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Post - Fabrizio486

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Ciao,
rileggendo quello che ho scritto in effetti mi sono accorto che ho omesso il particolare più importante, ovvero che dopo un anno di cure sto molto meglio (i sintomi sono meno invalidanti) ma che ci sono ancora dentro con valori di piombo che si sono abbassati e con valori di alluminio e mercurio ancora alti.
Questo per confermare che la tua affermazione "dubito che sei disintossicato" è più che corretta!!!  :D :D :D :D :D
Purtroppo la strada è ardua poiché la capacità di produrre antiossidanti da parte del mio corpo è ridotta a causa di un allele della glutatione transferasi nullo.
Da qui la decisione sofferta di optare anche (ma non solo) alla chelazione chimica con la frequenza di una flebo al mese. Tante volte mi sono chiesto se fosse corretto o meno ma alla fine ha prevalso la determinazione (o disperazione?) di non voler lasciare intentata nessuna strada.

Ad ogni modo, anche grazie a te e alla tua testimonianza pubblica, tutti noi abbiamo la certezza che il cammino contro i veleni, per quanto lungo e arduo, ci porterà verso la rinascita. ;)

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Salve Cristiana,

da circa un anno sto curando una intossicazione cronica da mercurio, piombo e alluminio che è stata evidenziata sia dal mineralogramma del capello che da quello delle urine (challenge test).
Ho rimosso tutte le amalgame con il protocollo protetto e sto seguendo una terapia che consiste in una dieta mirata, l'integrazione di oligoelementi specifici e la chelazione chimica secondo il protocollo ACAM.

I benefici ottenuti sono stati innumerevoli e considero la rimozione dal corpo di questi veleni l'unica via per il recupero di quello che l'organizzazione mondiale della sanità definisce "salute".

Mi piacerebbe avere una tua opinione sulla seguente questione.
Il mineralogramma del capello è stato effettuato sia prima dell'inizio della terapia che a un anno di distanza presso due strutture differenti (Mineral Test e Doctor's Data) ed evidenzia sempre un eccesso assoluto di potassio (sei volte sopra il valore limite).

Il Dott. Gerardo Rossi mi aveva detto che nella terapia che propone non tiene in considerazione potassio e sodio perché hanno delle notevoli variazioni dovute a fattori indipendenti dal metabolismo intracellulare degli stessi elementi citati; quindi il loro livello non rispecchia fedelmente una concentrazione intracellulare e potrebbe essere fuorviante.
Doctor's Data sostiene che un livello alto di potassio può essere dovuto a turbe metaboliche connesse con l'esposizione ad elementi potenzialmente tossici.

Poiché tra tutti i sintomi gli unici "duri a sparire" sono quelli caratteristici dei pazienti affetti da fibromialgia (fatica, rigidità muscolare diffusa, nodini muscolari, artralgie severe) mi chiedevo, sulla base della tua esperienza, se l'eccesso di potassio nei tessuti potesse contribuire ad alimentare questo tipo di sintomi o esserne addirittura la causa.
Tengo a precisare che un successivo controllo ha evidenziato che i livelli di potassio nel sangue e nelle urine sono assolutamente nella norma.

Vista la naturale predisposizione del corpo a perdere potassio al fine di ridurre la sua concentrazione nei tessuti mi è stata consigliata la sudorazione, attiva o passiva.

Cosa ne pensi?
Grazie mille

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