiretti 2007
« Ultima modifica: Agosto 17, 2010, 11:56:03 da cristiana »
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Re:OGM: fanno qualsiasi cosa per imporceli!
« Risposta #3 il: Agosto 06, 2010, 10:02:40 »
OGM: Si chiama LL62 il riso della Bayer resistente al glufosinato (erbicida)

07/09/09 - Greenpeace Italia


RISOTTO AGLI OGM? NO GRAZIE

Cari cyberattivisti,
stavolta la minaccia potrebbe arrivare nei nostri piatti, colpendo uno degli alimenti base al mondo, il riso. La Bayer – gigante tedesco della chimica - sta tentando di vendere a diversi paesi una varietà di riso geneticamente modificato resistente a un erbicida.

Il riso della Bayer - chiamato LL62 - è stato modificato geneticamente per resistere a forti dosi di glufosinato, un erbicida irrorato nelle risaie per eliminare diverse varietà di erbe infestanti. Il glufosinato è ritenuto così pericoloso per gli esseri umani e l’ambiente che presto verrà vietato in Europa, secondo quanto recentemente stabilito dalla legislazione europea.

Al momento il riso Ogm esiste solo nei campi sperimentali. Non è coltivato a livello commerciale in nessun paese nel mondo. Nelle prossime settimane, però, l’Ue deciderà se questo riso geneticamente modificato potrà entrare nei paesi europei, comparire sugli scaffali dei supermercati e finire nei nostri piatti.
L’Italia, a livello europeo, è il principale produttore di riso e di prodotti biologici. Non lasciamo che gli OGM minaccino il nostro cibo, la nostra agricoltura e il nostro ambiente!

Firmate anche voi la petizione e aiutateci a diffonderla.

Federica Ferraio
Responsabile campagna OGM Greenpeace Italia


Il riso è l’alimento quotidiano per metà della popolazione mondiale. Il riso geneticamente modificato (Ogm), invece, rappresenta una minaccia per la nostra agricoltura, la nostra biodiversità e un possibile rischio per la nostra salute.

Per ora, il riso Ogm non è coltivato a livello commerciale in nessun paese nel mondo. Ma il gigante tedesco della chimica Bayer ha manipolato geneticamente il riso, per renderlo resistente a forti dosi dell’ erbicida glufosinato, ritenuto così pericoloso per gli esseri umani e l’ambiente che presto verrà vietato in Europa, secondo quanto recentemente stabilito dalla legislazione europea.

Tra poche settimane, l’Ue deciderà se questo riso Ogm potrà entrare nei paesi europei, comparire sugli scaffali dei supermercati e finire nei nostri piatti. Se l’Europa autorizzerà l’importazione del riso Ogm della Bayer, gli agricoltori negli Stati Uniti potrebbero presto cominciare a coltivarlo.

Fonte: greenpeace.org

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Re:OGM: fanno qualsiasi cosa per imporceli!
« Risposta #4 il: Agosto 17, 2010, 12:41:29 »
30 Luglio 2010


Dopo aver ottenuto da un laboratorio accreditato le prove dell’esistenza di un secondo campo di mais transgenico in Friuli, venti attivisti di Greenpeace hanno tagliato, isolato e messo in sicurezza la parte superiore delle piante di mais OGM, che produce il polline, responsabile della contaminazione su vasta scala. Il campo di mais geneticamente modificato, precisamente MON810 brevettato dalla statunitense Monsanto, si trova nelle vicinanze di Vivaro (in provincia di Pordenone).

«Greenpeace sta facendo quello che le autorità hanno rimandato per settimane: bloccare la fonte della contaminazione transgenica. Siamo di fronte ad un atto assolutamente irresponsabile - denuncia  Federica Ferrario, responsabile della campagna OGM di Greenpeace - anche in questo campo il mais è fiorito e sta già disseminando il proprio polline sulle coltivazioni circostanti».

Questo è il secondo campo di mais transgenico identificato da Greenpeace in pochi giorni
. A questo punto non possiamo escludere che, oltre al campo di mais di Fanna identificato ieri, esistano anche altre coltivazioni di mais OGM in Friuli. È quanto mai necessario che la pubblica autorità provveda oggi stesso a isolare e distruggere entrambi i campi OGM di Fanna e Vivaro già identificati, e che inizi immediatamente una scrupolosa campagna di campionamenti e analisi a più ampio raggio.

«Basta perdere tempo! La Procura di Pordenone ponga fine – continua Ferrario - a questa contaminazione illegale e incrimini i responsabili e tutti i suoi possibili complici. Il rischio di una contaminazione di tutto il mais del Friuli deve essere scongiurato».

