Autore Topic: Allarme smog. Un ricovero ogni 36 ore  (Letto 10067 volte)

cristiana

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Allarme smog. Un ricovero ogni 36 ore
« il: Agosto 08, 2010, 11:45:32 »
Post del 07/03/08

Sono preoccupanti i dati che arrivano da una ricerca realizzata con l'Harvard School of Public Health e finanziata dalla Regione Lombardia insieme con agenzie di ricerca internazionali.

La ricerca ha misurato i danni dello smog sulla salute dell’uomo evidenziando come le micropolveri portano a ospedalizzazioni e anni di vita in meno.

L'indagine è stata condotta su un campione di quasi tremila cittadini e ha evidenziato come solo in città ci sono almeno 250 ricoveri urgenti all'anno (un ricovero per smog ogni 36 ore) dovuti al Pm10 troppo elevato.


Entrando nello specifico dello studio si evidenzia come centocinquanta dei ricoveri sono legati alle malattie respiratorie, mentre gli altri cento a problemi cardiaci.

In Pronto soccorso si riscontrano casi di infarti, ictus e crisi respiratorie; con un rischio di trombosi che cresce con l'incremento delle polveri.

Tra i test effettuati, anche quello che mette in relazione i livelli di inquinamento e la coagulazione del sangue: quando tale “miscela” diventa eccessiva aumenta il rischio di danneggiamento dei vasi sanguigni e del cuore.

Per ogni 10 microgrammi di micropolveri in più, il tempo di protrombina (indicatore della coagulazione) diminuisce dal 5 all'8%. Lo stesso avviene con l'omocisteina, un aminoacido collegato alle infiammazioni dell'organismo. Con il Pm10 fuorilegge il suo valore aumenta del 7%; di qui la crescita dei problemi cardiaci.

CONCLUSIONE
Per i ricercatori, i veleni dell’aria avrebbero quindi un effetto moltiplicatore sulle malattie: le micropolveri favorirebbero lo sviluppo e la nascita di malattie, aggravando i sintomi e arrivando a provocare morti premature soprattutto se sommate a stili di vita nocivi come il fumo, la scarsa attività fisica e una dieta sbilanciata.

Per ogni 10 microgrammi di incremento di polveri sottili in chi fuma aumenta fino al 70% il rischio di trombosi, mentre per gli altri l'impatto sarebbe decisamente minore.

Questi dati choc - oltre che allarmarci – devono farci riflettere, alla luce anche della procedura di infrazione aperta dalla Ue nei confronti dell’Italia per il superamento dei valori limite di smog.

Riccardo Capannelli
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RICCARDOCAPANNELLI@libero.it


Fonte: ecodimilano.com
Cristiana

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