05/08/07
Manufatti in cementoamianto, tubazioni o lastre, non solo non si sono rivelati di vita eterna come il nome (Eternit) indicava ma anche causa di gravi problemi per la salute dei lavoratori e per l’ambiente.
La pericolosità dei prodotti in cemento-amianto è dovuta alla possibile liberazione di fibre di amianto che normalmente sono legate alla malta cementizia.
E’ ormai dimostrato che anche bassissime esposizioni a polveri di amianto possono indurre un ben preciso tumore polmonare (il mesotelioma pleurico).
Per evitare inutili allarmismi si precisa che i maggiori pericoli di esposizione avvengono nella manipolazione dei manufatti dove per rotture, abrasioni e urti viene meno la funzione del legante.
Per questi motivi le coperture o altri manufatti in buone condizioni possono rimanere al loro posto e nel solo caso di manutenzioni o rimozioni necessitano attenzioni particolari per la tutela dell’ambiente e dei lavoratori.
Nell’ambito dell’attività di vigilanza il Servizio ha riscontrato molta confusione nelle conoscenze delle problematiche inerenti l’amianto dovute ad informazioni più legate agli aspetti commerciali che alla sicurezza del lavoro e alle problematiche ambientali.
Ecco le principali indicazioni utili, relativamente ai manufatti o alle coperture in cemento- amianto:
•Al momento non vi è obbligo di rimozione, devono però essere mantenuti in buono stato di conservazione.
•Non è consentita il commercio, la vendita e neanche il riutilizzo delle parti rimosse.
•I materiali rimossi sono considerati rifiuto pertanto devono essere conferiti in discarica autorizzata. (Non sono lecite altre tecniche di smaltimento quali interramento, rilevati stradali, incenerimento, etc. )
Le operazioni di rimozione devono essere condotte salvaguardando l'integrità del materiale.
Comporta la necessità di installare una nuova copertura in sostituzione del materiale rimosso; (rif. leg. D.M. 06.09.1994). Il sistema della sovracopertura consiste in un intervento di confinamento realizzato installando una nuova copertura al di sopra di quella in amianto-cemento, che viene lasciata in sede quando la struttura portante sia idonea a sopportare un carico permanente aggiuntivo.
Per tale scelta il costruttore od il committente devono fornire il calcolo delle portate dei sovraccarichi accidentali previsti per la relativa struttura. (rif. leg. D.M. 06.09.1994)
Possono essere impiegati prodotti impregnanti, che penetrano nel materiale legando le fibre di amianto tra loro e con la matrice cementizia, e prodotti ricoprenti, che formano una spessa membrana sulla superficie del manufatto.
I ricoprenti possono essere convenientemente additivati con sostanze che ne accrescono la resistenza agli agenti atmosferici e ai raggi Uv e con pigmenti.
Generalmente, i risultati più efficaci e duraturi si ottengono con l'impiego di entrambi i prodotti. Nel caso dell'incapsulamento e della sovracopertura si rendono necessari controlli ambientali periodici ed interventi di normale manutenzione per conservare l'efficacia e l'integrità dei trattamenti stessi. Le sovracoperture, incapsulamenti e le rimozioni, sono generalmente effettuati da ditte specializzate. Tutte le tecniche risultano complesse sia dal punto di vista operativo che di certificazione.
Per quanto concerne la rimozione vi sono ulteriori obblighi a carico dei datori di lavoro che intendono far eseguire i lavori ai dipendenti. Tale dicitura può far intendere che se non vi sono dipendenti non si ricada negli obblighi di cui sopra. In effetti vi sono casi che non vi rientrano (rimozione effettuata da parte del solo proprietario dell’immobile o impresa individuale) ma è fondamentale, onde evitare spiacevoli risvolti (sanzioni amministrative e penali), valutare ogni singolo caso direttamente con gli operatori del Servizio che, previo contatto telefonico, sono a disposizione nelle diverse sedi. In ogni caso si rammenta che per quasi tutti i lavori edili è necessario valutare l’applicazione del D.Lvo 494/96 (Direttiva cantieri) per l'eventuale redazione del piano di sicurezza e coordinamento o per la redazione della notifica preliminare ai sensi dell’art. 11 del medesimo decreto.
Considerato che la pericolosità dell’amianto risiede nella liberazione di fibre cancerogene per inalazione le precauzioni richieste sono mirate alla limitazione della loro produzione mentre le protezioni sono tese a salvaguardare l’apparato respiratorio delle persone che lavorano in aree potenzialmente inquinate.
Giulia Sapelli
Fonte: cremonaweb.it