Autore Topic: 500 sostanze pericolose in casa  (Letto 19792 volte)

cristiana

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500 sostanze pericolose in casa
« il: Agosto 16, 2010, 04:36:42 »
Sono notevoli le fonti di inquinamento domestico.
La casa rappresenta da sempre la sicurezza e la protezione dai rigori del clima e dalle minacce esterne, un luogo in cui ci si sente al riparo da pericoli e da occhi indiscreti, provvisto di tutte le comodità.
Nel corso degli anni sono stati compiuti sforzi notevoli per migliorarne la vivibilità e per eliminare le possibili cause di incidenti in fase di costruzione e di utilizzo: incendi, crolli delle strutture, umidità, scarsa igiene, freddo, eventi traumatici e scosse elettriche.

Un tempo la casa era soprattutto un luogo sicuro dove rifugiarsi, nascondersi e proteggersi dai predatori e dalle intemperie. Oggi però i pericoli maggiori per la nostra salute si annidano proprio all’interno delle nostre case.

La nostra salute è costantemente messa in pericolo da una forma insidiosa di inquinamento domestico, legata a un impiego sempre più massiccio di prodotti chimici e sintetici.

Solo da poco si è potuto conoscere il prezzo che l’umanità paga per l’uso di questi nuovi prodotti e materie plastiche, che hanno avuto enorme successo e diffusione negli ambienti domestici.

Per la maggior parte della giornata si vive in ambienti artificiali, forse addirittura a rischio, certamente fonti di tensione, essendo così estranei all’habitat naturale offerto dal territorio circostante.

Ma anche lo stesso territorio è in pericolo a causa di questo inquinamento che noi, con le nostre scelte e le attività domestiche quotidiane, non facciamo che accrescere.

Ogni volta che utilizziamo uno spray, laviamo i piatti, facciamo il bucato, ci laviamo, dipingiamo una stanza, compriamo prodotti a lunga conservazione o scegliamo tessuti in fibra sintetica, creiamo ulteriori difficoltà a noi stessi e all’ambiente.

Inoltre, le nostre case fanno un grande spreco di risorse preziose, come energia, materiali e acqua; contemporaneamente producono una quantità di rifiuti, in parte tossici, che finiscono per essere riversati nell’ambiente.

Da quando si è evoluto l’uomo conduce un’esistenza relativamente stabile: mangia lo stesso tipo di cibo, beve la stessa acqua, respira la stessa aria. Fino a poco tempo fa, tra l’uomo e la natura esisteva un certo equilibrio: se avvenivano dei mutamenti nell’ambiente o nel clima, tale equilibrio si ristabiliva in un processo evolutivo continuo.

Grazie alle doti di intelligenza e di abilità manuale, la specie umana ha sviluppato una particolare capacità di interferire nell’equilibrio naturale e di modificare l’ambiente.

La fabbricazione degli utensili, la scoperta del fuoco, la capacità di addomesticare gli animali per utilizzarli al proprio servizio, le nuove tecniche agricole e la costruzione di insediamenti abitativi stabili costituiscono i primi passi sulla via del progresso.

Negli ultimi 50 anni, il ritmo dei cambiamenti operati dall’uomo sull’ambiente si è intensificato e oggi, dopo milioni di anni di graduale evoluzione, stiamo mettendo in pericolo la nostra stessa sopravvivenza, quelle delle altre specie viventi e dell’intero ecosistema.

Il maggior pericolo derivante dalle sostanze sintetiche è legato al fatto che non se ne conoscano con precisione gli effetti a lungo termine, è infatti possibile che gli effetti di una determinata sostanza non si manifestino per molti anni, come nel caso delle malattie prodotte dall’intossicazione d’amianto, le quali si possono manifestare dopo 10 o 20 anni dopo l’esposizione.

Esaminando con attenzione la propria casa si possono trovare dappertutto possibili fonti di inquinamento:
gli elementi di copertura del tetto possono essere stati trattati con sostanze tossiche o isolati con materiali potenzialmente nocivi, nei muri con intercapedine può essere stata iniettata schiuma isolante che emana vapori di formaldeide, le vernici sintetiche e le carte da parati viniliche emanano esalazioni pericolose quando sono nuove, i pavimenti di legno possono essere stati trattati con vernici protettive sintetiche che emanano formaldeide e creano polvere, i mobili vengono spesso riempiti con poliuretano espanso, un prodotto altamente infiammabile, divani e poltrone a volte sono imbottiti con tessuti sintetici, le cucine e i mobili del salotto e della camera da letto sono a volte costruiti con legni trattati con pesticidi.
Il caratteristico odore di una casa nuova, come quello di una nuova auto, è un evidente segnale di questa miscela chimica.

