24 agosto 2010Russia: 5 morti per virus del Nilo
Malattia finora sconosciuta nel paese
(ANSA) - MOSCA, 24 AGO - In Russia sono morte cinque persone per il virus del Nilo occidentale, una malattia finora praticamente sconosciuta nel paese. L'infezione, diffusa anche per il caldo, e' trasmessa da roditori e zanzare.
Il giornale Vremia Novostei sottolinea che le zone piu' colpite sono state la regione di Volgogrado, nel sud, con 108 ammalati, e Voronesh, nella Russia centrale, con tre casi.
Le zanzare, afferma il giornale, possono proliferare in autunno e infettare circa 2 milioni di abitanti.
Fonte:
ansa.it
Venerdì 20 Agosto 2010 Scritto da Iliana GeorgievaIl virus del Nilo occidentale ha preso l'ottava vittima in Grecia
Quattro persone anziane sono morte nel nord della Grecia il 19 e 20 agosto 2010 dopo aver contratto il virus del Nilo occidentale,
portando il numero totale degli incidenti mortali dalla malattia a otto, ha comunicato l'agenzia ANA MPA. Le autorità competenti hanno ribadito che tutti e quattro decessi soffrivano anche di altre malattie.
Il Centro greco per il controllo e la prevenzione delle malattie ha annunciato che, per ora è conferamto il numero di 92 persone intatte dal virus. Le autorità hanno espresso le aspettative che le zanzare killer sarebbero rimaste nel nord della Grecia fino alla metà di settembre.
Il virus del Nilo occidentale si è diffuso nel nord della Grecia e gli infettati sono stati ricoverati nelle città di Salonicco e Veria. Alcuni di quelli sono già recuperati. Per il momento, il virus non si è diffuso in Bulgaria, secondo quanto ha annunciato il ministero della Salute non si è rilevato alcun caso di virus del Nilo occidentale nel Paese.
Tuttavia, la gente non deve temere di una pandemia, siccome nella maggior parte dei casi
il virus passa inosservato, ed
è solo pericoloso per le persone che soffrono di altre malattie, anziani e persone immunodepresse, comunicano i media.
--------------------------------------------------------------------------------Il virus West Nile (WNV) è un virus della famiglia Flaviviridae, che si trova in entrambe le regioni tropicali e temperate. La zanzara tigre è lunga dai 2 ai 10 millimetri. È vistosamente tigrata di bianco e nero. La zanzara tigre è attiva durante il giorno, e non solamente all'alba o al tramonto. Si riscontra inoltre una sua forte resistenza a veleni comuni ed una straordinaria capacità di adattamento all'ambiente.
Circa il 90 per cento delle infezioni da virus West Nile nell'uomo sono senza sintomi. I sintomi dell'infezione moderata da virus del Nilo occidentale però sono rappresentati da febbre moderata dopo pochi giorni di incubazione, che dura da tre a sei giorni, accompagnata da malessere generalizzato, anoressia, nausea, mal di testa, dolore oculare, mal di schiena, mialgie (dolori muscolari), tosse, eruzioni cutanee, diarrea, linfadenopatia e difficoltà a respirare.
Contro il virus non esistono trattamenti specifici. È possibile solamente attenuare i sintomi della malattia.
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17 agosto 2009Ricompare il virus del Nilo. Un caso a Mantova. Donazioni di sangue comunque sicureA un anno dal primo contagio umano in Italia (che riguardò una donna di Medicina) è stato segnalato proprio in questi giorni un nuovo caso di “Virus del Nilo”, scoperto in un donatore di sangue di Mantova, che sarebbe comunque già in via di guarigione. Il “Virus del Nilo” viaggia con gli uccelli migratori. Può trasmettersi dagli uccelli ad altri animali, o all’uomo, solo attraverso la puntura di una zanzara infetta. Non può quindi trasmettersi direttamente, per altre vie, da uomo a uomo, o da animale ad altro animale. I cavalli sembrano essere le vittime più esposte a questo virus: nelle scorse settimane ne ha ucciso uno, sempre nel mantovano, e ne ha contagiato un altro a Correggio. Ne sono derivati controlli in tutti i maneggi dell’intera area. Controlli, per quanto riguarda l’uomo, sono stati disposti sul sangue donato nelle province di Mantova, Ferrara e Rovigo (controlli che comunque si effettuano di routine già dall’anno scorso, quando fu segnato il primo caso di virus del Nilo a Medicina). Le donazioni comunque continuano ad essere raccolte regolarmente, con l’unico blocco, stabilito a Reggio Emilia, per donatori che abbiano soggiornato recentemente nel Mantovano.
