Autore Topic: Cadmio, piombo e mercurio nei funghi UE  (Letto 12577 volte)

cristiana

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Cadmio, piombo e mercurio nei funghi UE
« il: Agosto 06, 2010, 06:56:14 »
10/06/2009


Il Rapporto Europeo “EUR Report – Elementi chimici nei funghi superiori”

ROMA - É ormai noto che i funghi assorbono in modo naturale sostanze potenzialmente tossiche, ma non è altrettanto chiaro quale sia il limite oltre il quale queste diventano nocive per la salute dell'uomo. Un gruppo di micologi italiani ha studiato per oltre 20 anni la presenza di metalli pesanti nelle specie fungine, partendo da una semplice domanda: quale deve essere il livello massimo di cadmio, ad esempio, in un porcino (Boletus edulis) o di piombo in un ovolo (Amanita caesarea)?
La risposta è il rapporto "EUR Report - Elementi chimici nei funghi superiori", edito dal JRC della Commissione Europea e presentato dall'ISPRA. Altri autori del volume sono l'Istituto Cantonale di Microbiologia del Canton Ticino (CH), l'AMB (Associazione Micologica Bresadola-Centro Studi Micologici) ed ENIA.
Il Rapporto analizza le concentrazioni di 35 elementi chimici presenti in 9000 campioni di funghi, allo scopo di definire i valori-limite oltre i quali i metalli diventano eccessivi e danneggiano la salute dell'uomo e degli ecosistemi terrestri nei quali sono inseriti.
Qualche esempio: nei porcini (Boletus edulis) e nell'ovolo (Amanita cesarea) il cadmio risulta presente a livelli limite, mentre la stessa specie degli champignon coltivati (Agaricus bisporus) allo stato selvatico contiene boro in quantità consistente. Si arriva addirittura al caso dell'Amanita muscaria: è l'unico essere vivente in natura ad accumulare zirconio (Zr) e uno dei pochi a concentrare il rarissimo vanadio (V).
Tuttavia, se un fungo contiene un alto livello di piombo non vuol dire che il terreno sia contaminato dalla stessa sostanza. Anzi, in alcuni casi il suolo ne risulta pressoché privo. Ciò significa che è il fungo stesso a "decidere" quali metalli pesanti assorbire e in quali quantità. I micologi hanno così definito il "fungo di riferimento", ciascuna specie con le proprie quantità congenite di metalli pesanti.
"Quali percorsi facciano lo zirconio, il piombo o il cadmio nel corpo umano non è ancora chiaro, ma possono essere pericolose le conseguenze sulla salute dell'uomo"- ha affermato Carmine Siniscalco responsabile del "Progetto Speciale Funghi" di ISPRA - "Per cui nel consumare i funghi è sempre bene adottare un criterio di prudenza.
Grazie al lavoro dei micologi dell'AMB. l'Italia possiede oggi una banca dati enorme: oltre 9000 esemplari di funghi e 300 campioni di suolo. Un archivio talmente prezioso e unico in Europa che lo scorso anno la UE ha riscritto la normativa europea sui contaminanti nei prodotti alimentari (Regolamento CE n. 629/2008) partendo dai dati italiani ora presentati nell'EUR-Report, in particolare per cadmio e mercurio.


Fonte: arezzoweb.it
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Re:Cadmio, piombo e mercurio nei funghi UE
« Risposta #1 il: Agosto 06, 2010, 06:58:14 »
NEI FUNGHI PIOMBO E MERCURIO, RAPPORTO EUROPEO


(ANSA) - ROMA, 10 GIU - Porcini al cadmio, ovoli al piombo e champignon al boro. I funghi, si sa, possono essere velenosi. Questi invece assorbono, in modo naturale, sostanze chimiche potenzialmente tossiche. Non e' chiaro pero' quale sia il limite oltre cui queste diventano nocive per la salute dell'uomo. La risposta e' nel rapporto 'Eur Report - Elementi chimici nei funghi superiori', edito dal Jrc della Commissione europea e presentato dall'Istituto superiore di protezione ambientale (Ispra). Lo studio - riferisce l'Ispra - parte dalla domanda su quale possa essere il livello massimo di sostanze consentite. Si analizzano cosi' le concentrazioni di 35 elementi chimici presenti in 9.000 campioni di funghi per definire i valori-limite oltre cui i metalli diventano dannosi per la salute dell'uomo e degli ecosistemi terrestri. Oltre a porcini e ovoli, c'e' poi il caso dell'amanita muscaria: l'unico essere vivente in natura a accumulare zirconio e uno dei pochi a concentrare il rarissimo vanadio. Ma se un fungo contiene un alto livello di piombo non vuol dire che sia il terreno a essere contaminato. Significa che e' il fungo a scegliere quali metalli assorbire. Cosa che ha portato i micologi a definire il ''fungo di riferimento'', ciascuna specie con i propri metalli pesanti. Ma quale siano i percorsi dei metalli nel corpo umano, afferma Carmine Siniscalco responsabile del progetto Speciale funghi di Ispra, ''non e' ancora chiaro''. Secondo i micologi dell'Amb, l' Italia possiede oggi una banca dati enorme: oltre 9.000 esemplari di funghi e 300 campioni di suolo. Un archivio unico in Europa che ha portato la Ue a riscrivere la normativa europea sui contaminanti nei prodotti alimentari. (ANSA). Y99-GU
(10/06/2009)


Fonte: ansa.it
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