Alla luce di questi avvenimenti, Greenpeace si appella al Governo italiano affinché respinga la recente proposta della Commissione europea: semaforo verde agli OGM in cambio della possibilità di un divieto nazionale basato su promesse legislative indifendibili in tribunale quando le aziende biotech ricorreranno contro tali decisioni. La Commissione, infatti, chiede di velocizzare le autorizzazioni degli OGM, diminuendo i margini di sicurezza ambientale dei medesimi, ma non intende concedere agli Stati membri la possibilità di vietare OGM per motivi legati alla salvaguardia della salute pubblica e dell'ambiente.

La stessa valutazione della Commissione ha concluso poi che la proposta causerebbe un "impatto negativo per gli agricoltori NON-Ogm" poiché non si potrebbe far fronte ai problemi di contaminazione che scaturirebbero negli Stati membri che decidessero di avviare coltivazioni transgeniche.

Greenpeace aderisce alla “Task Force per un'Italia Libera da Ogm” che ha convocato per oggi un Presidio della Legalità, alle ore 12, presso la Prefettura di Pordenone, per richiedere la distruzione dei campi OGM e severi provvedimenti nei confronti dei responsabili. Vision, video, foto, report information
Appello al Presidente Napolitano dello scorso 22 luglio (con la cronistoria dei fatti) http://www.greenpeace.it/community/presidente/scrivi-al-presidente.html Nuove evidenze dei rischi associati al mais OGM: http://www.greenpeace.org/italy/ufficiostampa/rapporti/mais-ogm Il vero costo degli OGM: http://www.greenpeace.org/italy/ufficiostampa/rapporti/il-vero-costo-degli-ogm

Fonte: greenpeace.org
« Ultima modifica: Dicembre 09, 2017, 10:43:35 da cristiana »
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Re:OGM: fanno qualsiasi cosa per imporceli!
« Risposta #5 il: Settembre 29, 2010, 10:55:15 »
28-09-10

Greenpeace Italia: ABBIAMO VINTO CONTRO GLI OGM IN FRIULI


Ce l’abbiamo fatta, abbiamo fermato gli OGM. Il Gip di Pordenone ha stabilito una multa di 25mila euro per Giorgio Fidenato – l’agricoltore friulano che ha piantato illegalmente mais OGM – e la distruzione del campo OGM di Fanna. Dopo le denunce, le analisi di laboratorio, i nostri attivisti in azione per fermare la contaminazione, finalmente oggi si riporta la legalità in Friuli e si mettono le basi per porre fine a questa irresponsabile e assurda illegalità,  che durava ormai da mesi.

In Friuli tutto ha avuto inizio ad aprile, quando Fidenato si è autodenunciato per aver seminato, a suo dire, sei piante di mais OGM. In realtà sono stati seminati due interi campi, tutto con mais OGM illegale. Ci è voluta un’intensa campagna di Greenpeace e delle associazioni che hanno a cuore la sicurezza e l’agroalimentare italiano per smuovere le autorità e spingere i politici a prendere posizione. Alla fine l’obiettivo l’abbiamo raggiunto!

Gli OGM sono organismi viventi e possono riprodursi, moltiplicarsi e diffondersi, sfuggendo a qualsiasi controllo. Spesso non sono adeguatamente testati e il dibattito sulla loro sicurezza per la salute di uomini e animali rimane tuttora aperto.

Il sistema agricolo italiano, che si regge su piccole coltivazioni di qualità, verrebbe messo completamente in ginocchio da un via libera agli OGM.

Per scongiurare questo pericolo, abbiamo deciso di organizzare un convegno nell’ambito della Fiera del Riso di Isola della Scala, nel veronese per riflettere sull’importanza di salvaguardare l’agricoltura italiana, a cominciare dal  riso. Invitiamo perciò tutti all’incontro che si terrà il prossimo giovedì 30 settembre, alle ore 18.00, nell’Auditorium S.M. Maddalena (Isola della Scala, Verona).

Anche a livello europeo c’è ancora molta strada da fare per prevenire la contaminazione da OGM, ed è indispensabile migliorare sostanzialmente la procedura per la valutazione sulla sicurezza degli OGM, ancora insufficiente. Occorrono maggiori informazioni prima di cominciare a coltivare alimenti che possono minacciare la nostra salute e il nostro ambiente.

Raccogliendo un milione di firme, i cittadini europei possono chiedere ufficialmente alla Commissione europea un futuro libero da OGM. Ci siamo quasi.
Manca pochissimo al milione. Ancora qualche firma…potrebbe essere la vostra!


CLICCA QUI PER FIRMARE

Federica Ferrario (Greenpeace Italia, Responsabile campagna OGM)
Cristiana

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