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31 agosto 2009Febbre del Nilo: tre casi accertati in Emilia Romagna. Sono graviCome se non bastassero le appresioni per l’influenza “A”, ecco affacciarsi nella nostra regione anche la
psicosi della Febbre del Nilo. Dopo avvisaglie nella vicina provincia di Mantova, ora anche in Emilia Romagna sono stati infatti segnalati tre nuovi casi di “Febbre del Nilo”, malattia neurologica (West Nile) trasmessa dalle zanzare, principalmente del genere “Cukex”. I tre nuovi casi sono stati confermati da Centro Regionale di riferimento per le Malattie Microbiologiche (Crrem) del Policlinico S.Orsola-Malpighi di Bologna.
Due casi si sono verificati nel Ferrarese, ed hanno riguardato due uomini di 72 e 62 anni ricoverati attualmente all’Arcispedale S.Anna di Ferrara; l’altro caso è invece in cura al Policlinico di Modena, e riguarda una donna mantovana di 72 anni. Le condizioni cliniche dei tre pazienti vengono definite gravi. Sono già state messe in atto dal servizio sanitario regionale tutte le misure di sorveglianza e di controllo, in collegamento con il Centro Nazionale per le Malattie Esotiche. La presenza del virus West Nile è segnalata fin dall’anno scorso in varie province del Veneto e della Lombardia, lungo l’asse del Po e nel suo Delta. Nel 2008 vi furono infatti altri tre casi di contagio umano, due ancora in provincia di Ferrara, ed uno in quella di Bologna, nessuno letale, ma in almeno due casi con complicanze piuttosto serie protrattesi nel tempo.
La problematica della Febbre del Nilo ha comportato anche limitazioni e più seri controlli nelle attività trasfusionali ed in quella della raccolta di donazioni del sangue. Già dal primo agosto, infatti, tutte le unità di sangue e gli organi donati nelle province di Ferrara, Rovigo e Mantova vengono analizzati in modo da escludere la presenza del virus e garantire la massima sicurezza del sangue da trasfondere e degli organi da trapiantare.
Il piano regionale prevede anche interventi di disinfestazione in occasione di fiere ed altre manifestazioni all’aperto con concentrazione di pubblico.
Nel Ferrarese, la zona dove per ora si registra l’incidenza relativamente maggiore d contagi, questa nuova infezione portata dalle zanzare riecheggia antichi timori legati alla malaria che fino all’immediato dopoguerra costituva ancora uno dei più comuni rischi per la salute, soprattutto delle genti del Delta e del Basso Ferrarese.
La contaminazione della Febbre del Nilo è più frequente negli animali, uccelli ed equini in particolare (nei mesi scorsi un cavallo è deceduto per questo virus, nel mantovano); il virus si mantiene nell’ambiente attraverso il continuo passaggio tra zanzare e uccelli selvatici e, occasionalmente, può essere trasmesso dalla stessa zanzara agli equini ed all’uomo. L’infezione nell’uomo è spesso asintomatica (80% dei casi) o presenta sintomi lievi aspecifici.
Sono nell’1% dei casi, soprattutto in persone anziane già con deficit immunitari, si determinano sintomi più gravi di tipo neurologico (encefaliti o meningoencefaliti).
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3 settembre 2009Febbre del Nilo: un altro caso nel rodiginoTorna a colpire la malattia neurologica West Nile. Dopo i tre casi segnalati nei giorni scorsi e riguardanti due anziani residenti nel ferrarese, ricoverati a Ferrara, e una donna residente nel mantovano, ricoverata a Modena, ora un uomo di 70 anni di Villadose (Rovigo), ricoverato in prognosi riservata nel reparto malattie infettive dell’ospedale di Rovigo, e’ risultato positivo per il virus trasmesso dalla zanzara del genere Culex. Un caso analogo era stato registrato circa un anno fa sempre nel rodigino. ”Il paziente – informa una nota dell’Ulss 18 di Rovigo – era giunto all’osservazione dei sanitari il 20 agosto per febbre in soggetto portatore di malattia epatica”. Gli accertamenti hanno rivelato ”la positivita’ per il virus West Nile. Le condizioni attuali del paziente sono stazionarie; la prognosi resta comunque riservata”.
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10 settembre 2009Ferrara, dopo otto giorni di coma e’ morto il 71enne colpito dal virus West NileEra stato ricoverato il 20 agosto scorso per malattia di West Nile, Febbre del Nilo, virus trasmesso dalla zanzara principalmente del genere Culex, ma era già affetto da patologie croniche. L’ uomo, di 71 anni, è morto ieri sera nel reparto di terapia intensiva di Ferrara. La notizia è giunta oggi, attraverso un comunicato congiunto di Comune e Provincia di Ferrara, Ausl e Azienda ospedaliera.
Da fine agosto alla prima settimana di settembre nel Ferrarese quattro persone sono state colpite da meningoencefalite dovuta a virus di West Nile: due sono in fase di miglioramento dal punto di vista generale e neurologico, una terza e’ tuttora ricoverata in condizioni critiche in rianimazione. Altri casi di West Nile sono stati segnalati nei giorni scorsi nel Mantovano, nel Rodigino e a Imola.
