Ricerca di Franco Rollo & Alessandra Cecchi
TONER E APPARECCHIATURE DI FOTORIPRODUZIONE
Stampanti laser e fotocopiatrici sono apparecchiature in grado di produrre polveri ultrasottili nocive, gas volatili organici (VOC) e materiali di abrasione come selenio, cadmio, nichel e polveri di toner. Data la enorme diffusione di tali apparecchiature, l’aria respirata vicino a tali apparecchiature diventa più inquinata rispetto all’aria esterna. Una ricerca scientifica australiana (1), pubblicata sulla rivista dell’American Chemical Society, ha detto che lavorare accanto a una stampante o a una fotocopiatrice in funzione, equivale a inalare fumi di sigaretta o a respirare gas di scarico di ingorgo stradale; per i nostri polmoni c’è poca differenza.
GAS EMESSI
Ozono
Un gas prodotto da apparecchiature di fotoriproduzione è l’ozono. Esso viene creato dai blocchetti corona, elementi di tali apparecchiature sottoposti ad elevate tensioni. Il dr. Renato Cabella dell’ISPSEL di Roma ha dimostrato che l’emissione di ozono non è trascurabile se tali apparecchiature non sono sottoposte a cicli di manutenzione. L’ozono oltre che ad essere un irritante delle prime vie respiratorie, è un gas estremamente reattivo capace di trasformare dei gas VOC in formaldeide che è un potente cancerogeno.
Formaldeide
Tracce di formaldeide sono anche rilasciate dalla carta stessa che viene trattata con la formaldeide; lo afferma l’APAT (Agenzia italiana per la Protezione dell’ambiente e per i servizi Tecnici) e consigliano infatti di usare fogli di carta non trattata con la formaldeide.
In passato si usavano apparecchiature di fotoriproduzione impieganti l’uso di oli siliconici per tenere puliti i rulli fusori del forno. Un olio impiegato era il dimetilpolisiloxano, olio con la capacità di liberare formaldeide con temperature superiori ai 150 gradi centigradi. Alcuni forni di apparecchiature di fotoriproduzione superavano i 150 gradi.
Benzene
In un recentissimo studio (2) effettuato in centri di fotocopiatura, si è rilevato una non trascurabile emissione di benzene. Per questo alcuni organismi di controllo della salute suggeriscono l’uso di buoni aspiratori di fumo come il Niosh-Usa (11). Il benzene è una sostanza potenzialmente cancerogena e capace di produrre malattie del sangue.
Sono state trovati anche altri gas come il butiacrilato, vapori di stirene e altri in minime tracce.
COMPOSIZIONE CHIMICA DEI TONER
Nel toner troviamo una serie di sostanze che variano a seconda la composizione chimica utilizzata; inoltre assieme al toner è da considerare che è utilizzato il developer, a volte chimicamente integrato nella polvere del toner stesso oppure utilizzato separatamente. Esistono le schede di sicurezza sia del toner che dei developer, ma spesso non tutto viene dichiarato del prodotto; infatti in tante schede di sicurezza si riportano indicazioni come Confidenziale oppure Segreto Commerciale. Il dottor Roberto Calisti (4), della SPRESAL Regione Marche ASL 8 di Civitanova Marche, rispondendo ad un quesito di un caso di dermatite eczematosa di un addetto a documenti di archivio e fotocopiatrici, segnala alcune mancanze di informazioni delle schede di sicurezza dei materiali e la ritrosia dei fornitori dei materiali in uso (toner, drum, etc) a fornire informazioni circa la loro composizione. Conclude inoltre nel documento che ciò può assumere una certa rilevanza penale in quanto rende di fatto impossibile una compiuta valutazione dei rischi occupazionali quale è richiesta dagli artt. 3 e 4 del DLgs 626/94.
Nel toner possiamo dividere in gruppi le sostanze utilizzate:
1) Materiale termoplastico - 2) Coloranti - 3) Agente controllore delle cariche - 4) Addittivi stabilizzanti e conservanti - 5) Metalli
1 - Il materiale termoplastico più utilizzato è lo stirene e suoi derivati, questo permette di fondere il toner con il calore dei forni dei fotocopiatori e di fissarsi sulla carta (vengono utilizzate temperature dai 150 a 185 gradi centigradi).
2 - Per i toner neri è utilizzato moltissimo il carbon black o nerofumo, dato che ha un pigmento nero forte
3 -Il toner si distingue dagli inchiostri poichè ha una proprietà di caricarsi elettrostaticamente. Infatti le laser e le fotocopiatrici utilizzano principi elettrostatici per trasferire il toner sulla carta. Tale caratteristica è dovuta all'aggiunta di particolari ingredienti durante la preparazione del toner, chiamati agenti controllori di carica.
Vengono usate generalmente sostanze azocoloranti a base di cromo per toner con sistema negativo di carica. Nei toner neri a sistema positivo generalmente viene utilizzata la nigrosina come controllore delle cariche, mentre per i colorati vengono usati dei sali di ammonio quaternari come controllori di carica positivi.
4 - Come sostanze conservanti è stata utilizzato spesso il Quaternium 15. Questa sostanza è un derivato della formaldeide. E’ stato condotto su di esso e sul toner, uno studio (case report) dai coniugi, professori dermatologi universitari Torinesi, dottor Zina e professoressa Bundino (3), come capace di produrre allergie da contatto sull’uomo. Lo studio riguardava un soggetto che aveva problemi allergici quando si avvicinava alle fotocopiatrici. In un primo momento i ricercatori erano convinti che si trattava di una scusa per non lavorare e nascosero la fotocopiatrice in una stanza; il soggetto ignaro della presenza di essa, presentava i disturbi come entrava nella stanza ove c’era la fotocopiatrice nascosta.
5 - Troviamo diversi metalli sia dichiarati e non nei toner developer e drum. Le schede di sicurezza indicano i principali composti metallici del toner, ma i brevetti presenti nel web dei toner, indicano anche tante altre sostanze compreso i seguenti metalli e composti menzionati. Metalli come nickel, selenio, titanio, tungsteno, vanadio, cromo, composti metallici contenenti ossidi metallici come ossido d’alluminio, ossido di ferro, ossido di rame, ossido di nickel, ossido di zinco e diossido di titanio.
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