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Post - Gerardo Rossi

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Viki, ho in cura più di cento Pazienti che hanno fatto fino a 60 (SESSANTA!) chelazioni endovena con EDTA; si sono rivolti a me perché sono tutti peggiorati; all'analisi minerale dei capelli sono risultati enormemente intossicati, soprattutto da mercurio, ed estremamente carenti di minerali essenziali!!! Io mi informo, mi confronto e mi aggiorno su PubMed, ai convegni dell'AISETOV (Ass. It. Studio Elementi Traccia negli Organismi Viventi) e FESTEM (Federation of European Societies on Trace Elements and Minerals) di cui sono membro; ai convegni ISDE Italia (International Society of Doctors for the Environment) e RIRAS ( Rete Italiana Ricercatori per la Responsabilità Ambientale & Sociale) dei quali sono socio. Questo elenco dovrebbe servire per farle capire che non Le ho raccontato "fregnacce" come le definisce Lei, ma che le mie considerazioni sono frutto di esperienze e valutazioni medico-scientifiche.
Lei asserisce che "Non ci è nato nesuno con 6 volte (per dire poco..perchè ho letto anche di 15 o +)  il valore accettabie di quelle schifezze, specie di alluminio,piombo o mercurio" e invece si sbaglia: deve sapere che i primi minerali tossici vengono trasmessi da madre a figlio durante la gravidanza, e che nel neonato si trovano anche 15 volte più alti che nella madre.
"Poi ,che ognuno faccia quel che vuole" giustissimo! Vada a fare quello che vuole, sperando che Le possa essere utile.

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in risposta a Viki: L'analisi minerale dei capelli è una metodica raccomandata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità per il biomonitoraggio del mercurio nelle popolazioni dal 2008; è utilizzata da 40 anni dall'EPA (Environmental Protection Agency); è utilizzata dall'Istituto Superiore di Sanità da circa 20 anni. Su PubMed, biblioteca informatica mondiale di letteratura medico-scientifica, vi sono 618 pubblicazioni su "hair mineral analysis"; di queste, 40 sono su minerali nei capelli e cancro! Affermare ancora oggi che l'analisi minerale del capello susciti dei dubbi, è sinonimo di errata o scarsa informazione! Fare un test di provocazione con EDTA per valutare l'intossicazione è una cosa assolutamente inutile; l'EDTA e tutti gli altri chelanti chimici (a proposito, i minerali, anche quelli tossici non sono prodotti chimici, in quanto sono elementi naturali!!!! Non si può sintetizzare un minerale, altrimenti ogni notte mi fabbricherei un po' di ORO!) non superano la membrana cellulare e tantomeno la barriera ematoencefalica; chelano solo i minerali che circolano nel sangue e basta, e purtroppo tutti i minerali, anche quelli essenziali!) e servono solo nelle intossicazioni acute (vedi la pubblicazione del prof. Paolo Zatta, Università di Padova); sono proprio i chelanti chimici che causano REDISTRIBUZIONE al CERVELLO dei METALLI TOSSICI!!!! Pretendere di eliminare minerali tossici, accumulati per tutta la vita, in breve periodo è fuori da ogni logica e denota nessuna conoscenza della biologia. Ricordatevi che i minerali tossici sono su questo pianeta da prima che nascesse la VITA! Gli organismi viventi, e quindi anche noi, hanno la potenzialità e capacità di difendersi da questi nemici e lo fanno utilizzando ciò che la natura mette a disposizione, come gli oligoelementi antagonisti dei minerali tossici. Spero di essere stato chiaro ed esaustivo.

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Ottimi e utili consigli. Ricordatevi inoltre di aprire subito le finestre, e lasciarle aperte a lungo, per arieggiare il locale. La stessa accortezza e prudenza deve essere posta in atto nel caso di rottura di lampade a basso consumo.

