7 novembre 2011Un test per valutare il tasso di metalli e minerali nell’organismo
Gerardo RossiNel 2010, l’O.M.S. (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha dichiarato che il
25 per cento di tutte le malattie esistenti è da addebitare a
intossicazione da metalli pesanti. Gerardo Rossi, medico chirurgo che lavora a
Civitanova Marche (MC) si batte da anni per dimostrare che la presenza nell’organismo di
metalli tossici o di
squilibri minerali ha conseguenze molto pesanti per la nostra salute e il nostro benessere. La sua area di competenza è quella della
medicina ambientale clinica del tutto assente nel nostro Paese, salvo qualche rara eccezione. Una di queste eccezioni è rappresentata in Italia da Mineral Test, centro di studi e ricerche sui minerali fondato nel 2000 nella città marchigiana proprio da Rossi, oggi
direttore scientifico, il quale
ha messo a punto una metodica d’analisi all’avanguardia, innovativa ed efficace .In cosa consiste la vostra analisi sui minerali presenti nell’organismo?Usiamo un metodo analitico, la cosiddetta
analisi minerale tissutale (AMT o mineralogramma). Si tratta di un’analisi di
quaranta minerali contenuti nell’organismo, per verificare se sono in
eccesso oppure se sono presenti in modo
insufficiente rispetto a determinati range. Così possiamo anche vedere se ci sono metalli tossici, come
mercurio, arsenico, piombo, alluminio. Dallo studio dei minerali presenti nell’organismo del paziente e tenendo presente anche di molte variabili come l’età, il sesso etc., si passa all’
interpretazione e quindi alla risoluzione di squilibri con l’
integrazione di minerali in minima quantità.
Si tratta di un esame invasivo?Assolutamente no. Si tratta solo di raccogliere
un ciuffo di capelli in quantità pari a un cucchiaio da minestra. I capelli infatti
riescono a dire moltissimo su intossicazioni croniche o addirittura sulla cronistoria di intossicazioni registrate dal paziente nel passato,
a differenza dell’esame del sangue che copre un periodo molto più breve. E aggiungerei che si tratta di un esame (150 euro) e una cura dai
costi contenuti.Image by © Images.com/CorbisCi dice qualcosa in più sulla fase successiva all’analisi?Vanno subito dette alcune cose importanti. Con il mineralogramma
non si possono fare diagnosi su patologie, ma solo diagnosi che riguardano lo squilibrio minerale e le intossicazioni. Altro aspetto importante è che
non si cura con la terapia endovena ma con semplici capsule preparate dal farmacista in modo galenico, su nostra indicazione. Inoltre
la cura è personalizzata, non ha controindicazioni perché sono previste integrazioni di minerali in quantità al di sotto di quelle minime necessarie all’organismo. La nostra terapia
può anche affiancare cure farmacologiche già in corso, diventando un complemento a volte decisivo. Dal punto di vista pratico
dura tre mesi, cui seguono tre mesi di pausa e alla fine di questo periodo si rifanno gli esami per verificare la situazione.
L’osservazione scientifica dei risultati ottenuti in anni di pratica indica che la metodologia usata da Mineral Test è estremamente efficace.Come è perché è nato questo centro? A me sono sempre interessati i
minerali sin dai tempi dell’università e già allora avevo poche risposte alle mie curiosità sul perché molti fossero utili per curare i malati. Del resto questo tipo di esami era già diffuso almeno
cinquanta anni fa, poi l’avvento di medicinali come la penicillina e il cortisone (per altro importantissimi) ha anche
soppiantato l’analisi dei minerali. Il centro Mineral Test nasce in particolare sulla spinta
dell’indicazione dell’O.M.S, che ha raccomandato l’analisi minerale-tissutale come metodo per il
bio-monitoraggio del mercurio sulle popolazione. Oltre ad effettuare analisi, il centro svolge attività di
ricerca e sperimentazione scientifiche,
autofinanziandosi con i proventi derivati dall’attività clinica.
Image by © Andrew Brookes/CORBISEsistono altre strutture che seguono questa metodica? A me risulta che Mineral Test sia l’unico centro che esegue
esami di questo tipo, o meglio la nostra originalità consiste nella
metodologia di lettura dei risultati sui minerali, che rientra nel campo della
biochimica e non della
medicina alternativa, e nella prescrizione della cura sulla base di
minimi dosaggi di minerali. I nostri interlocutori sono
medici e operatori sanitari, che seguono poi il paziente, e i cittadini che si mettono in contatto direttamente attraverso il sito di Mineral Test (
www.mineral-test-sas.com) Ci arrivano richieste dall’Italia ma anche dal resto
dell’Europa. Il mineralogramma è diffuso negli
Stati Uniti ma anche lì non praticano la lettura dei risultati e la conseguente cura secondo una metodologia medica, come facciamo noi.
