16-01-10(tratto dal sito americano www.lowdosenaltrexone.org)FINO A QUANDO NON CI SARA'UNA CURA C'E' LDN Brevemente:Durante il corso degli anni passati esperienze sempre piu'frequenti dell'uso clinico di ldn nel trattamento di pazienti con sm, hanno dimostrato la sua efficacia nel ridurre attacchi e ricadute. Inoltre la maggior parte di questi pazienti ha notato la riduzione dei sintomi piu' fastidiosi della sm, spasticita',fatica ,perdita di equilibrio,dolori e problemi minzionali
Avvertenza importante:Persone ammalate di sclerosi multipla che sono soggetti a spasmi muscolari e rigidita'sono avvisati di iniziare a dosi ridotte (1,5 mg/die) per arrivare alla dose massima di 3 mg/die dose che non si deve piu' superare .
Pazienti che sono sottoposti a fatica,fonti di calore,attacchi febbrili,possono incorrere in una ricorrenza di questi sintomi preesistenti,questo scaturisce da un' area coinvolta in precedenza da problemi neurologici. Questa area tende ad avere aumento dell'irritazione al tessuto nervoso circostante una vecchia lesione. Questi episodi non rappresentano una ricaduta.
COME VENNE ASSOCIATO L'USO DI LDN ALLA S.MIl dottor Bihari e i suoi colleghi decisero di allargare il raggio d'azione delle loro ricerche focalizzate all'uso di ldn per l'infezione da HIV/AIDS a tutte le altre patologie del sistema immunitario compresa la sclerosi multipla. Questo in considerazione del fatto che le endorfine sono gli ormoni centralmente coinvolti nella regolazione del sistema immunitario e che bassi livelli di endorfine erano stati scoperti nel sangue degli ammalati di s.m. Il naltrexone quando testato ad alte dosi sui topi da laboratorio e sulle persone aumenta il livello delle endorfine nello sforzo che il corpo ha nel tentativo di superare il blocco del naltrexone.Questo farmaco e' diventato il centro delle ricerche del gruppo del dott.Bihari.
Quando scoprirono che le endorfine sono prodotte quasi tutte nel mezzo della notte tra le 0200 e le 0400,gli studi si concentrarono su dosi minori (da 1,5 mg a 5mg all'ora di coricarsi)con la speranza che un breve periodo di blocco delle endorfine prima delle 0200 inducesse l'organismo a produrne una quantita'superiore.Infatti venne accertato che la medicina (ldn)agisce solo in questi dosaggi,non ha effetti per dosaggio inferiore a 1,5 mg/die e superiore a 4,5mg/die).Un trial controllato in doppio cieco (placebo/ldn)in pazienti con HIV/AIDS dimostro'un notevole miglioramento sulla malattia nei pazienti che assumevano ldn rispetto a quelli del placebo.
Fu durante questo trial che una stretta amica della figlia del dott.Bihari ebbe tre episodi di crisi acute (ricadute)dovute alla sm che tutti rientrarono spontaneamente in 9 mesi.In virtu'della sua conoscenza sulla sm,in quanto neurologo e sapendo che la patologia ha origine da una deficienza del sistema immunitario(malattia autoimmune),il dott.Bihari inizio'a far assumere all'amica della figlia naltrexone in dosi da 3 mg ogni sera prima di coricarsi. La stessa prese ldn per 5 anni senza avere avuto piu' attacchi o ricadute. Ad un certo punto, quando qualcuno comincio' a negare che avesse la sm,la paziente interruppe l'assunzione di ldn dopo tre settimane e mezza ebbe episodi di rigidita'debolezza,spasmi alla mano sinistra,quindi riprese ad assumere ldn come faceva prima ,i problemi passarono e lei non ha piu avuto nessuna ricaduta da piu' di 12 anni.
