Autore Topic: Unghie ricostruite? No, grazie  (Letto 11841 volte)

cristiana

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Unghie ricostruite? No, grazie
« il: Agosto 17, 2010, 01:05:04 »
Il mito delle unghie ricostruite a volte può nascondere inconvenienti più o meno gravi. Prendersi cura delle proprie mani significa per prima cosa lasciarle respirare.

Come sempre hanno cominciato le donne americane: a New York già negli anni novanta, anche in metropolitana o alla fermata dell’autobus, con qualunque tempo, d’inverno o d’estate, le potevi ammirare. Di cosa stiamo parlando? Ma di unghie, naturalmente. Lunghe, a volte lunghissime, spesso multicolori, a noi donne europee sembravano pacchiane e poco eleganti. Ma poi la moda è arrivata anche in Europa e in Italia, e ora è tutto un fiorire di nail center, dislocati strategicamente nei più alla moda della città, mentre su internet i siti che si occupano di quella che ormai tutti conoscono come Nail Art sono centinaia, e solo considerando quelli in italiano.

Apparentemente, tutto bene: si trovano kit per la ricostruzione delle unghie fai-da-te, istruzioni dettagliate su come ottenere un perfetto manicure, senza contare i consigli sui colori di moda da stendere sulle unghie. Ma è raro, rarissimo, trovare chi prova anche a richiamare l’attenzione sui rischi per la nostra salute.
Per cominciare, è bene sapere cosa sono le unghie e di cosa sono composte.

Nell’uomo, in particolare, le unghie sono composte per la maggioranza di cheratina, come i capelli, e servono, tra l’altro, a smaltire alcune sostanze in eccesso, proteine, grassi, e soprattutto minerali. Sono costituite da vari strati: la parte esterna, detta lamina o corpo ungueale, è quella rigida, composta per la maggior parte da cheratina. Alla sua estremità è ricoperta dalla pellicola ungueale. Al di sotto si trova la radice ungueale, che poggia a sua volta sul letto ungueale. La lunula è l’estremità più chiara, a forma di mezzaluna, responsabile della crescita.

Certo, ormai tutti sanno che è bene guardarsi dall’acetone per togliere lo smalto, e un po’ dappertutto si trovano solventi naturali (ma è sempre bene controllare l’etichetta).

I rischi a cui si va incontro però non finiscono qui.
Le unghie sono un vero e proprio specchio del corretto funzionamento del nostro organismo, tanto che, per avere unghie sane e forti la prima regola da seguire è quella di avere un’alimentazione corretta, ricca di frutta e verdura.

Le unghie fragili sono spesso la spia di una carenza di vitamine. Se hanno un colorito giallastro è probabile che siano presenti problemi respiratori. Il colorito violaceo invece è spesso associato a disturbi cardiocircolatori. Attenzione alla presenza di avvallamenti, che possono indicare uno stato di anemia. Chi soffre disfunzioni della tiroide ha spesso le unghie molto bombate, specialmente quelle dei piedi. Mentre chi ha malattie al fegato, intestino o alle vie respiratorie, ha spesso le unghie “a vetrino d’orologio”, ovvero che tendono a ricoprire la punta dei polpastrelli. Se la lunetta più chiara alla base delle unghie sparisce, significa spesso che stiamo attraversando un periodo di forte stress.
Sono queste solo alcune delle tante storie sul nostro corpo che le unghie sono in grado di raccontarci, anche per questo è importante trattarle bene, e fare moltissima attenzione alle sostanze con cui le mettiamo in contatto.

La cosa migliore per le nostre unghie, oltre all’alimentazione sana, sarebbe quella di lasciarle libere di respirare.
Limitatevi a curarle nella maniera più semplice: non tenetele troppo lunghe per il rischio di spezzarle, limatele, non tagliate le pellicine e limitatevi a respingere verso il basso la cuticola con un bastoncino (meglio di legno). Frizionatele con olio di oliva o con succo di limone per rinforzarle.

Ma se proprio non si riesce a fare a meno delle unghie laccate, è bene assumere qualche accortezza.
Attenzione allo smalto che non deve contenere formaldeide e toluene. È possibile trovare in commercio anche smalti che contengono sostanze che rinforzano la struttura dell’unghia, come la propoli. La regola d’oro resta comunque quella di passare spesso periodi abbastanza lunghi senza smalto, per lasciarle respirare.
Sui siti specializzati in nail art si legge spesso l’invito ad applicarsi unghie artificiali perché queste proteggerebbero dal contatto con sostanze potenzialmente tossiche. Le unghie artificiali, al contrario, sono ancora più pericolose: vengono applicate alle unghie originali tramite colle o gel che sono altrettanto ricchi di sostanze pericolose, e come qualunque smalto non lasciano respirare la pelle. Inoltre diventano spesso un terreno di coltura per batteri pericolosi, difficili da eliminare anche con appositi saponi, che possono portare a dermatiti allergiche anche gravi ed estese alle palpebre, alle labbra e al collo.

Come si possono evitare questi rischi?

Intanto, è bene evitare i kit per il fai-da-te,e recarsi invece da seri professionisti, assicurandosi che gli strumenti che adoperano siano perfettamente sterilizzati: se un tempo infatti certi fenomeni erano circoscritti agli operatori del settore, ora, con il dilagare della moda, questo tipo di problemi è dilagato e colpisce una fetta sempre più ampia della popolazione. Inoltre, va tenuto presente che in ogni caso, anche nel centro più specializzato e sicuro, applicare uno smalto o un’unghia artificiale rappresenta sempre e comunque un rischio: le sostanze che vengono applicate sono comunque potenzialmente allergizzanti.
Perciò tentate di tenerle addosso il meno possibile.

Francesca Mattotti
14/4/2008


Fonte: buonpernoi.it
Cristiana

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