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Cara Cristiana,
come vedi mi tocca intervenire di nuovo, ieri su sollecitazione, oggi per mia doverosa iniziativa dopo la tua segnalazione.
A paolog dico che quando si fa una citazione questa va presa per intero e non spezzata a proprio uso e consumo, eliminando le parti che non fanno comodo. Per esempio la mia motivata, e supportata scientificamente, contrarietà a qualsiasi forma di terapia chelante viene bellamente ignorata, forse perché nel sito citato dal paolog si propone la chelazione!?
Altra importante precisazione da fare una volta per tutte: il sottoscritto Dr. Gerardo Rossi, medico-chirurgo e specialista in ortopedia, membro AISETOV (Ass.It. Studio Elementi Traccia Organismi Viventi); socio ISDE Italia (Medici per l'Ambiente) e ricercatore RIRAS (Rete Italiana Ricercatori per la Responsabilità Ambientale e Sociale) è consulente scientifico della Mineral Test; non ne è proprietario né socio. Mineral Test è nata con lo scopo di far ricerca e sperimentazione; far validare a livello scientifico il mineralogramma ed un modo innovativo di interpretarne i dati e quindi di proporre rimedi, e di conseguenza introdurre il mineralogramma nel Servizio Sanitario Nazionale, a carico delle ASL (pagamento con ticket o nulla se si è esenti). Purtroppo attualmente il mineralogramma viene utilizzato anche da figuri più o meno scorretti e da aziende senza scrupoli, solo a scopo di far soldi sulla pelle dei malati. A paolog non posso dire chi è meglio, ma posso dire che Mineral Test ha rifiutato varie offerte di collaborazione, molto ma molto convenienti dal punto di vista economico, ma scarsamente o per nulla etiche. A proposito (ma guarda un po!) proprio tre giorni or sono è arrivata una richiesta di effettuare il mineralogramma presso la Mineral Test da parte di una azienda che propone rimozione degli amalgami con protocollo (più o meno) protetto e terapia chelante; tale azienda vanta la collaborazione con migliaia di medici, anche a livello internazionale, attualmente effettua il mineralogramma negli Stati Uniti, e faceva intravedere la possibilità di lautissimi introiti; a tale richiesta Mineral Test non ha nemmeno risposto. A buon intenditor poche parole!!!
Cara Cristiana, stai tranquilla. La tua opera di informazione è veramente lodevole!
Un abbraccio,
Dr. Gerardo Rossi

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Le tue domande a Cristiana / Re:Indicazioni contrastanti
« il: Luglio 14, 2011, 09:08:45  »
Cara Cristiana,
rispondo volentieri alla tua sollecitazione di chiarezza sull'argomento in questione (amalgami, rimozione e disintossicazione), rubando letteralmente il tempo per farlo.
Attualmente non esistono dimostrazioni scientifiche che indichino quale sia la migliore via da seguire nel caso di soggetti portatori di amalgami, cioè se disintossicare prima, durante o dopo la rimozione con protocollo protetto.
In pratica vi sono due "scuole" di pensiero: l'una raccomanda la chelazione solo dopo aver rimosso tutte le fonti tossiche dall'organismo (nel nostro caso, gli amalgami); l'altra preferisce agire subito con i chelanti indipendentemente dalla presenza o meno di fonti tossiche.
Personalmente applico il sacrosanto principio di precauzione, e per ogni Paziente viene valutato lo stato di salute attuale, le patologie dichiarate, i sintomi denunciati, le terapie in atto; la presenza, il numero di amalgami e la loro vetustà; sesso, peso, età, occupazione presente e passata. Sulla base di queste notizie e, fondamentale, sui dati del mineralogramma viene prescritta una INTEGRAZIONE ALIMENTARE PERSONALIZZATA con funzioni DISINTOSSICANTI  e NON CHELANTE (sconsiglio vivamente, in scienza e coscienza, qualsiasi forma di chelazione in caso di intossicazioni croniche;necessaria invece per le intossicazioni acute, e applicata direttamente e gratuitamente dal Pronto Soccorso). A volte si inizia subito con la disintossicazione; altre volte prescrivo una integrazione "protettiva" per tutta la durata della rimozione. Lo scopo è sempre quello: cercare di contrastare il prima possibile gli inevitabili danni causati dalla presenza del mercurio senza dare ulteriori problemi al Paziente.
Spero che il mio intervento sia servito a chiarire i termini della questione.
Un cordiale saluto a tutti gli utenti e un abbraccio a Cristiana.
Dr. Gerardo Rossi

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