Inoltre nelle abitazioni si può riscontrare anche l’esistenza di agenti inquinanti di origine meno recente: esalazioni e gas prodotti dalla cattiva combustione di fuochi, stufe, fornelli; il piombo delle condutture dell’acqua, muffe, batteri, organismi trasportati dall’aria.

A tutto questo vanno sommati i normali prodotti di largo consumo: detersivo per la casa, sostanze lucidanti, cosmetici, medicinali, prodotti alimentari trattati con conservanti e coloranti, pesticidi da giardino, materiali per hobby, bricolage e manutenzione dell’auto.

Chi lavora negli uffici, negli edifici pubblici e nelle scuole accusa talvolta sintomi ricorrenti come: emicranie, affaticamento, sonnolenza, irritazione agli occhi e al naso, gola secca, generale perdita di concentrazione e nausea.

Mediante controlli dell’aria effettuati all’interno di questi ambienti è stato riscontrato la presenza di svariate sostanze chimiche inquinanti: formaldeide, radon, ossido di carbonio, anidride solforosa, ozono e composti particellari come il fumo di tabacco.

Tuttavia, si pensa che questi sintomi siano attribuibili anche ad altri fattori, come la luce fluorescente, aria troppo calda e secca, un accumulo di ioni positivi e il disadattamento individuale all’ambiente.

La medicina si trova oggi costretta a collegare sempre più malattie non a virus e microbi, quanto a fenomeni ambientali, che possono chimici, biologici e fisici. Con il notevole aumento di sostanze chimiche tossiche nell’ambiente, la sensibilizzazione è diventata una dei fondamentali oggetti di studio della medicina ambientale.

La sensibilizzazione è una reazione alle sostanze chimiche tossiche presente nell’ambiente a livelli generalmente considerati non dannosi.

Il fenomeno è sicuramente legato a particolari sostanze chimiche, alla loro concentrazione e alla predisposizione individuale. Una persona sensibilizzata può diventare progressivamente sempre più vulnerabile, tanto da reagire anche a quantità minime o a bassi tempi d’esposizione.

Quando insorge la sensibilizzazione, l’organismo reagisce sulla base di quattro meccanismi fondamentali:

- Quantità globale assunta: ogni individuo ha una soglia che fissa la quantità limite di sostanza contaminanti che il suo organismo può tollerare. Questa soglia è variabile e può essere abbassata dallo stress, dalle infezioni, dalla mancanza di sonno e da scarso esercizio fisico.

- Adattamento: spesso si verifica una reazione fisiologica alla sostanza contaminante, ma ci si abitua a tal punto da non accorgersene più. Questo adattamento, si ripeterà a ogni nuova esposizione sino a raggiungere una fase di esaurimento delle capacità fisiche di adeguamento, in cui compare la malattia.

- Bipolarità: la reazione naturale dell’organismo a una sostanza contaminante è l’attivazione dei suoi sistemi immunitari e non immunitari di difesa. Dapprima si verifica un aumento del ritmo metabolico nel tentativo di espellere l’agente inquinante e poi, a lungo andare, un forte abbassamento del ritmo con conseguente depressione dei sistemi di difesa. Alla distanza questa reazione bipolare porta l’esaurimento delle sostanze nutritive essenziali del sistema immunitario: insorge la malattia.

- Biochimica individuale: ogni sistema immunitario è diverso dall’altro, quindi anche la sensibilità individuale varia. Si conoscono più di 1500 anomalie metaboliche congenite, che possono danneggiare le capacità naturali di difesa del corpo. (11 Aprile 2007)

Gianpaolo Silvestri e Cristina Bucchi

Fonte: meteolive.leonardo.it
« Ultima modifica: Agosto 16, 2010, 05:36:07 da cristiana »
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Re:500 sostanze pericolose in casa
« Risposta #1 il: Agosto 16, 2010, 05:38:45 »
26/05/10

500 sostanze pericolose in casa
Sin dal mattino veniamo a contatto con sostanze nemiche della nostra salute

Se il buongiorno si vede dal mattino, c’è poco da stare tranquilli. Uno studio dell’Unione europea ha dimostrato come ciascuno di noi, quotidianamente, venga a contatto con 500 sostanze di derivazione sintetica, ovvero non presenti in natura e formulate chimicamente dall’uomo. Un appuntamento poco “gradito” che mette a dura prova il nostro organismo, costretto a un immane lavoro biologico per espellere un elevato numero di elementi estranei. Di alcuni sono totalmente sconosciuti gli effetti sulla salute e molti di essi si accumulano anche nell’ambiente, con un impatto che sarà sempre maggiore con il trascorrere degli anni.   