Perché i minerali sono importanti per la salute dell’uomo?Sono alla
base del funzionamento del metabolismo cellulare, cioè ogni singola cellula funziona grazie ai minerali e quasi tutti gli
enzimi, che sono una sorta di operai super-specializzati della cellula, lavorano solo se
hanno minerali diversi, da uno a otto, nella loro molecola. L’insulina, per esempio, ha bisogno della giusta quantità di
cromo per funzionare al meglio, se ne ha in quantità inferiore non può svolgere bene il suo compito.
foto di Roby Ferrar/flickrPerché sarebbe bene se tutti ci sottoponessimo all’analisi AMT?La quantità e la qualità dei minerali presenti nel nostro organismo
dipende in modo totale ed esclusivo
dalla madre che trasmette il suo
carico tossico all’embrione. È chiaro che se la madre è in uno stato ottimale sotto il profilo dei minerali e metalli presenti nel suo corpo,
il nascituro sarà più sano. Poi, se si vive in un luogo con forti
problemi di inquinamento, è chiaro che la situazione peggiorerà. L’uomo ha sicuramente una capacità difensiva rispetto agli attacchi di sostanze inquinanti ma
se l’attacco è massivo l’organismo non riesce a difendersi a sufficienza. Quello che cerchiamo di fare è proprio ridare all’organismo la sua massima capacità di difesa.
Che vantaggi ci sono nel riequilibrare le carenze di minerali dell’organismo?È impossibile affermare che una persona nata con alcune
alterazioni dei minerali svilupperà sempre e comunque
determinate malattie. E non posso neppure curare la singola patologia perché, lo ripeto,
non faccio diagnosi di patologie con il mineralogramma, ma solo
diagnosi sullo squilibrio minerale e sulle intossicazioni. Ma so, per esempio, che se elimino il mercurio, un elemento sempre tossico per il corpo, anche se presente in quantità minima, il paziente
starà meglio o avrà dei benefici pur convivendo con malattie croniche (ad esclusione dei tumori).
Nel caso della fibromialgia (malattia caratterizzata da dolori cronici alle ossa, depressione, sofferenza diffusa) che abbiamo seguito in sessanta persone curate in modo personalizzato con sessanta cure diverse, s
ono stati ottenuti risultati davvero eccezionali. Ci sono anziani di oltre ottanta anni in cura da noi da oltre un decennio, che registrano tutti un
miglioramento generale dello stato di salute e in molti casi hanno abbandonato lo scatolone di farmaci che erano abituati a prendere.
Se le giovani donne prima della gravidanza iniziassero la cura, i vantaggi sarebbero duplici per entrambi, madre e figlio. E
nelle donne già incinte potremmo intervenire direttamente e delicatamente sul feto per farlo nascere in condizioni ottimali
poiché il neonato possiede carenze, eccessi e squilibri di minerali sino a quindici volte superiori a quelli della madre. Anche su malati di
Parkinson in cura da noi, ho osservato, ovviamente non guarigioni ma benefici molto rilevanti anche solo dopo i primi tre mesi di cura. In genere, tutte le
malattie auto immunitarie hanno ottimi
benefici dal nostro sistema di analisi e cura. Il vantaggio è certo individuale ma sicuramente, se esteso in forma diffusa, potrebbe essere anche collettivo
con minori pressioni sulla spesa del sistema sanitario nazionale.
Image by © Imaginechina/Corbis
Pensa sia in aumento la sensibilità nei confronti della medicina ambientale? Sono d’accordo con il mio collega
Antonio Pasciuto che proprio nell’intervista a Wise Society
ha sottolineato l’estrema carenza di informazione da parte dei medici perché non siamo adeguatamente informati sin dal periodo dell’università, anche se, nel 2006,
il nuovo codice deontologico dei medici prescrive l’obbligo morale per un medico di occuparsi anche di malattie ambientali.
Quello che mi piacerebbe, e che per ora rappresenta solo un sogno su cui lavorare, è che questa metodica fosse adottata dalle Asl in forma diffusa. I cittadini, al contrario delle istituzioni, sono sempre più informati e sensibili rispetto a queste tematiche.
Un esempio è l’iniziativa partita direttamente dal comitato civico di una città dell’Italia centrale, e in questo caso sostenuta anche dalla Asl locale, che ci ha richiesto lo screening su quarantacinque soggetti che vivono in una zona altamente inquinata. Ecco questi
sono comportamenti che vanno nel senso di quello che dicevo prima e che, se diffusi, potrebbero contribuire a migliorare lo stato di salute di molti cittadini e delle casse dello Stato, anche perché la sperimentazione in questo caso ha costi contenuti rispetto ad altre ricerche scientifiche e può essere effettuata direttamente sui pazienti.
Per chi volesse approfondire, può trovare sul nostro blog (mineraltest.wordpress.com) un gran numero di pubblicazioni scientifiche e notizie utili.FONTE