L'apparente meccanismo d'azione di ldn in questa patologia e'simile per l'AIDS e le altre patologie autoimmuni. Una piccola dose di naltrexone preso ogni sera prima di andare a dormire o comunque nell'intervallo dalle 21,30 alle 0300, triplica il livello delle endorfine nel corpo riportandolo alla normalita' per tutto il giorno successivo. Considerando che questo livello di endorfine e' basso nelle persone con sclerosi multipla,le funzioni immunitarie sono malamente regolate con significante danneggiamento della funzione naturale di supervisione all'attivita' immunitaria delle cellule CD4.Nell'assenza di una normale regolazione delle funzioni immunitarie,alcune di queste cellule dimentica la sua naturale abilita'nel distinguere le 100.000 strutture chimiche del corpo(chiamate proprie) dalle strutture estranee(chiamate non proprie)rappresentate da batteri,funghi,parasiti e cellula del cancro. Con questa perdita di memoria immunologica,alcune cellule iniziano ad attaccare le strutture chimiche proprie del corpo,nel caso di persone con s.m il tessuto principalmente attaccato dalle cellule immunitarie(in particolare i macrofagi)e' la mielina,il rivestimento che isola le fibre nervose. LDN in questi pazienti lavora ripristinando i livelli delle endorfine al valore normale permettendo al sistema immunitario di riprendere al sua normale attivita' di supervisione.
CASI RIPORTATI DAL PROMOTORE DELLA TERAPIAA maggio del 2000 il dott.Bihari riporto' 4 casi di sorprendenti rapidi miglioramenti clinici associati all'uso di LDN avvenuti in persone affette da s.m. Tre di loro erano pazienti femmine al quale Bihari prescrisse ldn da assumere tutte le sere all'ora di coricarsi. A marzo del 2002 gli stessi 4 pazienti avevano mantenuto i miglioramenti. Nel frattempo ci sono stati molti altri pazienti che hanno avuto gli stessi miglioramenti in spasticita', fatica, deambulazione.
I report originali del dottore relativi ai 4 pazienti,riportati a maggio del 2000 sono i seguenti:1. Un paziente di 31 affetto da sm rr che recentemente ha sviluppato problemi nella parola(disfasia),aumento della debolezza ad una mano e una gamba,ha iniziato ldn e ha riportato che dopo una settimana i suoi problemi con la parola erano sostanzialmente spariti e c'era un sostanziale miglioramento nel portamento a nell'uso della mano sinistra
2.Una paziente 44 enne affetta da sm pp(cosi' come le altre due donne di cui si parla sotto) che era costretta a girare per la casa con il deambulatore,dopo tre giorni dall'inizio di ldn,fu in grado di alzarsi e andare in bagno senza bisogno dello stesso e per la prima volta negli ultimi due anni ha riportato di aver avuto miglioramenti del 20-30%all'equilibrio,dovuti soprattutto alla riduzione della spasticita'
3.il terzo paziente riporto'immediati miglioramenti alla deambulazione anche questi dovuti alla diminuzione della spasticita'
4.Il 4 fu preso in considerazione dal dott.Bihari ad aprile del 2000 quando sulla segreteria telefonica del suo studio trovo'il messaggio di una donna che lo ringraziava.Era stata diagnosticata con sm e per i passati 10 anni aveva sofferto di danneggiamento alla vista in un occhio,al punto che fu costratta a usare gli occhiali. Diceva che il suo neurologo le aveva prescritto LDN tre mesi prima e in pochi giorni ha ripreso a vedere anche da quell'occhio come vedeva da quello non danneggiato.Disse anche che per due giorni si era scordata di prendere ldn ed il problema era tornato per scomparire nuovamente dopo 2 giorni di riassunzione.
MAGGIO 2004Nel preparare la proposta per un trial clinico nel trattamento della s.m,il dott. Bihari ha raccolto i dati relativi alla sua esperienza clinica con ldn.A maggio 2004 Bihari aveva circa 400 pazienti affetti da sm in terapia con ldn.Di questo gruppo solo due casi avevano riportato episodi di ricadute nel periodo che usavano ldn.Uno era il caso di una donna di 41 anni che dopo 18 mesi di ldn ha avuto una neurite ottica che si e' risolta in 4 settimane. l'altro e' un paziente che dopo 8 mesi ha avuto problemi di rigidita' alla gamba sinistra che non aveva mai avvertito prima e che si sono risolti in 2 settimane.
TESTIMONIANZE DI UTILIZZATORI AMERICANI(new)(IN INGLESE)Una raccolta di testimonianze sull'uso di LDN si puo trovare sul libro "Quelli che sofffrono molto sanno molto"raggiungibile qui':
http://www.ldnresearchtrustfiles.co.uk/docs/2009.pdfFonte:
www.ldnitalia.org