Il virus del Nilo occidentale (noto anche con la denominazione inglese West Nile Virus) è un flaviviridae del genere Flavivirus (di cui fanno parte anche il virus della febbre gialla, il virus dell’encefalite di Saint-Louis e il virus dell’encefalite giapponese). Il suo nome viene dal distretto di West Nile in Uganda, dove è stato isolato per la prima volta nel 1937 in una donna che soffriva di una febbre particolarmente alta. In seguito è stato trovato negli uomini, negli uccelli e nei moscerini in Egitto negli anni cinquanta, diffondendosi infine anche in altri Paesi. La malattia ha un andamento endemico-epidemico ed è diffusa soprattutto in Africa , Medio Oriente, India, Europa e, più recentemente, negli Stati Uniti, dove la prima epidemia è stata dichiarata a New York nel 1999.
Le zanzare, ed in particolare il genere Culex, sono i principali vettori del virus. L’uomo e il cavallo possono ammalarsi tramite la puntura di zanzara, ma non sono a loro volta trasmettitori dell’infezione ad altre zanzare ne’ ad altre persone o ad animali. I sintomi sono rappresentati da febbre moderata dopo pochi giorni di incubazione, che dura da tre a sei giorni, accompagnata da malessere generalizzato, anoressia, nausea, mal di testa, dolore oculare, mal di schiena, mialgie (dolori muscolari), tosse, eruzioni cutanee, diarrea, linfadenopatia e difficoltà a respirare. In meno del 15% dei casi, negli anziani e nei soggetti più deboli, possono aggiungersi gravi complicazioni neurologiche quali meningite o encefalite. Generalmente il malato si rimette spontaneamente in 3-5 giorni, ma la malattia può essere anche mortale in individui anziani e immunodepressi.
Dopo i casi registrati della malattia sono gia’ state attivate diverse procedure: il Comune di Ferrara, su indicazione del Dipartimento di Sanita’ Pubblica, ha compiuto interventi di disinfestazione straordinaria a ogni segnalazione di caso; gli interventi sono stati fatti il 29 e 30 agosto e il 7 e 8 settembre e si sono aggiunti a quelli – larvicidi e adulticidi – gia’ programmati con tutti i comuni della provincia e previsti dal Piano regionale di sorveglianza. Il gruppo tecnico scientifico, previsto dal Piano di sorveglianza regionale integrata medico-veterinaria, in stretto raccordo con l’ Autorita’ sanitaria e gli Enti preposti, fin dalla primavera ha inoltre, messo in atto tutte le attivita’ di sorveglianza rivolte agli animali ed alle zanzare. Importanti le raccomandazioni per i cittadini: prima tra tutte, la protezione individuale dalle punture di zanzara, tramite l’ utilizzo di repellenti, e indumenti adeguati che lascino poche parti del corpo scoperte e proteggendo gli ambienti abitativi con zanzariere o diffusori di insetticidi.
Fonte12 settembre 2009Altri tre pazienti ricoverati per la “febbre del Nilo”Sono saliti a sei i casi di “Febbre del Nilo” diagnosticati in Regione: tre a Ferrara (dove due giorni fa è deceduto un anziano di 71 anni già affetto da patologie croniche), uno a Modena e uno a Imola. “Il virus trasmesso dalle zanzare è presente solo nel bacino attorno al Po – ricorda la Regione – ma ha complicanze solo per pazienti già debilitati”. Fra le vittime, tempo fa, anche un cavallo nel mantovano.
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23 novembre 2009West Nile: seconda vittima nel ferrarese, muore una donna di 74 anni, dopo tre mesi di agoniaDopo tre mesi di agonia è morta nel ferrarese Franca Finessi, 74 anni: è la seconda vittima stroncata in questa zona, dall’infezione da West Nile. La donna residente a Jolanda di Savoia era ricoverata da fine agosto in stato di coma all’Ospedale Sant’Anna della città estense. All’inizio di settembre, sempre nello stesso ospedale, la prima vittima: un uomo di 71 anni di Coronella.
Dall’inizio dell’anno sono 5 i casi mortali: oltre alle due vittime ferraresi, due nel Rodigino e una nel Veneziano. West Nile Disease, lo ricordiamo, è una malattia virale trasmessa da zanzare comuni, che assumono il virus dagli uccelli selvatici. L’uomo e il cavallo possono ammalarsi tramite la puntura di zanzara, ma non sono a loro volta trasmettitori della infezione ad altre zanzare né ad altre persone o ad animali. Solo in casi rari, meno dell’1%, in particolare in persone anziane e con patologie croniche, può presentarsi in forma grave. Attualmente risultano colpiti il territorio della provincia di Ferrara e parte del territorio della provincia di Bologna (Comuni di Malalbergo e Bentivoglio). Anche se il rischio di contagio tra uomo e uomo è scarsissimo, è attivo un piano di sorveglianza sul virus in Emilia Romagna e, a scopo precauzionale, nelle zone interessate tutte le unità di sangue raccolte vengono analizzate per garantire la massima sicurezza del sangue per le trasfusioni.
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