Pericolo sin dal mattino. Sin dal momento della prima colazione, insieme agli alimenti che assumiamo per iniziare “bene” la giornata ingeriamo tutta una serie di conservanti, additivi ed edulcoranti di derivazione chimica. “Anche se sono tollerati per legge – spiega Francesca Romana Orlando, vice presidente dell’Associazione per le malattie da intossicazione cronica e/o ambientale – dobbiamo sempre considerare che i provvedimenti normativi si basano su un rischio provato certo, mentre la scienza non fornisce mai certezze ‘per sempre’, ma cambia e si aggiorna con il tempo”.   

Oggi, ad esempio, si sa che alcuni additivi alimentari hanno effetti nocivi sulla nostra salute, così come alcuni metalli (oro, argento e alluminio) che troviamo però regolarmente negli alimenti che acquistiamo. “Un altro pericolo arriva dai derivati dell’acido benzoico, quindi da sostanze petrolchimiche – riprende Orlando – largamente presenti in saponi, profumi, detersivi e in tutto ciò che ha come dicitura ‘al profumo di’. Tutti gli aromi e le profumazioni che vengono usati negli alimenti o negli altri prodotti di uso comune sono di derivazione chimica”.   

Problema mercurio. E’ la sostanza tossica più conosciuta dopo il plutonio, ma in realtà invade il nostro quotidiano, a partire da alcune amalgame dentali che ancora oggi vengono utilizzate. “E poi ci sono le lampadine fluorescenti compatte – ricorda Orlando – che potrebbero contenere fino a 4 microgrammi di mercurio. In pochi sanno che quando se ne rompe una in casa bisogna immediatamente aprire le finestre e abbandonare la stanza per almeno un quarto d’ora, perché i vapori di mercurio sono altamente neurotossici”. I residui poi vanno tolti con guanti di gomma spessa, messi all’interno di una doppia busta di plastica e differenziati.   

I ftalati. Si scrivono “difficile”, ma la maggiore difficoltà è quella fatta dal nostro organismo per farseli andare a genio. Gli ftalati sono sostanze chimiche organiche prodotte dal petrolio, usate da oltre 50 anni principalmente per rendere morbido e flessibile il cloruro di polivinile (pvc), quindi la plastica. “Sono presenti anche nei profumi – avvisa Orlando – che quindi rappresentano una grande font di esposizione a queste sostanze, con effetti nocivi a carico dell’apparato endocrino e dell’ambiente”.   

Consigli per tutti i giorni. Per una lotta contro le sostanze chimiche che possono farci male, in via precauzionale è bene evitare i contenitori di plastica morbida per la conservazione dei nostri alimenti, che possono invece essere “alloggiati” nella carta oleata oppure nel vetro. Al momento della spesa, è bene leggere con attenzione gli ingredienti di ciò che mettiamo nel carrello, evitando quelli che presentano liste “sospette” di aromi artificiali. Un occhio di riguardo va prestato anche alla cosmetica: “L’industria dei profumi non è regolamentata, per cui può utilizzare qualsiasi sostanza a patto che singolarmente non risulti tossica. Ma è chiaro che, nella pratica, una stessa persona nell’arco della giornata è esposta a tante sostanze che individualmente non sono tossiche, ma messe tutte insieme possono avere sul lungo termine conseguenze abbastanza serie”.   

Il pericolo “mix” è stato riconosciuto anche dall’Agenzia europea per l’ambiente, che in un rapporto del 2005 ha inserito le esposizioni quotidiane multiple tra i fattori di rischio per la sensibilizzazione agli agenti chimici. “Numerose patologie neurologiche diffuse tra i bambini (iperattività, autismo, difficoltà di concentrazione) vengono curate nelle cliniche ambientali americane con diete prive di additivi chimici e con una vita lontana da fragranze, mobili di plastica o truciolato, che possono emettere composti organici volatili, quei classici odori di nuovo che non sono altro che solventi responsabili di effetti cancerogeni sul lungo termine e irritativi sul breve termine”.   

Sul tema, la prossima settimana, uscirà il libro di Francesca Romana Orlando “Il cerchio perfetto”, che tenta di indagare tra gli interessi politici che si nascondono dietro ogm, mercurio, mancato riconoscimento internazionale di malattie come l’elettrosensibilità. “C’è un meccanismo di democrazia che va messo in discussione – conclude l’autrice – Il consumatore va informato per poter essere messo nelle condizioni di scegliere bene, mentre in realtà l’industria continua a produrre ciò che è più conveniente dal punto di vista economico. Al contrario, però, questo non genera benessere, perché i costi sociali delle malattie e dell’assistenza vengono pagati dalla comunità”.
 
Paola Rinaldi
 
Fonte: http://www.vivereinarmonia.it/benessere/articolo/in-casa-500-sostanze-pericolose.aspx
Cristiana

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