25.000 chili di mercurio sono messi ogni anno nelle bocche degli italiani.
Infatti il mercurio costituisce il 50% dell'otturazione dentale metallica, l
'amalgama dentale. Per molto tempo l'amalgama dentale era rimasta quella
cosa che, quando arriva nello studio dentistico, sta in uno scatolo
contraddistinto da un teschio su sfondo arancione (VELENO); quella cosa che
è classificata dal decreto Ronchi un "rifiuto speciale pericoloso", cioè il
dentista tirandola via dal dente se la butta nell'immondizia è punibile con
una multa o la prigione, ma che "per fortuna" può essere messa in bocca, e
lì diventa innocua!
Il ministero della Salute, con Decreto del 10 ottobre 2001, bandisce
dall'Italia l'amalgama non predosata (l'amalgama predosata rimane
accettabile) e richiede ai dentisti di realizzare la fresatura e lucidatura
dell'amalgama sempre sotto raffreddamento, aspirazione e isolamento con diga
di gomma! Inoltre, secondo il decreto ministeriale, bisogna "evitare per
prudenza la posa e la rimozione dell'amalgama in pazienti con allergie per l
'amalgama, in gravidanza, in allattamento, su bambini sotto i 6 anni d'età,
su pazienti con gravi nefropatie". Infatti il momento dell'inserimento dell'
amalgama e il momento della sua rimozione con la fresa rappresentano
occasioni di elevata esposizione del paziente ai vapori di mercurio. Molto
minori sono le quantità di mercurio rilasciate dall'amalgama dentale durante
il suo soggiorno nel dente, anche se l'Organizzazione mondiale della sanità,
in un suo documento sul mercurio del 1991 definiva l'amalgama dentale la
maggiore fonte di esposizione umana la mercurio.
Lo stesso decreto definisce nuove precauzioni di utilizzo dell'amalgama,
raccomandazioni che verranno ora obbligatoriamente messe sulla confezione,
raccomandazioni che erano state già attuate dai maggiori governi europei ma
non dall'Italia. Per la prima volta dunque si spiega di non posizionare l'
amalgama dentale in vicinanza di altri restauri metallici, al fine di
evitare rischi di corrosione, si spiega di lavorare in locali ventilati con
rivestimenti non tessili per evitare il rischio di contaminazione dello
studio dentistico con vapori di mercurio.
Le implicazioni sono vaste! Per esempio, la necessità della diga di gomma
per la fresatura di amalgama è indicata direttamente da tale direttiva
ministeriale. Il 97% dei dentisti non ha mai fatto fino ad oggi, tutti
rimuovevano senza diga e chissà se tutti ottempereranno alla nuova direttiva
ministeriale!
Infine, chi ha avuto reazioni da amalgama, per esempio nel momento di
lucidature o fresatura, può segnalare l'evento avverso al Ministero della
Salute attraverso il proprio medico o l'addetto della propria Ausl.
Dunque l'operazione di phase-out, di abolizione, dell'amalgama fa, anche in
Italia, un nuovo passettino in avanti. Nell'aprile 1999 un parere del
Consiglio Superiore di Sanità (rimasto ignoto al pubblico, persino ai
dentisti), pur rassicurando i dentisti e non mettendo in discussione l'
utilizzo dell'amalgama come materiale di otturazione dentaria, dall'altra
parte prendeva in considerazione anche la pericolosità generica di questo
materiale contenente mercurio e raccomandava già allora che, in caso di
sopravvenute reazioni locali, in particolare di lesioni lichenoidi in
vicinanza di amalgama, o nei casi sicuramente accertati di allergia a tale
materiale, la rimozione dell'otturazione era indicata.
I danni da amalgama dentale, ricordiamo, sono stati oggetto di un
procedimento penale in Germania nel 1993, avviato da 1500 pazienti, alla
fine del quale l'azienda che allora era la maggior produttrice europea di
amalgama ha annunciato la cessazione di tale produzione in favore di
otturazioni non contenenti mercurio. L'attivismo del Parlamento svedese
contro il mercurio dentale ha a suo tempo favorito la normativa europea sui
dispositivi medici, categoria della quale fa parte l'amalgama e che richiede
ai vari governi dell'Unione europea un attento monitoraggio. In Svizzera,
onde evitare terremoti forzati per abolire l'amalgama dentale, avviene che
già a livello universitario non si insegna più ai futuri dentisti a fare
otturazioni in amalgama. Forse questo avverrrà in futuro anche in Italia,
nel frattempo, se chiedete al vostro dentista di sicuro egli ribadirà la
posizione ufficiale di difesa dell'amalgama, cioè che si ingerisce più
mercurio dal pesce che da altro.
G. Paolo Vanoli - dottore in Scienza della Nutrizione - Consulente in
Medicine Naturali -
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